FRANCAVILLA FONTANA (BR) – Dopo aver avviato un percorso partecipato in sinergia con alcune Associazioni e i comuni di Ceglie Messapica e Villa Castelli, l’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana compie un altro passo in avanti per la valorizzazione delle Specchie, a cominciare da Specchia Giovannella.
Il monumento, situato nei pressi dell’omonima Masseria, attualmente ricade su un’area di proprietà privata sottoposta dalla Regione Puglia a vincolo archeologico. La presenza di questa norma rende impossibile qualsiasi forma di insediamento diverso da quello finalizzato alla fruizione e valorizzazione del bene.
Mancando le condizioni per poter ospitare investimenti produttivi c’è il rischio, così come avvenuto negli ultimi decenni, di assistere ad un progressivo degrado del sito, spesso oggetto di abbandono indiscriminato dei rifiuti.
Per valorizzare la Specchia Giovannella e renderla luogo di studio e di ricerca, l’Amministrazione Comunale ne ha dichiarato espressamente il valore storico e sociale, passo indispensabile per poter formulare una richiesta di finanziamento per l’acquisizione nel patrimonio pubblico.
“Sul valore storico e archeologico di Specchia Giovannella – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – sono state spese tante parole. Sino ad oggi, però, la politica non ha fatto il primo passo concreto per la valorizzazione del sito, ossia l’acquisizione. Per questa ragione nei prossimi mesi avvieremo una interlocuzione con la Regione per ottenere un finanziamento che ci consentirà di realizzare un’area di interesse archeologico che potrà ospitare studiosi e ricercatori.”
A breve gli uffici individueranno un professionista cui affidare la redazione di un progetto che tenga conto delle condizioni attuali e disegni il futuro dell’area.
Le Specchie oggi si presentano come grandi cumuli di pietre che custodiscono spesso tumuli funerari risalenti all’età del Bronzo. Si tratta nella maggior parte dei casi di grandi edifici circolari in pietra realizzati in epoca messapica. Intorno a Francavilla Fontana si conservano ancora i resti di cinque Specchie, poste lungo il confine che divideva i territori di Hydrie (Oria) e Caelia (Ceglie Messapica).
“Per poter preservare un luogo – conclude il Sindaco – è indispensabile promuoverne la conoscenza. Per questa ragione le Specchie sono state inserite nell’ultima edizione del diario scolastico che abbiamo realizzato per i nostri studenti. Perché i beni storici sono innanzitutto un patrimonio della comunità.”