Bari, Scuola dell’infanzia Diomede Fresa: al via i lavori di riqualificazione

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Sopralluogo odierno degli Assessori Romano e Mele in occasione della consegna del cantiere

BARI – Al via gli interventi di riqualificazione finanziati con 775mila euro dal PNRR (Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido all’Università – Investimento 1.1: Piano per gli asili nido e scuole per l’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia) per trasformare la scuola dell’infanzia Diomede Fresa in un asilo nido comunale in grado di accogliere fino a 40 bambini.

Questa mattina gli assessori alle Politiche educative e giovanili, Paola Romano, e ai Lavori pubblici, Nicola Mele, hanno effettuato un sopralluogo in occasione della consegna del cantiere, il cui tempo di esecuzione è stimato in 15 mesi.

“Grazie a questo cantiere trasformeremo una scuola dell’infanzia, di fatto sottoutilizzata, in un asilo nido – ha dichiarato Paola Romano –. Le sezioni della scuola dell’infanzia sono già state trasferite nel plesso della Principessa Iolanda, quindi al termine dei lavori questo sarà il primo asilo pubblico del quartiere San Nicola, un servizio di cui si sente particolarmente bisogno considerata la lunga lista d’attesa per l’asilo Villari, poco distante. La realizzazione del nido Diomede Fresa rientra nell’ambito della più ampia strategia comunale rivolta all’infanzia che prevede l’attivazione di dodici nuovi asili nido in tutta la città, undici dei quali finanziati con fondi del PNRR. Bari è la prima città in Italia per l’impiego di fondi PNRR per nuovi asili nido, finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo europeo della copertura del 33% dei posti su 100 bambini, un traguardo fondamentale per garantire da un lato un luogo di cura qualificato in cui i piccoli possano restare dalla mattina fio alle sei del pomeriggio, dall’altro una migliore organizzazione del tempo di vita e di lavoro degli adulti di riferimento. Nei prossimi giorni saremo in giro per la città per l’avvio dei cantieri dei nuovi nidi”.

“Oggi siamo qui con l’assessora Romano – ha proseguito Nicola Mele – per assistere all’inizio dei lavori che consegneranno alla città vecchia un asilo nido che potrà ospitare sino a 40 bambini tra 0 e 3 anni. L’intervento, finanziato dal PNRR, è mirato alla ristrutturazione dei locali esistenti con l’intento di conservare tutte le murature e le finiture originarie in linea con le prescrizioni della Soprintendenza. Nel corso dei lavori saranno ridistribuiti gli spazi con la creazione di aule specifiche per lattanti, divezzi e semidivezzi e aule per spazi comuni dedicati allo svago e al riposo. Sarà realizzata anche una mensa, con relativa cucina, a servizio dei piccoli, e si procederà a un rifacimento completo degli impianti. La struttura sarà poi dotata di un ascensore che ne assicurerà la piena accessibilità. Parliamo di un intervento di notevole portata sia per la futura destinazione d’uso sia perché ci consentirà di conseguire al meglio il recupero e la valorizzazione di un edificio storico”.

L’immobile in piazzetta San’Anselmo, a Bari vecchia, risulta di notevole interesse architettonico ed è sottoposto a vincolo della Soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio: il progetto di restauro e rifunzionalizzazione avviato ha accolto, dunque, le prescrizioni della Soprintendenza. La metodologia adottata si articola in un complesso di interventi che mirano a garantire la conservazione dell’edificio nel rispetto della sua storia e delle sue specificità.

Il fabbricato a forma di L, la cui superficie in pianta è pari a circa 370 mq, è disposto complessivamente su quattro livelli, di cui tre fuori terra e uno seminterrato. Il collegamento verticale è garantito da un unico vano scala. I locali adibiti a uso didattico sono distribuiti prevalentemente al primo piano, mentre quello interrato è occupato da depositi e magazzini e l’ultimo livello è caratterizzato da una terrazza esterna e un locale adibito a uso didattico.

La riorganizzazione degli spazi per la nuova destinazione d’uso prevede l’allestimento degli ambienti didattici al piano rialzato e al primo piano dell’immobile, che sarà contestualmente interessato da lavori per l’efficientamento energetico e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Nello specifico, secondo la nuova suddivisione funzionale, al termine dei lavori il piano seminterrato ospiterà locali deposito a uso esclusivo del personale scolastico; il piano rialzato sarà destinato a locale mensa con il blocco cucina e servizi annessi, ai servizi igienici del personale scolastico con spogliatoi, ai servizi igienici per gli alunni e a un’aula lattanti (suddivisa in area riposo, soggiorno/gioco, locale ricambio con fasciatoio e zona scalda latte); il piano primo accoglierà le aule per divezzi, semi-divezzi e per attività comuni, l’area spogliatoio con armadietti per gli alunni, i servizi igienici per i piccoli e il personale, gli uffici, l’aula e lo spogliatoio per i docenti; il secondo piano, infine, disporrà di aule per attività comuni e terrazze per la didattica all’aperto.

Nel dettaglio i lavori avviati riguarderanno:

· la demolizione e ricostruzione delle tramezzature in base alla nuova suddivisione di alcuni locali;

· il rifacimento dei servizi igienico-sanitari e delle relative componenti impiantistiche;

· il recupero degli infissi in legno e ferro mediante restauro del telaio in legno e sostituzione del vetro singolo con vetro doppio;

· la sostituzione degli infissi in alluminio di epoca successiva con nuovi infissi con telaio a taglio termico in legno e doppio vetro;

· il ripristino degli infissi murati mediante l’apertura di un varco e l’installazione di nuovi infissi con telaio a taglio termico in legno e doppio vetro;

· la sostituzione della caldaia e l’installazione delle valvole termostatiche sui radiatori;

· l’abbattimento delle barriere architettoniche mediante l’installazione nel vano scala di una piattaforma elevatrice conforme alla direttiva europea 2006/42/CE;

· il restauro delle facciate esterne, in particolare per i blocchi in pietra lavorati;

· il restauro delle cornici in pietra delle finestre;

· il restauro delle superfici intonacate;

· il restauro delle porte e finestre in legno;

· il restauro dei rivestimenti pavimentali e la pulitura dei pavimenti in pietra;

· il restauro dei manufatti metallici;

· il ripristino del sistema di canalizzazione e la regimentazione delle acque meteoriche;

· il recupero delle porte in legno interno mediante restauro e ricollocazione;

· l’apertura e il ripristino dei vani murati;

· la levigatura e lucidatura delle pavimentazioni interne alla veneziana;

· la fornitura e posa in opera di rivestimenti parietali in ceramica.