La XIII edizione del Festival si terrà dal 18 al 21 agosto. In Valle d’Itria arriveranno, tra gli altri, dall’Italia e dall’estero, ospiti quali David Le Breton, David Abulafia, Anna Foa, Marco Ratti, Italo Rota, Giovanni Circella, Alessandro Giraudo, Francesco Caringella, Ennio Cascetta
PUGLIA – Una valle giocattolo, disegnata da colline, boschetti, curve, tratturi, terrazzamenti e scorciatoie, e anche da pietre millenarie tagliate dall’uomo, a formare infiniti muretti a secco che accompagnano ogni passo: sono le caratteristiche pareti che da sempre dividono le proprietà -mai i feudi -in questa felice oasi della Puglia. A questa rete di tracciati, a questi incroci, bivi e trivi di ogni epoca in cui gli spazi misurati e imprevedibili sono un costante invito al gioco e alla libertà, è ispirato Strade, il programma della XIII edizione del Festival dei Sensi, diretto da Milly Semeraro.
Dal 18 al 21 agosto il Festival dei sensi darà vita a un immaginifico viaggio fatto di lezioni di grande qualità, argomenti inattesi, happening e avvincenti conversazioni in alcuni dei più suggestivi luoghi della valle dei trulli: un’eccellente rosa di incontri mirata come sempre più con l’intento del togliere che con quello del riempire. La rassegna, che per prima ha aperto al pubblico i luoghi più belli, esclusivi e sconosciuti della Valle d’Itria all’insegna di autenticità e di suggestioni uniche, proporrà anche quest’anno contenuti site specific, idee e temi lontani dai convenzionali approcci accademici, con esperti italiani e stranieri : luoghi fuori mano ma a portata di mano, per persone curiose attratte da uno scenario culturale originale e appassionate di paesaggio, una comunità proveniente da tutta Italia alla ricerca di produzioni indipendenti.
In anteprima alcuni degli incontri di questa edizione. “Come si prendono le decisioni”, è il titolo dell’intervento di Salvatore Maria Aglioti, tra i più accreditati studiosi delle neuroscienze sociali, che parlerà dei motivi sorprendenti all’origine delle piccole e grandi scelte della nostra vita. Quando si parla di strade non si può prescindere dai Romani: non solo perché ci fecero l’impero e perché in Italia, oggi, quelle strade sono quasi tutte esistenti, ma anche per via delle irripetibili innovazioni di cui furono capaci in materia di viabilità. Dai ponti ai tunnel e ai pedaggi, dalla segnaletica alle stazioni di rifornimento, dai servizi postali ai corrieri privati, dai marciapiedi alle città chiuse al traffico su ruota, ancora oggi la qualità di progettazione e manutenzione della rete stradale romana fa impallidire chiunque. A parlare di questa formidabile e strategica rete sarà lo storico Giovanni Brizzi, tra i massimi studiosi della materia, in un incontro dal titolo “La spaventevole macchina romana”. Per capire con chiarezza i sorprendenti passaggi che hanno portato dalle slitte agli asini e dalle vele ai carri, passando per le biciclette, i treni, i piroscafi, le auto, gli aerei, arrivando alla fondamentale invenzione dei container e a inattesi quanto imbarazzanti raffronti tra il caso italiano e il resto del mondo, sarà presente un esperto che nell’ambito del trasporto ha sviluppato un’esperienza davvero vasta: parliamo di Ennio Cascetta, presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Trasporti e docente al MIT (Massachusetts Institute of Technology), già presidente dell’Anas e artefice della celebrata metropolitana di Napoli, appuntamento “Sette rivoluzioni”.
Travolti dallo sviluppo di tanta tecnologia, percorrere il mondo a piedi in un’epoca apparentemente dominata dalla velocità è parso per molti anni quasi un gesto gratuitamente trasgressivo se non addirittura bislacco, ma l’emergenza climatica dovuta all’inquinamento e l’impatto delle automobili sull’ambiente, hanno contribuito negli ultimi decenni a riconoscere in questa pratica una potente affermazione di libertà. Il più antico modo di viaggiare, ma anche di attraversare la vita di ogni giorno, immersi nel paesaggio, negli odori, nei suoni, l’atto naturale che restaura la dimensione fisica dell’uomo con l’ambiente, accomuna oggi classi sociali e tipi umani differenti, a godere del tempo e della vita. Tra i più impegnati sostenitori di questo modo trasversale di attraversare la vita moderna, parteciperà al Festival dei Sensi l’antropologo francese David Le Breton, noto al pubblico italiano per i molti libri tradotti, anche sul tema che ama definire la camminata “uno stato di allerta permanente per i sensi e l’intelligenza, una festa dei sensi”, appuntamento con “Camminare”.
