L’esposizione si protrarrà fino al 5 febbraio
BARLETTA – La mostra “Annibale, un viaggio” allestita nei sotterranei del Castello si protrarrà fino al 5 febbraio prossimo. La decisione di prolungare l’esposizione di due settimane (la conclusione era prevista per il 22 gennaio) è stata determinata dall’esigenza di corrispondere alla domanda di numerose istituzioni scolasticheche nei giorni scorsi a causa del maltempo non hanno potuto effettuare le visite programmate. Si conferma così il grande successo di pubblico, accorso numeroso dal 1° agosto 2016, ad ammirare le otto sezioni,strutturate come un viaggio per immagini attraverso i luoghi percorsi dal generale punico e gli avvenimenti che lo hanno visto protagonista di un significativo periodo della storia mediterranea, già impreziosite dal busto di Annibale prestato dal Quirinale. Dallo scorso 20 settembre la mostra è stata arricchita da uno dei reperti archeologici più prestigiosi del museo del Bardo di Tunisi: la corazza legata al nome di Annibale, pezzo di fattura sannitica con influenze greche, di straordinaria bellezza.
La proroga è stata resa possibile dalla cortese disponibilità di tutti i musei prestatori dei reperti esposti.
Con oltre 30.000 visitatori fino ad oggi, la mostra è stata visitata anche da studiosi e delegazioni istituzionali italiane e straniere, ed è stata oggetto di numerose recensioni sui media e riviste specializzate. Nel “Giornale dell’arte” lo storico dell’arte antica Paolo Moreno la segnala tra le più belle e importanti mostre del 2016.
L’esposizione ha animato anche numerose iniziative storico-culturali in particolare con le conferenze dei professori Piero Guzzo e Raffaella Cassano. Il ciclo di conferenze si chiuderà il 29 gennaio con un incontro con Paolo Rumiz, il giornalista che con il suo libro dedicato ad Annibale ha offerto una particolare chiave di lettura del protagonista dell’esposizione di Barletta.
Dopo la chiusura del 5 febbraio, i materiali divulgativi dell’esposizione continueranno a far viaggiare Annibale in altre città, tra le quali Capua, Piacenza e Crotone, fino alla tappa conclusiva nel museo del Bardo a Tunisi.