BARI – Questa mattina gli assessori alle Culture, Ines Pierucci, e ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, accompagnati dai rappresentanti del dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio dell’assessorato regionale alla Cultura e dell’Asset, hanno effettuato un sopralluogo al faro di San Cataldo dove, completati i lavori di riqualificazione di alcuni locali al piano terra, sono in via di ultimazione anche i lavori di allestimento che a breve consentiranno di ospitare il Museo della radio e dei fari costieri, finanziati nell’ambito del progetto “CoHeN – Coastal Heritage Network” – 4° targeted call per progetti strategici del Programma Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, di cui la Regione Puglia è unico partner italiano.
Il sopralluogo odierno, perciò, è stato utile per verificare l’allestimento, oramai alle battute finali, degli spazi museali che dispongono già di arredi come pannelli informativi, supporti multimediali, e ancora sedie, scrivanie, schermi, tavolo per riunioni e superfici espositive, e di alcuni dei pezzi che saranno esposti al pubblico, provenienti dal Museo della radio di Verona di proprietà della famiglia Chiantera, oggi rappresentata da Alberto Chiantera, portavoce della principessa Elettra Marconi, figlia di Guglielmo.
Nelle prossime settimane si procederà al perfezionamento degli atti amministrativi con riferimento sia al comodato d’uso da sottoscrivere tra Comune di Bari e il Museo della radio di Verona sia all’accordo tra il Comune di Bari e la Regione Puglia per ciò che concerne gli altri allestimenti.
“Ora gli uffici tecnici sono al lavoro per l’elaborazione del modello di gestione del nuovo museo – ha spiegato Giuseppe Galasso – e con il segretario comunale Dino Susca stiamo mettendo a punto il bando che permetterà di individuare il soggetto gestore della struttura. La nostra idea è quella di inaugurare il Museo del Faro di San Cataldo nel prossimo mese di aprile, a ridosso del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi, alla presenza di sua figlia Elettra che avremo l’onore di invitare, per rievocare il primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro che Marconi effettuò il 3 agosto 1904 dal faro di San Cataldo”.
“Il faro, torre nata per guidare i naviganti, così ricco di fascino, le cui storie hanno ispirato la letteratura di tutto il mondo, è solitamente un luogo isolato – ha commentato Ines Pierucci – ma nel caso di San Cataldo sorge al centro del quartiere Marconi e, grazie a un accordo con la Marina Militare, si aprirà ai cittadini nell’ambito del progetto dei fari della Regione Puglia. Realizzare un museo della radio all’interno del faro significa abbracciare il presente, valorizzare il passato e aprirsi al futuro attraverso la storia italiana della radio che nasce a Bari in occasione del primo collegamento con Antivari realizzato da Guglielmo Marconi nella nostra città nei primi del Novecento. Inaugureremo, infatti, il museo nella prossima primavera in occasione dell’anniversario del centocinquantesimo compleanno di Marconi. Ringrazio Alberto Chiantera per il comodato d’uso delle opere di grande valore che verranno custodite nel museo”.
L’intervento di restauro e rifunzionalizzazione di una parte del faro, dell’importo complessivo di 510.000 euro, è inserito nel progetto “CoHeN – Coastal Heritage Network” e finanziato nell’ambito della 4^ targeted call per progetti strategici del Programma Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, di cui la Regione Puglia è unico partner italiano, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione italo-greca per individuare una comune politica di valorizzazione culturale del sistema costiero inteso come patrimonio di manufatti storici e contemporanei e correlati ambienti naturali, nonché delle attività economiche e culturali ad esso connesse.
Il progetto prevede di destinare gli ambienti di una porzione del piano terra a “Museo dei fari e delle torri costiere della Puglia e della radio”, in ricordo del primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro, attraverso il mar Adriatico, realizzato il 3 agosto 1904 da Guglielmo Marconi dal faro di San Cataldo.
I lavori mirano da un lato alla conservazione dei caratteri materici e tipologici di un bene culturale vincolato qual è il faro, dall’altro al ripristino di quegli aspetti distributivi originari, rilevati dallo studio della documentazione storica, che, a causa di interventi manutentivi successivi, risultano attualmente alterati.
Nello specifico, i lavori di valorizzazione consentiranno l’apertura sia di spazi espositivi dedicati alla radio – e dunque alla storia della radio e delle prime trasmissioni radio, nonché alla figura di Guglielmo Marconi – sia ai fari e alle torri costiere della Puglia, con materiali relativi alla storia del faro di San Cataldo, al cammino dei fari di Puglia e all’itinerario delle torri in terra di Bari.