Uno dei massimi storici contemporanei, David Abulafia, professore emerito di Storia del Mediterraneo all’Università di Cambridge, noto al pubblico italiano anche per alcuni tra i suoi bellissimi libri, quali “Il grande mare. Storia del Mediterraneo e Federico II. Un imperatore medievale”, raggiungerà la Valle d’Itria per raccontare la storia poco nota di una merce che ha segnato profondamente non solo l’immaginario collettivo, ma anche il corso di fondanti economie, rotte e accadimenti sociali: “La via dello zucchero”.
Quella degli Ebrei è una storia antica e unica, segnata da grandi esodi di cui poco talvolta si ricordano gli spostamenti fondamentali, pur essendo questi all’origine di profondi cambiamenti culturali ed economici anche in Occidente. Immaginare di avere una studiosa come Anna Foa ad illustrare il perché di certe migrazioni, di certe destinazioni, le conseguenze decisive di questi esodi, spesso divenuti nella pratica vere e proprie impollinazioni realizzate in tanti secoli e dando luogo a comunità che in molti casi ancora permangono, è garanzia per ricevere in sintesi una definita mappatura e farsi un’idea di fenomeni enormemente complessi, anche grazie ad aneddoti di meravigliosa umanità (Esodi).
Tornando al presente e a quanto possiamo immaginare per il futuro dei nostri spostamenti, oltre ai sempre affidabili piedi, il Festival dei Sensi sarà anche la rara occasione per incontrare Giovanni Circella, direttore dell’avveniristico 3 Revolutions Future Mobility Program e Honda Distinguished Scholar for New Mobility Studies alla University of California, le cui ricerche si focalizzano su modelli di comportamento dei viaggiatori, nuovi servizi di mobilità, inclusa quella condivisa, micromobilità, veicoli automatici e relativi stili di vita in diverse fasce di popolazione di vari continenti. In che modo l’emergenza climatica ed energetica cambierà i nostri comportamenti e quanto sta condizionando i modelli che si progettano per il futuro? Quali auto guideremo tra 20 anni? (In attesa del teletrasporto).
Strettamente legati ai risultati di altre sofisticate ricerche appaiono sempre più spesso i progetti di ingegneri e architetti di grido come Marco Ratti e Italo Rota, attualmente al lavoro anche su progetti di reti stradali in Arabia Saudita. Il sodalizio tra i due celebri architetti ha prodotto tra l’altro il Padiglione Italia recentemente realizzato per l’Expo Dubai, premiato come miglior progetto imprenditoriale dell’anno ai prestigiosi Construction Innovation Awards negli Emirati Arabi Uniti. Realizzazioni come questa, riferibili all’architettura riconfigurabile e al design circolare mirano ad evolversi nel tempo in modo sostenibile, sfidando la crisi climatica. Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab al Massachusetts Institute of Technology (MIT) attualmente collabora anche con Sidewalk Labs per esplorare e valutare una nuova modalità di integrazione tra la strada come spazio fisico e le tecnologie digitali. Di questo i due architetti parleranno al Festival dei Sensi (Strade intelligenti/dynamic streets).
