BARLETTA – Prosegue il fitto cartellone di appuntamenti dello scrittore e psicologo barlettano Tommy Dibari che domani 10 febbraio, alle 19.00, a Palazzo Corsi – corso Giuseppe Garibaldi,120 Barletta – presenterà il suo sesto romanzo dal titolo “Preferisco le stelle”, edito da Santelli Editore. Durante l’evento, moderato dalla psicologa Francesca Romana Defidio, Dibari illustrerà la sua nuova opera, la storia di un “eroe involontario, Michele Lovero”, che fungerà da focus di discussione, nel corso dell’evento, aprendo anche un dibattito sulla tematica “Le connessioni familiari e individuali. Star bene con sé stessi per star bene con gli altri”.
Dibari nel suo romanzo racconta il vissuto profondo e il percorso di costruzione alla ricerca di sé di Michele, un giovane qualsiasi che non si riconosce, attraverso scelte, fughe, connessioni familiari e le stelle che guidano il protagonista verso un nuovo scenario: vivere un presente non più da ospite di sé e straniero nella sua patria. Michele Lovero è un ragazzo pugliese laureato in lettere e filosofia che sogna di fare l’insegnante e quando dal Ministero dell’Istruzione giunge conferma dell’ennesimo rinvio della pubblicazione del concorso, a lui non resta che prepararsi per i concorsi delle forze armate.
“Michele, commenta lo scrittore, incarna l’esempio di chi è costretto a rivedere i propri sogni a causa di fortuiti eventi e lo fa non con inerzia, ma mediante un’azione, che nel caso di Lovero nasconde ben altro. Il ragazzo si lascia guidare dalle stelle a Milano, capoluogo che gli permetterà sia di prendere le distanze da una situazione familiare e sociale in cui non si identifica, continua Dibari, sia di intrecciare il suo nuovo destino da eroe involontario”.
Quella delle forze armate, non è certo una scelta di ripiego, ma un tentativo di fuga lento e tormentato grazie a cui Michele scoprirà il suo essere, e la sua vocazione si manifesterà in altre forme con l’aiuto di nuove relazioni, come quella con Claretta.
Nel romanzo, infatti, si discute anche di connessioni familiari, con Claretta, Valentina e la famiglia di Lovero, tema che verrà approfondito nel corso della serata con riferimenti al ruolo della famiglia, ai fallimenti, al disagio e alla sofferenza che spesso si attivano a partire dal proprio nucleo.
“Voglio proseguire il mio lavoro, aggiunge Dibari, perché nel corso degli appuntamenti sento che si siano create delle agorà psichiche, simili a delle connessioni sociali in cui i destini di tutti i presenti si toccano. Invece, ai ragazzi voglio augurare la liberazione, sganciandosi dal concetto di delega all’altro, agli eventi affinché ciascuno costruisca sé stesso, com’è stato per Lovero, conclude”.
L’appuntamento è a prenotazione obbligatoria, per ulteriori informazioni e per prenotarsi visitare il sito info@palazzocorsi.it