TARANTO – Largo ai giovani non è uno slogan, ma un dato di fatto per gli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” di Taranto, che domenica 5 dicembre (ore 18), nella sede dell’Università (ex Caserma Rossarol), ospitano per la sezione «Young» il duo composto dal violinista Benjamin Gatuzz e dal pianista Giuseppe D’Elia. I due musicisti saranno protagonisti di un recital che, con un salto generazionale, si propone come la naturale prosecuzione del recente concerto di Uto Ughi e Bruno Canino. Anche perché nel programma di Gatuzz e D’Elia figura la Sonata n. 7 di Beethoven ascoltata qualche giorno fa nell’interpretazione dei due più illustri artisti, con i quali il longevo sodalizio ionico ha felicemente inaugurato la Stagione dei cento anni, traguardo che verrà tagliato la prossima primavera.
La Sonata n. 7, rappresentazione del momento di transizione che porterà il genio di Bonn ad affrancarsi totalmente dai modelli settecenteschi, anche da un punto di vista formale, farà da anello di congiunzione tra il «Subito per violino e pianoforte», una delle ultime creazioni del compositore e direttore d’orchestra polacco Witold Lutoslawski, tra i maggiori esponenti europei del Ventesimo secolo, comparso nel 1994, e la Sonata in la maggiore che nel 1886 César Franck scrisse per il grande violinista Eugène Ysaÿe, facendone una delle più rappresentative espressioni della musica cameristica francese.
Insomma, un programma di particolare fascino affidato al talento di due giovani musicisti che si sono incontrati a Düsseldorf, durante i corsi di perfezionamento alla Robert Schumann Hochschule. Benjamin Gatuzz è arrivato in Germania partendo dal Venezuela, dov’è nato nel 1990 e ha iniziato gli studi musicali a otto anni attraverso il Sistema Nazionale per Orchestre e Cori giovanili del Venezuela. Nel 2007 conquista il terzo posto al Concorso Violinistico Nazionale Juan Bautista Plaza e successivamente partecipa a diversi festival violinistici e di musica da camera. A diciassette anni diventa primo violino dell’Orchestra Sinfonica Giovanile Teresa Carreño, con la quale partecipa a vari tour internazionali. Nel 2015 si trasferisce a Graz, in Austria, e poi a Düsseldorf, dove incontra il pianista tarantino Giuseppe D’Elia, classe 1998. Anche lui inizia a studiare all’età di otto anni e si diploma nel 2018 all’Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello. Nel 2014, tramite l’associazione Intercultura, soggiorna per tre mesi in Russia, dove prosegue gli studi pianistici con Vyacheslav Kornivskiy. Ad arricchire la sua formazione, varie masterclass e corsi di perfezionamento, che lo hanno portato ad affermarsi in diversi concorsi pianistici nazionali ed internazionali.