BARI – Questa mattina gli assessori alle Politiche educative e giovanili Paola Romano e ai Lavori pubblici Nicola Mele, accompagnati dai consiglieri del Municipio III, hanno effettuato un sopralluogo in via Pietro Virgintino, al Villaggio del Lavoratore, in occasione dell’avvio del cantiere per la realizzazione della scuola dell’infanzia, finanziata con fondi PNRR pari a 1.200.000 euro (Missione 4: Istruzione e Ricerca, Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università – Investimento 1.1: Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia). Al sopralluogo ha partecipato anche l’assessora Carla Palone.
Il nuovo plesso per l’infanzia, appartenente al complesso scolastico “Falcone e Borsellino”, ospiterà tre sezioni, per un totale di 90 bambini.
“Questo intervento ci consentirà di dotare l’istituto comprensivo Falcone – Borsellino di una scuola dell’infanzia con tre sezioni destinate ad accogliere 90 bambini – ha dichiarato Paola Romano -. Il cantiere si concluderà in circa 500 giorni lavorativi: si tratta di uno dei numerosi interventi finanziati dal PNRR nell’ambito della programmazione per il potenziamento dei servizi dedicati all’infanzia, che si aggiunge ai dodici asili in via di realizzazione, alla nuova sede della scuola Anna Frank e alle due nuove mense scolastiche. La nuova scuola al Villaggio del Lavoratore è una struttura richiesta dai residenti da moltissimo tempo, come dimostrano le prime manifestazioni in tal senso risalenti a 40 anni fa. Realizzarla ci rende particolarmente felici non solo perché ci permette di rispondere a un bisogno molto sentito ma anche perché questo luogo sarà sia uno spazio qualificato per l’educazione dei più piccoli sia un punto di riferimento e di socializzazione per il quartiere Stanic”.
“Sono cominciati i lavori per la realizzazione della scuola d’infanzia nel Villaggio del Lavoratore – ha proseguito Nicola Mele -. Un intervento da 1,2 milioni di euro finanziato dal PNRR fortemente voluto dall’amministrazione che ha recepito un’istanza forte da parte di tutto il quartiere. Oggi sono state avviate le operazioni di scavo per l’esecuzione delle fondazioni. La scuola avrà un’area posteriore attrezzata con verde e spazi ludici per gli alunni e un’area anteriore che sarà poi attrezzata in continuità con la piazza esistente. Un’ampia vetrata, inoltre, caratterizzerà il prospetto unitamente a una scalinata che porterà sul tetto praticabile”.
L’edificio avrà una forma compatta e rettangolare che risponde all’esigenza di disporre di un grande spazio centrale, l’agorà appunto, concepita sia come prolungamento interno della piazza antistante sia come grande spazio distributivo a contatto diretto con le aule, in grado di favorire le relazioni di gruppo, ospitare le attività didattiche e rendere fruibile la scuola per usi diversi aumentandone così la vivibilità. Questo ampio spazio offrirà anche la possibilità di riconfigurare l’ambiente per attività diverse, sia negli orari scolastici sia extrascolastici, per gli alunni e per la comunità del Villaggio del Lavoratore.
Le tre aule, da 30 alunni ciascuna, saranno separate da fasce destinate alle attività pratiche, una per ogni aula, articolate in un’area spogliatoio (che fa da filtro tra l’agorà e l’aula), da una stanza deposito e infine dai servizi igienici.
L’arredo, costituito da banchi combinabili, sedie scorrevoli, schermi interattivi, dispositivi mobili, configurerà un ambiente che abbandona il concetto di aula monouso per proporre una gamma di potenziali setting personalizzabili e funzionali a una molteplicità di strategie didattiche.
Una fascia lungo il lato secondario della scuola, accessibile direttamente dall’ingresso secondario, ospiterà l’area dedicata agli insegnanti, con servizi igienici e spogliatoio.
Lo spazio esterno offrirà, invece, ai bambini nuove possibilità di esperienze dirette, autentiche e rilevanti: qui i bambini potranno interagire con l’ambiente esterno, osservare direttamente i cambiamenti della natura; imparare a guardare, ricercare, riconoscere e capire e instaurare nuove relazioni con gli altri.
Per tali ragioni l’area esterna è stata articolata in una successione dinamica di spazi: per l’attività individuale, in piccoli o grandi gruppi; per l’attività motoria, il gioco e lo svago.
È stata, quindi, rimessa al centro la corporeità del bambino, privilegiando spazi diversificati in grado di favorire differenti attività in modo da favorire la scelta da parte dei bambini del contesto che attira maggiormente la loro attenzione non solo per incoraggiarne l’autonomia, ma anche per favorire la collaborazione tra i piccoli.