È quanto emerge dal 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2021 di Nomisma
BARI “Nel primo semestre 2021 il mercato residenziale barese ha recuperato le posizioni perse nel 2020, anno simbolo della pandemia. Per quanto riguarda le dinamiche congiunturali dei singoli indicatori, si segnala un’intensità della domanda lievemente più accentuata rispetto alla media dei grandi mercati, mentre restano penalizzati i tempi di assorbimento e il livello degli sconti” – è quanto emerge dal 2° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2021 di Nomisma.
Comparto residenziale
Nel primo semestre 2021 gli operatori immobiliari riferiscono una stazionarietà degli indicatori di domanda e offerta, sia per la compravendita sia per la locazione. Le quotazioni di compravendita registrano incrementi medi semestrali, con i valori medi che aumentano nelle zone di pregio (+1,5%) e in periferia (+0,8%) e si mantengono stabili nelle altre zone. Gli sconti medi sul prezzo iniziale richiesto tendono a convergere maggiormente rispetto al semestre precedente, pur confermando le forti differenze a livello di zona urbana: 12% nelle zone di pregio, fino a 17% in periferia. Contestualmente, i tempi medi di assorbimento scendono a 7 mesi in periferia e si fermano a 5-6 mesi in centro e semicentro. Anche i canoni delle abitazioni usate mostrano una tendenza al rialzo, segnando una variazione semestrale media pari a +0,7% e annuale pari a +0,2%, in linea con le 13 grandi città monitorate. Il mercato conferma i tempi di assorbimento in locazione in circa 3 mesi in tutte le zone cittadine. Il rendimento lordo da locazione rimane sostanzialmente stabile al 5,2%.
Comparto non residenziale
L’attività transattiva del settore non residenziale ha segnato a consuntivo 2020 una flessione degli scambi di uffici e negozi da imputare alle restrizioni del primo semestre dovute all’emergenza Covid. Con riferimento al mercato degli uffici gli operatori segnalano nella prima parte dell’anno una domanda e offerta stabili. Le quotazioni di prezzi e canoni manifestano un andamento omogeneo, caratterizzato da una lieve intonazione positiva delle variazioni semestrali (+0,2% e +0,1%), a fronte di variazioni annuali ancora negative (-1,6% e -1,0%). Il fenomeno può essere letto come un incoraggiante segnale di ripresa, che tuttavia dovrà trovare conferma nell’eventuale consolidamento dei prossimi semestri. I risultati migliori, in termini di incremento dei prezzi, si rilevano in corrispondenza dei Business District (+0,8%), dove gli sconti medi (16%) presentano livelli più contenuti che in altre zone. Sul fronte dei canoni, il lieve incremento medio riporta il mercato sui livelli di fine 2019. Il rendimento medio lordo annuo da locazione è pressoché stabile sul 5,2%. I tempi medi di locazione variano tra 6 e 8 mesi dal centro alla periferia. Il mercato dei negozi non beneficia degli stessi segnali di ripresa. La variazione semestrale media dei prezzi (-1,4%), pur meno intensa di quella annuale (-2,9%) resta negativa, in misura sensibilmente superiore alla media nazionale. In particolare, riscontrano cali intorno ai 2,5 punti percentuali gli immobili localizzati in centro e semicentro. Gli sconti sul prezzo richiesto variano dal 16% del centro a oltre il 20% della periferia, dove tuttavia la quotazione ha un’intonazione positiva su base semestrale (+0,5%). Si riducono i tempi di vendita che variano tra i 9 mesi del centro e i 13 della periferia. Il versante della locazione mostra un andamento migliorativo con decrementi che non superano l’1% in centro e una lieve crescita sui valori medi della periferia (+0,4%). Il centro rimane più liquido con tempi di assorbimento stabili su 5 mesi, a scapito della periferia (9 mesi). Stazionario il rendimento medio lordo annuo da locazione (7,5%).
Previsioni settore residenziale
I sentiment previsionali degli operatori prospettano, per il secondo semestre 2021, stazionarietà di numero di contratti e prezzi, associati a un lieve calo dei canoni.