Presso la Cittadella degli Artisti il 23 aprile lo spettacolo che racconta in danza le vite che si confrontano con il destino
MOLFETTA – Sabato 23 aprile 2022, alle ore 20 la Compagnia Eleina D. porta in scena al laboratorio urbano La Cittadella degli Artisti di Molfetta lo studio ANIMA MUNDI, progetto che vede la collaborazione artistica di Teresa Ludovico e il sostegno di Teatri di Bari. Uno spettacolo che porta al centro della scena tre storie che parlano di karma, nodi che vengono al pettine, vite che si incontrano/scontrano/confrontano con il destino, forse già scritto, che inevitabilmente ci presenta il conto nel corso delle esperienze che viviamo. Allo spettacolo seguirà poi un incontro aperto al pubblico con la Compagnia Eleina D.
Biglietto unico 5 euro, disponibile al botteghino della Cittadella e sul circuito Vivaticket. Botteghino (via Bisceglie 775, Molfetta) attivo tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Per info: 39 3921638782 / info@cittadellartisti.it. E per chi possiede la myWorld card di Teatri di Bari, sarà rimborsato del 3% del prezzo d’acquisto di biglietti e abbonamenti, oltre a cashback su migliaia di esercizi convenzionati al circuito myWorld. È possibile iscriversi sul sito myworld.com e scaricare l’app myWorld Benefits (disponibile negli store Ios e Android). Il programma completo della Stagione 2021.22 in Cittadella sul sito www.teatridibari.it.
Di seguito la scheda dello spettacolo
Compagnia Eleina D.
ANIMA MUNDI studio
Coreografie di Vito Cassano
In scena Claudia Cavalli, marco Curci e Francesco Lacatena
Collaborazione artistica Teresa Ludovico
Light designer Angelo Tauro
con il sostegno di Teatri di Bari
Follia, legami, tradizione, Karma. Queste le parole-chiave con le quali tre danzatori si raccontano domandandosi: cosa ci comanda veramente? Siamo noi i fautori del nostro divenire, o siamo inevitabilmente legati alle scelte degli altri? Attraverso diverse modalità di movimento, d’interazione causa- effetto, di scelte e persino di linguaggio verbale i 3 corpi si curano trovando la maniera di esorcizzare i loro malesseri; proprio come si usava nel fenomeno del tarantismo.
Durante il lavoro infatti, immergendosi negli usi e costumi e nella cultura della loro terra d’origine, avvengono una serie d’incontri con danzatori e musici di Taranta, dove viene approfondita una parte importante della cultura e della danza popolare ,esplorando il mondo della PIZZICA e della TARANTA: danze curative; dove le persone affette da “mali incurabili” guarivano muovendosi e traendo sollievo dalle pulsazioni e dall’energia vibrante del suono del tamburello , riconducibile al battito cardiaco, che è alla base di tutto, che da “movimento ” a ogni cosa.
Diventa questa la risposta dei danzatori che trovano libero sfogo alla loro espressione e guidati dal coreografo, portano in scena le loro esperienze karmiche e il loro punto di vista sui legami personali, che a un certo punto diventano NECESSARI e INEVITABILI; si sperimenta cosi un sistema di sospensione aerea che diventa la chiave di lettura di tutto il progetto, nel quale i corpi sono realmente legati l’uno all’altro, rispondendo così alla domanda iniziale : le scelte di uno, condizioneranno inevitabilmente le scelte degli altri.