A Taranto Raffaele Pe, il controtenore osannato dal Times

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raffaele pe (foto noah shaye)

Appuntamento per martedì 8 febbraio al Fusco con La Lira di Orfeo

TARANTO – La «star del barocco» Raffaele Pe, il controtenore osannato dal «Times» di Londra come uno dei più grandi interpreti del Sei-Settecento musicale, arriva a Taranto per rendere ancora più speciali i festeggiamenti dei cento anni degli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”. L’artista, infaticabile promotore nel mondo del repertorio che ha reso celebri molti castrati, tra cui i pugliesi Carlo Broschi (in arte Farinelli) e Giuseppe Aprile, martedì 8 febbraio (ore 21) terrà un atteso recital al Teatro Fusco per la 78esima Stagione concertistica con l’ensemble La Lira di Orfeo da lui stesso creato nel 2015. Proprio un’aria composta per Farinelli dal fratello Riccardo Broschi, “Ombra fedele” tratta dall’opera «Idaspe», fa parte del programma pensato da Raffale Pe per questo concerto speciale, durante il quale il cantante proporrà arie di Händel e Leonardo Vinci scritte per altri importanti evirati cantori, dal Nicolino al Senesino, da Gaetano Berendstadt all’altro castrato pugliese Caffarelli.

Insomma, grande lirica con il controtenore italiano più richiesto del momento, che si esibisce per gli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” con la stessa formazione barocca con la quale la scorsa estate ha incantato il pubblico del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e nei giorni scorsi gli spettatori del Teatro dell’Opera di Vienna.

Raffaele Pe abbraccia un repertorio che spazia dal recitar cantando a opere contemporanee create su misura per la sua voce ed è stato ospite delle maggiori istituzioni musicali internazionali come il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, La Fenice di Venezia, il Teatro dell’Opera di Vienna – per l’appunto – il Teatro Real di Madrid, l’Opéra National du Rhin e il Teatro Colón di Buenos Aires, oltre ad aver sinora collaborato con direttori e registi del calibro di Jordi Savall, John Eliot Gardiner, William Christie, Giovanni Antonini, Graham Vick, Claus Guth, Pierluigi Pizzi e Damiano Michieletto.

Nel 2015 ha fondato La Lira di Orfeo, collettivo di musicisti, artisti e ricercatori con cui sta introducendo una vera e propria rivoluzione nel mondo della musica barocca, proponendo un repertorio in continua riscoperta. Dalla creazione di nuove edizioni critiche alla progettazione degli spettacoli, Raffaele Pe e il collettivo si muovono con disinvoltura tra le arti per creare spettacoli che guardano al passato con una sensibilità contemporanea.

A seguito dei brillanti debutti alla Philharmonie di Berlino per la Deutschland Radio Kultur e al Teatro dell’Opera di Vienna, oltre agli inviti alla Wigmore Hall, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, allo Händel Festival di Halle e Göttingen, La Lira di Orfeo è ormai internazionalmente riconosciuta come autorevole giovane voce italiana per l’interpretazione della musica vocale tra Sei e Settecento.

Fra le ultime produzioni si ricordano «Aci, Galatea e Polifemo» di Händel nella prima ricostruzione della versione per il Senesino realizzata in collaborazione con il Teatro Municipale di Piacenza, «Griselda» di Alessandro Scarlatti a trecento anni dalla sua prima rappresentazione e «L’Angelica» di Porpora, opere entrambe rappresentate nel 2021 al Festival della Valle D’Itria di Martina Franca, e il revival in tempi moderni di «Orfeo» di Porpora composto per Farinelli nel 1736 con il quale Raffaele Pe ha appena riscosso un grande successo al Teatro dell’Opera di Vienna.

La discografia più recente del gruppo comprende «The Medici Castrato» (Glossa), «Alessandro Scarlatti. Concerti Sacri» (Amadeus) e «Giulio Cesare. A Baroque Hero» (Glossa), produzione che ha ottenuto il Premio Abbiati della Critica musicale italiana come Miglior Disco ed è stato eletto dal «Times» e da «Die Welt» tra i migliori progetti discografici del 2018. Nel settembre 2021 l’ensemble ha pubblicato, sempre per Glossa, «Aci, Galatea e Polifemo», ricostruzione moderna della versione in cui la parte di Aci venne scritta per il Senesino.

Dal dicembre 2015 La Lira di Orfeo è ensemble in residenza nella Sala della Musica della Fondazione Maria Cosway di Lodi, città natale di Raffaele Pe, che con questo progetto intende valorizzare e tramandare in una prospettiva internazionale l’eredità culturale e musicale di Maria Hadfield Cosway (1760-1838), pittrice, cantante, educatrice e fondatrice a Lodi del Collegio della Beata Vergine delle Grazie e nota anche per aver intrattenuto per quasi cinquant’anni una relazione epistolare con Thomas Jefferson, terzo presidente degli Stati Uniti.

Questo il programma nel dettaglio che Raffaele Pe e La Lira di Orfeo proporranno per gli Amici della Musica di Taranto. Il concerto si aprirà con la Suite «Water piece» Händel e proseguirà con altre due perle del compositore tedesco, le arie “Sento la gioia” e “Dove sei amato bene” rispettivamente dalle opere «Amadigi di Gaula» e «Rodelinda». Seguiranno il Concertino per flautino RV 443 di Vivaldi e l’aria “Son qual fiume” dalla «Didone abbandonata» di Leonardo Vinci. Nella seconda parte, si ascolteranno l'”Ombra fedele” da «Idaspe» di Riccardo Broschi, il «Grave» dal Concerto per violino «Grosso Mogul» RV 208 di Vivaldi e altre due arie di Händel, “Crude furie” dal «Xerses» e “Or la tromba” dal «Rinaldo».

La 78ª Stagione organizzata dagli Amici della Musica di Taranto è organizzata sotto l’egida del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Taranto.