Corigliano d’Otranto, gli eventi dell’Art&Lab Lu Mbroia dal 24 al 29 agosto

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Oggi sul palco tornano i Ghetonia, una delle realtà più importanti e longeve della musica popolare salentina; domani lo spettacolo “Digiunando davanti al mare” ; domenica “My Nirvana” di Redi Hasa e martedì prossimo il recupero della”Notte bianca dell’Ipocondria”

CORIGLIANO D’OTRANTO – Prosegue, tra musica e teatro, la programmazione dell‘Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto. Oggi, giovedì 24 agosto (ore 21:30 – contributo associativo 7 euro) sul palco tornano i Ghetonia, una delle realtà più importanti e longeve della musica popolare salentina. Il gruppo ha come principale animatore Roberto Licci (voce e chitarra acustica), che già dall’inizio degli anni ’70 si interessava di canto e musica popolare di Terra d’Otranto e della Grecìa Salentina. In questi anni si è dedicato in maniera specifica allo studio della canzone grika, ricreandola e arricchendola, contribuendo così a dare visibilità a questa lingua attraverso la musica. Il gruppo, che ha prodotto e pubblicato una ricca discografia, non si è limitato ad interpretare i canti della tradizione, ma ne ha composti di nuovi, utilizzando poesie popolari in griko e testi poetici colti, soprattutto di Vito Domenico Palumbo. I Ghetonia si sono esibiti in Italia e all’estero, partecipando a festival e rassegne in Grecia, Iraq, Cuba, Isole di Capo Verde, Francia, Madeira, Spagna, Romania, Germania, Stati Uniti, Inghilterra, Svizzera, Portogallo.

Venerdì 25 agosto (ore 21:30 – contributo associativo 8 euro) la rassegna “Storie terra terra – Teatro, musica e natura”, nata dalla collaborazione tra Ura Teatro e Lu Mbroia, continua con Digiunando davanti al mare, spettacolo di Principio Attivo Teatro dedicato a Danilo Dolci con Giuseppe Semeraro, scritto da Francesco Niccolini con la regia di Fabrizio Saccomanno. La figura di Danilo Dolci sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: poeta, intellettuale, pedagogo. Dopo un breve viaggio in Sicilia decide di ritornarci e di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, dei banditi come li chiamava lui stesso. Negli anni cinquanta organizza e promuove tantissime manifestazioni e scioperi in difesa dei diritti dei contadini, dei pescatori, dei disoccupati. Il suo attivismo gli valse due candidature a premio Nobel per la pace e il riconoscimento a livello internazionale del suo operare. Sempre in quegli anni con i contadini progetta e realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’università popolare insieme a tanti progetti culturali. Creò un grande movimento popolare che sfociò nel grande “Sciopero alla rovescia”; manifestazione che rivendicava il fatto che dei disoccupati per protesta andavano a lavorare rendendosi utili in lavori per la collettività. Danilo Dolci voleva, con i disoccupati Siciliani, ricordare all’Italia intera che per la Costituzione Italiana il lavoro è un diritto ma anche un dovere se questo lavoro ha un’utilità pubblica. Durante la manifestazione Danilo Dolci fu arrestato assieme ad alcuni collaboratori, ne segui un processo che segnò un profondo spartiacque nell’Italia del dopoguerra. Lo spettacolo ha conquistato il premio “Museo Cervi Teatro per la memoria” (Festival di Resistenza 2020) e il Premio della Critica “Ermo Colle” 2022.

Domenica 27 agosto (ore 21:30 – contributo associativo 7 euro) a Corigliano d’Otranto approda una tappa del tour di “My Nirvana” di Redi Hasa, promosso da Ura Teatro nella programmazione Puglia Sounds Tour Italia 2023. Il violoncellista albanese, affiancato da Valerio Daniele (chitarra ed elettronica), proporrà i brani del suo nuovo album, uscito a due anni di distanza “The Stolen Cello”, suo esordio solista. In “My Nirvana” (prodotto come il precedente da Ponderosa Music & Art/Decca Records) Redi Hasa racconta un pezzo della propria storia e di quella della sua generazione: l’incontro dei giovani albanesi con la musica rock e grunge negli anni Novanta, dopo la caduta di un regime che per mezzo secolo aveva messo al bando la distribuzione di tutta la musica occidentale. Era un periodo pieno di contraddizioni: solo pochi anni dopo la fine della dittatura, nel ’97 sarebbe scoppiata la guerra civile che avrebbe portato Redi Hasa a lasciare il suo Paese per giungere in Italia, in Puglia. “My Nirvana”, con nove tracce che rielaborano i pezzi più significativi della band guidata da Kurt Cobain, è il tributo personale e unico, per violoncello solo, all’influsso che i Nirvana con il loro urlo radicale e sincero hanno avuto sui giovani albanesi, all’alba di una rivoluzione non solo esistenziale – ciò che questa musica ha significato per tutti i ragazzi del mondo – ma anche sociale e culturale.

Martedì 29 agosto (ore 21:30 – contributo associativo 7 euro), dopo la sospensione per la forte pioggia del 5 agosto, torna la quinta edizione della “Notte bianca dell’Ipocondria”. Nata nel 2019 dalla mente inutilmente creativa del giornalista e operatore culturale Pierpaolo Lala, supportato in questa e altre avventure improbabili dalla visionaria lungimiranza del cantautore Massimo Donno, la Notte bianca dell’ipocondria proporrà una lunga serata con un meteorologo e tanti ospiti: Antonio Stornaiolo (via whatsapp), Ippolito Chiarello, La mera compagine dei Clerici Vaganti (Antonello Taurino Giovanni Trono, Corrado Nestola), che celebra qui la sua reunion, lo psichiatra Sergio Longo e l’ansiaensemble con Andrea Baccassino, Alberto Tuma, Serena Spedicato, Antony degli Scemifreddi, Luigi Bruno, Marcello Zappatore. Non mancheranno le selezioni musicali tristi di dj sert (forse), stand enogastrofarmacologici, l’autodiagnosi all’ingresso, l’armocromia funerea, corsi di meteoropatia spinta e altre sorprese. I partecipanti all’appuntamento del 5 agosto entreranno gratuitamente.