BARLETTA – Il 12 agosto 2021, con la pubblicazione nel BURP n. 105 1 dell’Avviso di deposito del Piano Territoriale del Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto 0, degli elaborati della Valutazione Ambientale Strategica e degli altri strumenti di pianificazione e gestione del Parco, da parte dell’Amministrazione Provinciale BAT, sono iniziate le consultazioni pubbliche che termineranno l’11 ottobre 2021.
I differenti portatori d’interesse del territorio ofantino, cittadini e cittadine in forma singola e associata, sono chiamati a esprimere osservazioni sui documenti su citati, con funzione collaborativa e mirate a controllare la discrezionalità dell’amministrazione procedente (Provincia Barletta-Andria-Trani) il processo di VAS, al termine del quale il Parco Ofanto, con il suo Piano e gli altri strumenti di pianificazione e gestione, avrà tutte le carte in regola per diventare operativo.
Il gruppo di lavoro di Slow Ofanto 1a dedica la seconda edizione 2 del bollettino multimediale #slowOfanto 3 alla procedura di VAS che sta interessando il Parco Ofanto e, in particolare, ai soggetti destinatari e ai momenti destinati a consultazione e partecipazione, per accompagnare la comunità ofantina in questo percorso partecipativo che la vede principale parte attiva del processo decisionale.
Seguendo e analizzando i momenti partecipativi consumatisi sinora risulta netta la differenza fra il numero di soggetti, enti/autorità e del pubblico, invitati nelle diverse fasi di consultazione e partecipazione e coloro che hanno presenziato, producendo magari contributi e osservazioni.
Anche il III° ciclo di tre sedute plenarie dei tavoli tematici 4 (2-6-10 agosto ’21), nell’ambito del Contratto di Fiume e aperto a tutti i soggetti “del pubblico”, ha registrato una partecipazione davvero esigua nonostante la possibilità di assistere sia in presenza che in remoto e la finalità di presentare la documentazione che la comunità ofantina è chiamata a valutare durante la fase di consultazione pubblica appena iniziata.
Sulle motivazioni di tale assenza e sul silenzio dei soggetti “del pubblico” coinvolti che, in generale, sta accompagnando la nascita del Parco dedicato al fiume più grande di Puglia, bisognerebbe aprire una riflessione. Noi crediamo che, prima di tutto, il reale coinvolgimento di cittadine e cittadini, in forma singola o associata, sia un processo lento, complesso, da costruire nel tempo, per il quale è imprescindibile la volontà politica delle pubbliche amministrazioni, chiamate a guadagnarsi rispetto e fiducia, basi per una consapevole, entusiasta e responsabile partecipazione delle comunità.
Con il numero di #slowOfanto – speciale VAS 5, ci proponiamo di diffondere una serie di informazioni utili a comprendere il processo che ha portato sino alla fase attuale e i suoi attori principali perché crediamo che una responsabile e consapevole partecipazione nasca soprattutto dalla conoscenza.
La diffusione di tale contributo è finalizzata, inoltre, a riunire i soggetti del territorio ofantino che siamo sicuri possano collaborare insieme per restituire il fiume Ofanto alla sua comunità, iniziando da una condivisa analisi del Piano territoriale e degli altri strumenti attuativi del Parco Naturale Regionale a lui dedicato.
Ci riferiamo a cittadini, associazioni, scuole, università ed enti di ricerca, ordini professionali e associazioni di categoria, pro loco e gruppi di azione locale (GAL) affinché non si perda questa occasione unica che ci dà la possibilità di agire a favore della biodiversità del fiume Ofanto quale inestimabile risorsa per la continuità della vita sulla Terra. Questo in un momento in cui sia il cambiamento climatico sia la pandemia ci mostrano violentemente la fragilità del Pianeta e dell’essere umano, facendo chiaramente emergere le priorità che dovremmo assumere nell’agire privato e in quello collettivo. A breve, il nostro territorio godrà di un’area naturale protetta, il Parco Naturale Regionale dedicato al fiume Ofanto, che mette a nostra disposizione beni naturali, biodiversità, beni artistico-culturali, storia, tradizioni e tipicità. Un mosaico di pezzi unici ciascuno dei quali rappresenta un’opportunità che dovremmo conoscere, proteggere e valorizzare insieme per il benessere e l’evoluzione di ciascuno di noi, nel rispetto della natura che tutto ci dona e ci toglie, quando la abbandoniamo o, peggio ancora, la violentiamo.
È possibile comunicarci la volontà di partecipare agli incontri che organizzeremo tra settembre e ottobre 2021 per condividere dubbi e riflessioni sul Piano del Parco Ofanto e presentare eventuali osservazioni in comune, compilando la seguente scheda 6 o scrivendo a slowofanto@gmail.com.