Per l’Autunno Agìmus 2022 al Teatro Niccolò van Westerhout domani “Le donne di Puccini” per pianoforte a quattro mani. Musiche da Manon Lescaut, La bohème, Tosca, Madama Butterfly e Turandot
MOLA DI BARI – Passi immortali dai grandi successi per il teatro d’opera di Giacomo Puccini reinterpretati per due pianoforti: pagine indimenticabili tratte da «Manon Lescaut», «La bohème», «Tosca», «Madama Butterfly» e «Turandot». Opere che per l’occasione si fanno in quattro: le quattro mani di Aurelio e Paolo Pollice, concertisti dalla carriera internazionale di ritorno per l’Agìmus di Mola di Bari, sabato 1° ottobre (ore 20.45), nel Teatro van Westerhout, dopo il progetto dedicato alla «trilogia popolare» di Verdi. Preceduto dal secondo degli OpenConcert della stagione autunnale riservati ai giovani talenti, protagonisti il soprano Maria Meerovich e il pianista Vincenzo Zoppi in un programma comprendente musiche di Satie e Rachmaninov, il recital dei fratelli Pollice stavolta è interamente dedicato al compositore lucchese, l’ultimo esponente della grande tradizione operistica italiana, che al pubblico s’impose grazie all’intuizione di Giulio Ricordi.
Il grande editore milanese vide in Puccini il genio sul quale investire e al quale affiancare i librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. E proprio da questo «dream team» nacquero, per l’appunto, opere come «La bohème», «Tosca» e «Madama Butterfly», lavori che allora consacrarono Puccini come l’unico erede di Verdi e ancora oggi fanno accorrere milioni di persone nei teatri di tutto il mondo. Dunque, con questo concerto, Aurelio e Paolo Pollice propongono una sorta di «The Best Of» delle opere sulle quali si basa maggiormente la notorietà di Puccini presso il grande pubblico, con l’obiettivo di mettere d’accordo melomani e cultori del recital pianistico, per la loro capacità di coniugare ad arte una selezionata raccolta dei momenti più alti delle opere scelte. Creazioni per il teatro d’opera che i Pollice affrontano dosando tecnica e trasporto facendo cantare la tastiera.
D’altronde, non è facile farsi interpreti con il solo suono del pianoforte del sentimento lirico di pagine vocali celebri, da «Vissi d’arte» a «Sì, mi chiamano Mimì», arie che Aurelio e Paolo Pollice affrontano sfruttando sino alle estreme conseguenze l’ampia gamma delle intensità, delle altezze e dei colori del principe degli strumenti.
Biglietti 10 euro (ridotti 8/5 euro) acquistabili online su https://www.associazionepadovano.it/acquisto/
Info 368.568412 – 393.9935266