Bari, presentato il manifesto dei diritti di informazione delle bambine e dei bambini della città

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Presentazione tenuta questa mattina a Palazzo di Città

il manifesto dei diritti informazione bambini e bambineBARI – È stato presentato questa mattina, a Palazzo di Città, il Manifesto dei diritti di informazione delle bambine e dei bambini della Città di Bari , la campagna ideata nell’ambito delle attività del Welfare per promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel capoluogo pugliese.

L’iniziativa, promossa dall’assessorato al Welfare in rete con l’Ufficio del Garante regionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e con la collaborazione dei Centri aperti polivalenti per minori, dei Centri socioeducativi diurni, della Biblioteca dei Ragazzi[e], del servizio Attività ludiche, ricreative ed espressive negli ospedali pediatrici e dei due Centri ludici per la prima infanzia “TreTrentasei mesi”, è stata illustrata dall’assessora al Welfare Francesca Bottalico, dalla presidente della cooperativa Progetto Città Gina Depalma e dallo psicologo esperto di media Antonio Calamo Specchia.

L’idea e i contenuti del Manifesto sono stati creati dalle bambine e dai bambini che frequentano i Centri aperti polivalenti per minori e i Centri socioeducativi della città e che hanno partecipato, nel mese di novembre, ai workshop sul tema “Adolescenza: tra narrazione e realtà” realizzati nell’ambito di “Bari social rights”, il programma di iniziative promosse in occasione dell’anniversario della sigla della Convenzione ONU sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre. Le attività sono state, invece, coordinate dal Centro aperto polivalente per minori di Picone-Poggiofranco gestito dalla cooperativa Progetto Città. Coinvolti attivamente nel progetto anche gli ordini dei Giornalisti e degli Psicologi di Puglia con l’obiettivo di riflettere e valorizzare i diritti di espressione, comunicazione e informazione che vedono gli adolescenti come protagonisti attivi nel processo di creazione, divulgazione e fruizione di messaggi.

Nell’ambito dei workshop, che sono stati curati da giornalisti professionisti e da psicologi esperti dei media, sono stati elaborati 12 diritti , uno per ciascun mese dell’anno , che fanno da sfondo ai calendari, e alle locandine, realizzati nell’ambito dell’iniziativa, materiale informativo che sarà distribuito nelle strutture convenzionate con l’assessorato al Welfare e impegnate in un lavoro quotidiano con i minori.

I diritti elaborati vertono su molteplici aspetti del tema: dall’urgenza di una maggiore tutela della privacy, così come messo in evidenza dai fatti di cronaca degli ultimi mesi, all’esigenza di sostenere l’acquisizione di una maggiore consapevolezza e conoscenza degli strumenti di comunicazione, fino all’auspicio di una informazione più credibile, veritiera e pluralista ed attenta alle esigenze conoscitive dei più piccoli.

L’idea di costruire una campagna di comunicazione partecipata, che ha portato alla realizzazione del Manifesto dei diritti – ha dichiarato Francesca Bottalico – è nata con l’obiettivo di stimolare nelle bambine e nei bambini un coinvolgimento attivo nella definizione delle loro priorità conoscitive, per renderli autori ed autrici dei messaggi di comunicazione rivolti a loro stessi, ai loro pari e a tutta la cittadinanza. Contemporaneamente, durante i workshop, sentivamo l’esigenza di offrire stimoli di riflessione ai giornalisti e alle giornaliste con l’auspicio che possano prestare sempre maggiore attenzione ai bisogni di informazione dei più piccoli, ai loro linguaggi e codici, a partire dal presupposto che le parole e le narrazioni utilizzate per fatti e vicende siano esse stesse capaci di incidere in modo significativo sulla costruzione delle realtà rappresentate. Sono molto soddisfatta del risultato ottenuto e di questo desidero ringraziare gli Ordini pugliesi dei Giornalisti e degli Psicologi per l’ampia disponibilità dimostrata nella condivisione di percorsi di riflessione e di scambio con i ragazzi e le ragazze che frequentano i nostri centri”.

Nel corso dei workshop – ha evidenziato la presidente della cooperativa Progetto Città Gina Depalma – è emersa la necessità di comprendere come possono comunicare i bambini, che hanno una grande dimestichezza con la tecnologia ma chiedono agli adulti un supporto per quanto riguarda la comprensione del vasto mondo della comunicazione che spesso può presentare dei pericoli. Perciò da una parte abbiamo cercato di centrare le modalità con cui vengono raccontati i bambini, in totale sicurezza e con messaggi positivi, dall’altra abbiamo lavorato sulla costruzione delle notizie, visto che molti di loro non avevano mai letto un giornale perché si documentano con altri mezzi. È stato molto interessante lavorare insieme anche perché è emerso chiaramente il loro senso di responsabilità rispetto alla costruzione del Manifesto”.

Alla campagna hanno collaborato anche i ragazzi e le ragazze dell’Accademia del Cinema di Enziteto che hanno realizzato un video sull’iniziativa, da cui sono state tratte le immagini del calendario.

Di seguito l’elenco dei 12 diritti elaborati, uno per ciascun mese dell’anno:

1. diritto ad un’informazione che non sia solo di denuncia ma anche uno stimolo positivo al cambiamento

2. diritto a conoscere le fonti di informazione

3. diritto ad un’informazione più visiva e meno testuale

4. diritto ad un giorno alla settimana dedicato solo alle buone notizie

5. diritto ad avere spazi di informazione che consentano di esprimersi liberamente

6. diritto ad un’informazione credibile e pluralista

7. diritto ad un’informazione più chiara e comprensibile

8. diritto ad un’informazione “utile” per contrastare fenomeni come il bullismo e la discriminazione

9. diritto ad avere spazi di informazione che consentano di dissentire ed esprimere “non mi piace”

10. diritto ad un’informazione che sostenga la pace e la libertà

11. diritto ad un’informazione che tenga conto anche degli interessi dei più piccoli

12. diritto ad un’informazione rispettosa della privacy e della dignità