Coinvolgimento e partecipazione attiva dei cittadini, chiave del successo del progetto pilota europeo su gestione differenziata ciclo rifiuti. Obiettivo aumentare riciclo, riutilizzo e fare crescere comportamenti virtuosi di tutti gli utenti
BITETTO (BA)) – Si è chiusa ieri a Sant Just Desvern, comune dell’area metropolitana di Barcellona (Spagna), la due giorni di confronto internazionale tra le città protagoniste di “UE LIFE-REthinkWASTE”. Per l’Italia, il comune pugliese di Bitetto, quello di Bassano del Grappa in Veneto e quello di Varese in Lombardia. Obiettivo del progetto: mettere a disposizione di tutti gli Enti locali dell’Unione esempi di successo di nuovi modelli di calcolo puntuale dei conferimenti differenziati dei rifiuti. Modelli grazie a cui raggiungere il traguardo UE 2035: almeno il 65% in peso dei rifiuti destinati a riutilizzo e riciclo e solo il 10% da smaltire in discarica.
Al centro del lavoro di ricerca e sperimentazione avviato da “UE LIFE-REthinkWASTE” troviamo analisi, valutazione e implementazione dei servizi di raccolta differenziata rifiuti, con modello PAYT (Pay As You Throw). Ovvero, “paga per quello che butti”. Nel caso di Bitetto, come ha sottolineato il sindaco e responsabile ambiente per la Puglia ANCI, Fiorenza Pascazio, un modello reso ancora più efficace dall’adozione dei nuovi strumenti di informazione e coinvolgimento di utenti e cittadini, offerti dall’innovativo sistema KAYT. Acronimo con cui si indica la formula “conosci quello che butti”.
Infatti, elemento comune degli interventi di tutti i relatori è stata l’importanza fondamentale dell’informazione, per modificare in meglio il comportamento delle persone. Aumentare così la differenziazione dei rifiuti, ridurre la quantità quelli indifferenziati. Il dato che emerge da una prima analisi dei dati raccolti dai quattro Comuni, indicano infatti in modo concorde che un 30% degli utenti dei sistemi PAYT ha subito migliorato le sue performance di conferimento e altrettanti le hanno lasciate invariate. Mentre, il 40% fatica a raggiungere standard più elevati.
Su questo pone l’accento Fiorenza Pascazio: “In Puglia siamo stati i primi da utilizzare il boost del modello KAYT e molti cittadini lo hanno da subito utilizzato con successo. Rimane però una parte della popolazione da raggiungere con un costante lavoro d’informazione. Bisogna spiegare il costo per le loro tasche e per la collettività, rappresentato da fare poco o male la raccolta differenziata. Il tema è come raggiungerli con informazioni in grado di aiutarli a migliorare”. Per questo, a Bitetto è partito lo scorso giugno un esperimento pilota targato “UE LIFE-REthinkWASTE”, a cui hanno aderito 251 famiglie: numero che rappresenta il 6% delle 4 mila utenze private presenti sul territorio. Grazie a WhatsApp, Telegram e SMS hanno ricevuto più di 12 mila messaggi, richieste e quiz sul tema raccolta differenziata, a cui hanno risposto in più di 5 mila volte. Dati che esprimono un alto livello d’ingaggio di un campione rappresentativo dei cittadini del Comune pugliese.
Ma a raccogliere interesse dei partner italiani e spagnoli sono anche stati i dati offerti dal sindaco Fiorenza Pascazio sui risultati raggiunti, la scorsa estate dalla raccolta differenziata. Numeri che mettono a confronto il trimestre luglio, agosto, settembre 2020 con quello di quest’anno. La frazione a più alto costo di smaltimento sia dal punto di vista ambientale che economico, quella indifferenziata, passa da 24.454 conferimenti a 22.992. In termini quantitativi, misurati convenzionalmente in litri, si scende dai 733.620 del 2021 ai 689.760 di quest’estate. In concreto: scende drasticamente la quota di rifiuti destinati a discarica o inceneritori. Meno inquinamento più sostenibilità ambientale ed economica.
“Condivisione e partecipazione sono stati gli elementi più significativi di questi due giorni d’incontri. Sono le parole chiave di un buon modo di lavorare, anche quando affronti temi importanti quali rifiuti, ambiente, sostenibilità. È quanto accaduto nel confronto internazionale tra le città protagoniste di “UE LIFE-REthinkWASTE“. Tanti anni d’impegno dei nostri cittadini e della nostra amministrazione, sono diventati un modello di best practice a livello europeo, da rendere replicabile in altri Comuni”, ha concluso il sindaco Fiorenza Pascazio.