BARI – Riprendono al Politecnico gli appuntamenti della rassegna “I concerti del Politecnico”. Di scena, martedì, 5 aprile, ore 18,30, Museo della Fotografia (Campus universitario), il concerto del Quartetto d’Archi Felix.
I componenti del gruppo: Marzia, Mazzoccoli; Violino; Domenico Strada, – Violino;
Amanda Palombella, Viola; Massimo Mannacio, Violoncello proveranno a coniugare la musica, sempre viva ed emotiva, al presente. La pandemia può aver messo in discussione tutti i tipi di relazione, destabilizzandoci, ma probabilmente lasciando emergere bisogni profondi e visioni più ampie, che avevamo dimenticato o mai considerato: il rapporto con lo spazio-tempo, tra il sé e l’altro, tra il sé interiore e il mondo delle percezioni, tra sé e il mondo spirituale, tra finito e infinito. Attraverso le loro opere i compositori del passato, come Bach, Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert possono aiutarci in questo percorso di riscoperta di relazioni. C’è una sfida più ampia, al di là della sicurezza illusoria, un contagio di pensiero di cui spesso i social sono l’antidoto e la musica uno dei sintomi: la senti questa forza?
Per accedere al concerto, nel Museo delle Fotografia, è necessario prenotare il biglietto gratuito.
La prenotazione è possibile fino ad esaurimento posti sino alle ore 12,00 di martedì prossimo, 5 aprile.
Il Quartetto d’Archi Felix nasce nel 1992, ed è anima e motore di un laboratorio musicale, che opera nel mondo della cultura attraverso l’attività concertistica e didattica. Il gruppo si perfeziona alla Scuola di Musica di Fiesole e all’Accademia Chigiana di Siena. Il Quartetto ha in repertorio opere, anche inedite, sia di autori italiani sia di autori stranieri per quartetto e quintetto con pianoforte, clarinetto, chitarra. Il gruppo esercita un ruolo di primo piano nella diffusione della cultura musicale italiana all’estero, sin dalla prima tournée in Turchia realizzata in occasione del 50° anniversario della Repubblica italiana, in collaborazione con gli Istituti di Cultura. Ha suonato anche in America Latina per una serie di concerti a Buenos Aires, Rio de Janeiro Mendoza e Quito.