BARLETTA – La ricorrenza del 25 Aprile come simbolo dell’impegno istituzionale e civile per consolidare i valori democratici sui quali è stata fondata l’identità nazionale nell’obbligo morale di garantire un futuro di pace e democrazia al popolo italiano. È questo il senso delle odierne celebrazioni, organizzate dalla locale Amministrazione per rievocare l’anniversario della Liberazione nazionale e mantenere inalterata la memoria della partecipazione militare e civile alla resistenza contro il nazifascismo. Uno slancio eroico diventato patrimonio distintivo dell’ampio percorso storico di liberazione che ha suggellato il sacrificio e la ribellione della città con le Medaglie d’oro al Valor Militare e al Merito Civile, le cui motivazioni richiamano esplicitamente “l’amor patrio” della Città di Barletta.
A distanza di settantasette anni, si è così onorata la memoria dei martiri civili e militari che si opposero alla brutalità nazista del Settembre 1943 proprio in un momento in cui le cronache internazionali ci rimandano echi di inenarrabili violenze e distruzioni che rendono ancora più carico di significati il messaggio di pace che in questo giorno deve essere profondamente valorizzato dalla Comunità.
Le manifestazioni odierne si sono articolate nelle consuete tappe al Rivellino del Castello, dove le Autorità civili e militari e le Associazioni combattentistiche e d’Arma hanno ascoltato la liturgia della parola pronunciata dall’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo prima di rendere gli onori alle lapidi che ricordano il contributo del Presidio militare nel 1943.
Puntuale l’omaggio a Palazzo di Città, per la deposizione della corona alle lapidi delle vittime barlettane della guerra di Liberazione da parte del Commissario Straordinario del Comune Francesco Alecci. Analogo momento di riflessione nei Giardini De Nittis, in segno di riconoscenza in memoria di Nicola Sernia e dei fratelli Vitrani. Per questi ultimi si è proceduto allo scoprimento di una targa.
Conclusione del programma in piazza Monumento con gli onori ai caduti di tutti i conflitti, e il rispettoso raccoglimento davanti al muro dell’ex palazzo delle Poste dove nel Settembre 1943 i vigili urbani e i netturbini furono travolti della crudele rappresaglia nazista.
Ogni momento è stato suggellato dalla lettura, da parte di una delegazione di studenti barlettani, di alcuni brani descrittivi degli avvenimenti e dei protagonisti legati alla Resistenza e alla opposizione al nemico invasore.