Un tavolo tecnico per l’Accordo di programma sui rifiuti agricoli

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Un importante provvedimento per l’ambiente e per l’agricoltura. CIA sollecitava la semplificazione degli adempimenti amministrativi

BARI – Un tavolo tecnico per definire le azioni da intraprendere nell’ambito dell’Accordo di programma sui rifiuti agricoli. È quanto chiede CIA Agricoltori Italiani della Puglia che plaude a questo importante provvedimento per l’ambiente e per l’agricoltura. Grazie al primo Accordo di programma, approvato dalla Giunta regionale, d’intesa con Ager, Polieco e le associazioni di rappresentanza agricola, saranno individuati i centri organizzati di raccolta al fine di garantire la corretta gestione e la tracciabilità dei rifiuti agricoli di materie plastiche, semplificando gli adempimenti amministrativi a carico dei produttori agricoli. Gli obiettivi sono quelli di tutelare la salute delle persone e salvaguardare l’ambiente e l’attività agricola.

CIA Agricoltori Italiani della Puglia e Movimento agricoltura sollecitavano, da tempo, un provvedimento per la gestione dello smaltimento dei rifiuti e si dichiaravano già disponibili a supportare e sensibilizzare gli operatori agricoli nell’utilizzo dei circuiti organizzati di raccolta per una corretta gestione dei rifiuti agricoli.

CIA Agricoltori Italiani della Puglia – ricorda il presidente Raffaele Carrabba – grazie al fattivo interessamento da parte dell’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia e del presidente della quarta Commissione Francesco Paolicelli, aveva espresso il proprio favore verso un’iniziativa che mettesse gli agricoltori nelle condizioni di smaltire il materiale utilizzato nei campi a costi e con modalità più sostenibili, soprattutto attraverso accordi con i consorzi delle aziende di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ad esempio – aggiunge il presidente – i teloni che coprono i vigneti svolgono una funzione fondamentale: proteggono le piante e sono utili al processo di sviluppo dell’uva. La questione dei rifiuti va posta senza colpevolizzare né i produttori né uno strumento che, in quanto tale, deve essere utilizzato nel modo migliore e poi smaltito seguendo i dettami della normativa. Per questo non possiamo che esprimere soddisfazione per questo accordo”.