Covid, la pneumologia al centro dell’approccio multidisciplinare ai malati gravi

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Si è chiuso a Trani il seminario presieduto dal dottor Tupputi e dal prof. Resta

TRANI – “La pandemia ci ha dato chiaro il senso dell’approccio multidisciplinare al paziente impegnativo, al paziente grave. Questa è una lezione che abbiamo imparato e che dobbiamo portare avanti nei prossimi anni. Il supporto domiciliare è fondamentale, tenere i pazienti lontani dagli ospedali è l’obiettivo della sanità pugliese. In questo senso, l’esperienza del dottor Tupputi, che a Trani ha seguito centinaia e centinaia di pazienti a casa, sia nella fase acuta che in quella riabilitativa, è un’esperienza da tenere in considerazione“. Lo ha detto il prof. Pier Luigi Lopalco, Assessore regionale alla Salute, intervenendo al quarto seminario sulla pneumologia “Pneumology around the clock”, dal titolo “Ruolo della pneumologia nell’era Covid”, che si è tenuto lo scorso fine settimana a Trani. Il congresso è stato presieduto da Emmanuele Tupputi, Dirigente Responsabile dell’Unità Operativa Territoriale di Pneumologia della Asl Bt, e da Onofrio Resta, professore di Malattie Apparato Respiratorio Università di Bari. Sei le sessioni di lavoro, con oltre 60 relatori intervenuti su diverse discipline nell’ambito della medicina respiratoria, oltre 250 i congressisti che hanno partecipato nel corso della due giorni. “Sicuramente lo pneumologo è stata una figura di riferimento nella cura dei pazienti Covid”, ha aggiunto Lopalco. Anche per questo la Asl Bt ha investito molto in questa branca della medicina territoriale.

Abbiamo articolati nei tre momenti più delicati, fase acuta, fase di prevenzione e fase del follow up, lo sviluppo di tutta la presa in carico delle patologie pneumologiche“, ha spiegato intervento al congresso Alessandro Delle Donne, Commissario straordinario della Asl Bt, “in maniera tale che venisse data la più corretta presa in carico di un paziente in un solo territorio. A Trani è attivo un servizio territoriale diretto dal dottor Emmanuele Tupputi che ha il compito di prendere in carica il paziente affetto da Covid e guidarlo sia nella fase acuta che nella fase altrettanto delicata della riabilitazione. Lo stesso centro è diventato un importante punto di riferimento per tutto il territorio, su cui continueremo a investire“.

La deospedalizzazione delle malattie respiratorie croniche e la loro presa in carico nel territorio rappresenta una risorsa per il sistema sanitario“, ha poi spiegato il dottor Tupputi. “Il mio auspicio è che i colleghi pneumologi recepiscano il messaggio che la pneumologia è centrale nella sanità collettiva, ancor di più adesso, e solo noi potremmo svolgere il compito in modo costruttivo e produttivo nella salute pubblica“.

Il Covid ci ha lasciato dietro delle riflessioni importanti“, ha inoltre aggiunto il prof. Resta. “I malati cronici respiratori non devono essere protetti in ospedale, ma sul territorio. È fondamentale, quindi, l’importanza di avere un territorio che abbia alla base la possibilità di garantire, proteggere, curare e preservare le persone fragili. Noi stiamo lavorando molto nella riabilitazione, ma la Puglia ha un decifit, ha un terzo di posti che dovrebbe avere. Pertanto auspichiamo che anziché aprire nuovi ospedali non chiudano le pneumologie al fine di proteggere chi, più degli altri, va incontro alla riacutizzazione e alla morte per Covid“.