Restando in tema, vale ricordare che l’oro nero ha una storia antichissima: i giacimenti di petrolio superficiali in passato furono utilizzati per produrre medicinali, bitume, illuminazione e a scopi bellici. L’antica, bellissima città di Petra doveva la sua ricchezza al monopolio per la vendita del bitume, che rendeva impermeabili, tutte le navi del Mediterraneo e diversi sistemi idrici. Tutto sommato non accadde nulla di particolarmente rilevante, fino a quando il vorace Rockefeller convinse i Cinesi che delle lampade a petrolio non si poteva fare a meno. Da quel momento in poi succede di tutto, e forse parte di ciò che è accaduto non lo sapremo mai. Dall’accordo segreto di Achnacarry alle sette sorelle, da Churchill ai nazisti, da Mattei alle guerre attuali, fino alla previsione di una crisi energetica di dimensioni mai viste entro il 2028… Per raccontare questa storia incredibile arriverà dalla Francia Alessandro Giraudo, economista di formazione cosmopolita (già eletto allievo di Carlo Maria Cipolla a Berkeley): dopo aver ricoperto incarichi in FIAT, Cargill, UBS, NMMP a Torino, Milano, New York, Ginevra, Zurigo, Amsterdam e Parigi, già Chief Economist del gruppo internazionale Tradition, oggi insegna Finanza internazionale e Storia Economica della Finanza a Parigi (Petrolio. Petra, Rockefeller e i nostri 100 milioni di barili).
In questo vorticoso girovagare tra una stradina e l’altra, non mancheranno Piste e tracce: ne parlerà Francesco Caringella, presidente di Sezione del Consiglio di Stato, magistrato e scrittore, che illustrerà i meccanismi alla base delle attività di investigazione. Già commissario di Polizia a Milano durante Mani pulite, ha affrontato processi di vasta notorietà e ricoperto numerosi incarichi, dedicandosi con passione sia al diritto amministrativo che alla stesura di gialli di successo.
Al Festival dei Sensi ci si potrà dare appuntamento anche di prima mattina, per camminare quando l’aria è frizzante e passeggiare per le antiche vie tra gli orti di Ostuni, in compagnia di Enza Aurisicchio, grande esperta del patrimonio storico e archeologico locale cui si devono interessanti articoli e saggi (Per le antiche strade). Sul lato opposto della valle, a Martina Franca, Francesco Basile condurrà una passeggiata in una delle sue splendide tenute tra meravigliosi esemplari di cavalli murgesi per parlare delle transumanze -un tempo praticate all’interno delle proprietà di famiglia- e per mostrarne alcuni percorsi (Transumanze).
Tra le attività proposte ai più piccoli, oltre al Corso accelerato di educazione stradale a cura di Luca Marchesini, educatore, gestalt counselor, docente e formatore, imperdibili i Giochi di strada di una volta, in compagnia di chi li ha praticati da piccola: Rosa Semeraro, già docente di matematica e scienze, una grande passione per l’insegnamento.
Il festival, inoltre, inaugurerà il 18 agosto la mostra Scene di strada: 50 straordinarie immagini a tema provenienti dal fondo Archivio Publifoto, di proprietà dell’Archivio storico Intesa Sanpaolo. L’esposizione, a cura di Arianna Rinaldo, resterà aperta per più di un mese, includendo così le Giornate Europee del Patrimonio, che quest’anno celebrano il patrimonio sostenibile.
Grazie alla collaborazione con le Teche RAI gli incontri si apriranno con piccole proiezioni: schegge tratte di volta in volta da Viaggio in Italia, l’esilarante film realizzato per Rai Tre con soli materiali d’archivio RAI dal regista Filippo Porcelli (tra i suoi programmi Schegge, Blob, Fuori Orario): il racconto in soggettiva di un automobilista che guida e ascolta la radio e l’intensità di uno sguardo concentrato unicamente sulla strada. Il viaggio vero percorre l’Italia da Nord a Sud è in realtà un viaggio nel tempo. L’inguaribile passione degli italiani per la modernità motorizzata verrà rappresentata simbolicamente da queste “schegge proiettate” per qualche minuto prima di ogni incontro, come un aperitivo.
Il Festival dei Sensi è organizzato in collaborazione con i Comuni di Cisternino, Martina Franca, Locorotondo e Ostuni, con il Patrocinio della Regione Puglia.
Biglietti: a partire da 4,00 euro, si potranno acquistare nelle sedi degli incontri e in prevendita a Cisternino alla libreria Mondadori (via Monte La Croce 37), a Locorotondo alla tabaccheria Cervellera (piazza V. Emanuele 1) e a Martina Franca alla edicola e tabacchi Gioiello (piazza XX Settembre 17).
Alcuni appuntamenti sono a numero chiuso e in generale si consiglia di arrivare sul posto con anticipo.