Giovedì 14 settembre, nella Villa Comunale , nuovo appuntamento per la XXIII edizione del Festival
ZOLLINO – Ancora quattro gli appuntamenti di settembre della XXIII edizione del Festival I Concerti del Chiostro. La rassegna diretta da Luigi Fracasso in dodici appuntamenti porta la grande musica in quattro comuni del Salento: Galatina, Soleto, Cutrofiano, Zollino, fino al 29 ottobre, ospiteranno artisti di forte richiamo, protagonisti di un cartellone variegato che attraversa i generi, dalla classica – che rimane il cuore della rassegna – al jazz al blues, con incursioni nella musica pop e tradizionale e nella narrazione teatrale.
Giovedì 14 settembre fa tappa a Zollino, comune per la prima volta nel circuito del festival: nella Villa Comunale protagonista sarà il Gegè Telesforo Sestet con Bigmama Legacy (ore 21.00, ingresso libero).
Potremmo definirlo un ritorno alle origini il nuovo progetto del pluridecorato vocalist foggiano, polistrumentista, compositore, produttore discografico, divulgatore, autore e conduttore dei programmi musicali radio e tv più amati dagli appassionati di musica del nostro paese. Torna discograficamente e in concerto con un personale tributo al blues e al suono delle formazioni del periodo jazz – groovy fine anni ’50 della Blue Note Records. GeGè Telesforo – BIG MAMA, è questo il titolo del nuovo album prodotto per l’etichetta Groove Master Edition, in distribuzione internazionale dalla prossima primavera, con alcuni singoli che anticiperanno la pubblicazione nei primi mesi del 2023. Con BIG MAMA, GeGè Telesforo vuole anche celebrare il music club romano più attivo e amato dai musicisti dalla fine degli anni ’80 fino alla sua definitiva chiusura a causa della pandemia. “Ho sentito il “richiamo della foresta”, dopo avere sognato, durante la pandemia, di suonare uno shuffle-blues irresistibile al Big Mama di Trastevere con tutti i miei amici presenti. Duke Ellington diceva: -Questa sera, vi suoneremo dei blues, e alcuni…non blues!.- Bene. Questo è quello che faremo anche noi”. In attesa della nuova pubblicazione discografica su tutte le piattaforme digitali e in vinile, con un organico composto da alcuni fra i migliori talenti italiani della nuova generazione.
La formazione: GeGè Telesforo, vocals & percussions; Matteo Cutello, trumpet; Giovanni Cutello, sax alto; Christian Mascetta, guitars; Vittorio Solimene, organ & keys; Michele Santoleri, drums.
Il festival proseguirà domenica 17 settembre a Soleto. Alle ore 21:00 nel Giardino Istituto Opera Pia
Javier Girotto (sax soprano, baritono e flauti) e Vince Abbracciante (fisarmonica) in Santuario (ingresso libero).
Non è certo la prima volta che il jazz e le tradizioni argentine s’innamorano fino a finire in un abbraccio vigoroso, simile a un tango impetuoso e improvviso. Non è neanche la prima volta che la fisarmonica, strumento popolare (se si può dire), che porta nel suo corpo l’eco di un misto di tutti i folclori del mondo, s’imbaldanzisce per uscire con delizia dal suo universo tradizionale. Ma l’italiano Vince Abbracciante (giovane nuovo talento della fisarmonica) e l’argentino Javier Girotto, lirici e molto melodici, cercando sempre conversazioni intimiste, hanno la sensibilità e il talento di alzare questo esercizio di «stile» al suo grado più alto di compimento estetico e di poesia sentimentale. Insieme i due artisti propongono una musica originale, regalando «nuovi ponti tra il jazz, il folclore, il tango», Improvvisazione libera e scrittura neoclassica con stralci malinconici e raffinatezza espressiva del loro universo musicale che si rivolge tanto all’anima quanto al pensiero introspettivo. Il duo si è formato nel 2015. Nel 2021è stato pubblicato il loro primo disco “SANTUARIO” prodotto dalla etichetta Dodicilune.
Sempre a Soleto anche l’appuntamento successivo della XXIII edizione del Festival I Concerti del Chiostro, venerdì 22 settembre, alle ore 21, nella Chiesa di Maria Santissima Assunta: in scena Preghiere, spettacolo tra parole e musica, con la drammaturgia e scrittura di Giuseppe Semeraro e le musiche originali di Giuseppe Gigante (ingresso libero).
