Barletta, “Giorno del Ricordo”: un incontro al Liceo Classico “A.Casardi”

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Il 10 febbraio l’iniziativa in memoria delle vittime delle foibe

stemma comune barlettaBARLETTA –  Venerdì 10 febbraio si celebra il “Giorno del Ricordo”, al fine di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”, come stabilito dal Parlamento italiano con la Legge n. 92 del 2004.
L’impegno delle istituzioni affinché questa dolorosa pagina della storia nazionale non cada colpevolmente nell’oblio, si traduce a Barletta in un pubblico incontro promosso, nel giorno dell’importante ricorrenza, dall’Amministrazione comunale d’intesa con il Liceo Classico “Alfredo Casardi”, che lo ospiterà nell’aula magna dell’Istituto alle ore 11.30.
Parteciperanno il Vice Prefetto aggiunto di Barletta Andria Trani Corinna Panella, il Sindaco Cosimo Cannito, gli assessori alla Cultura Oronzo Cilli e alla Pubblica Istruzione Giuseppe Dileo, il Presidente della VIII Commissione consiliare permanente Cultura e Pubblica Istruzione Ruggiero Fiorella, il testimone dell’esodo e Delegato BAT dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Giuseppe Dicuonzo Sansa, il Direttore dell’Archivio di Stato di Bari e delle Sezioni di Barletta e Trani, Michele Grimaldi.
Dopo i saluti di casa da parte del Dirigente scolastico Serafina Ardito modererà il Consigliere Comunale Stella Mele.
“Questa iniziativa – commenta il Sindaco Cannitoè un appuntamento collettivo con la memoria storica, affinché non siano dimenticate le sofferenze subite da migliaia di nostri connazionali rastrellati e giustiziati, privati d’identità, costretti all’esilio per sfuggire alla violenza. Anche Barletta, sappiamo, accolse numerose famiglie presso l’ex caserma Stennio, in via Manfredi. Giusto, a distanza di anni, coinvolgere soprattutto la realtà scolastica e ricordare con questo contributo un passato che presenta, purtroppo, spaventose analogie con quanto accade tutt’oggi sullo scenario internazionale”.