Questo recital è un cammino spirituale nella parola sacra che intende cercare nella poesia e nella musica la forma più alta di comunicazione. La poesia per sua natura si avvicina alla preghiera laddove la parola cerca l’incontro con l’indicibile e si rivolge direttamente a Dio. Diverse per stile e intento sono le parole che danno voce a queste preghiere, dalla poesia di Rilke a quelle di San Francesco, dalla preghiera per gli attori di Totò a quella per un suicida di De Andrè, fino ad alcuni testi originali scritti da Giuseppe Semeraro. L’intento è quello di toccare le corde di un divino capace di parlare e coinvolgere il pubblico dentro un rito sonoro che apra le porte del cielo.
Domenica 24 settembre si torna a Galatina per il concerto di Lola Astanova. Appuntamento tra i più attesi della rassegna, inizialmente previsto domenica 10 settembre, si terrà al Teatro Cavallino Bianco di Galatina. I biglietti già acquistati in precedenza restano validi per la nuova location e la nuova data. Il posto assegnato sul biglietto resta valido per il corrispondente nella nuova location. Posto unico con scelta in pianta 30 euro + d.d.p. e comm.serv.
Con la talentuosa e seducente pianista uzbeka ci sarà I Concerti del Chiostro Ensemble (Cinzia Pennesi, direttore).
Si tratta dell’unica data in Italia per la Astanova, nota in particolare per le sue interpretazioni di Chopin, Liszt e Rachmaninoff, che hanno letteralmente incendiato i social network con un talento sconcertante quanto la sua bellezza fisica…
All’età di 6 anni Lola Astanova entra alla V. Uspensky School of Music per bambini dotati a Tashkent; successivamente ha studiato con Tamara Popovich. Ha continuato i suoi studi a Mosca, studiando al Conservatorio di Stato Tchaikovsky con il M° Lev Naumov, che ha descritto il suo talento come “raro e veramente geniale”, aggiungendo che “Chopin interpretato da Lola è semplicemente eccezionale” tant’è che nel 1996 vince il Concorso Internazionale Chopin per giovani pianisti a Mosca e nel 1998, è apparsa nel documentario dell’UNESCO intitolato “The Prodigies of the Twentieth Century”.
Nel 2003 è emigrata negli Stati Uniti. Diventa così, nell’ottobre 2007, la protagonista del classico concerto di Superstars Fantasy al fianco di Valery Gergiev e dell’Orchestra Kirov del Teatro Mariinsky, presentato dal famoso conduttore televisivo della ABC, Regis Philbin.
Nel 2012, la pianista uzbeka ha debuttato alla Carnegie Hall in uno speciale concerto di gala Tribute to Vladimir Horowitz, presieduto da Donald Trump e presentato dal premio Oscar Julie Andrews.
Tra le sue prestigiose collaborazioni sinfoniche, Lola include la Eduardo Marturet e la Miami Symphony Orchestra, Ramón Tebar e la Palm Beach Symphony, e Gerard Schwarz e la All-Star Orchestra.
La sua interpretazione di “Rhapsody in Blue” di Gershwin con Gerard Schwarz e la All-Star Orchestra nello speciale “Visions of New York” della All-Star Orchestra ha ricevuto l’Emmy Award 2016.
Nel giugno 2012, Lola è stata nominata una delle 10 migliori icone di stile della musica classica dalla rivista Limelight, per il suo stile e il suo aspetto, spesso indossando tacchi alti e minuscole minigonne. Ha espresso il suo amore per la moda affermando che “alcuni artisti straordinari” lavorano in questo campo. Vogue, People, Haute vie e Quest hanno già pubblicato le sue foto, spesso in prima pagina!
Attraverso i suoi social network, Lola Astanova produce regolarmente trascrizioni eccezionali in video sul tema delle melodie popolari, tra cui il classico natalizio “Jingle Bells” o “Don’t Stop the Music” di Rihanna. Nel 2016 ha firmato un superbo arrangiamento de “La Campanella” di Liszt in duetto con una chitarra elettrica.
Ultimamenete, Lola ha prodotto musiche e una clip con il grande tenore Andrea Bocelli dal titolo “Il viaggio nel teatro del silenzio”.