Il Festival lirico del Belcanto culminerà il 28 luglio con “Madame Butterfly” diretta da Vincenzo Grisostomi Travaglini, con la partecipazione speciale dell’attrice Giuliana De Sio
TURI – Saranno le struggenti note di Puccini, nel centenario della morte, a dipingere di bellezza Turi per la XIV edizione del Festival del Belcanto (27 luglio – 4 agosto), promosso dall’associazione “Chi è di scena?!” con il patrocinio del Comune di Turi e il sostegno di “Cultura & Armonia”. Un evento fortemente voluto dal musicista Ferdinando Redavid – direttore artistico del Festival – e ricco di suggestioni, con la partecipazione straordinaria di Giuliana De Sio.
Si comincia il 27 luglio, alle 19, in piazza Gonnelli con la conferenza “Madame Butterfly e il dramma d’amore nel teatro pucciniano”, che vedrà l’intervento della giornalista e critica musicale Fiorella Sassanelli, in dialogo con i colleghi Sebastiano Coletta e Serena Greco. Dunque un’occasione preziosa per riflettere su alcune tematiche dell’opera pucciniana, come l’occidentalizzazione forzata e l’espansionismo commerciale degli Stati Uniti, insieme alla tragedia d’amore di Cio cio-san.
L’incontro, patrocinato anche dall’Ordine dei Giornalisti della Puglia e che varrà come corso per i crediti della formazione continua giornalistica, è propedeutico all’ascolto dell’opera “Madame Butterfly – la vera sposa americana”, il 28 luglio, alle 21 (ingresso ore 20:15), nell’atrio dell’istituto tecnico “Sandro Pertini”, per la suggestiva e inedita regia di Vincenzo Grisostomi Travaglini e la drammaturgia di Ravivaddhana Monipong Sisowath. Presenta la conduttrice Alina Liccione.
In scena il tenore Joan Laínez nei panni del cinico tenente Pinkerton, che sposa la giovane Cio cio-san (il soprano Valentina De Pasquale), in giapponese appunto “Signora Farfalla”, una geisha, accompagnata dal sensale Goro (il tenore Prisco Blasi) e dall’ancella Suzuki (il mezzosoprano Angela Alessandra Notarnicola). Cio cio-san ripudia persino la fede buddista per amore dello straniero col quale avrà un figlio. Pinkerton rivela però al console Sharpless (il baritono Carlo Provenzano) che si tratta di un matrimonio valido solo in Giappone. A 3 anni dalla partenza del tenente, Cio cio-san vede una nave approdare a Nagasaki: è il suo amato, tornato in Giappone per riprendersi il figlio e allevarlo in America con la nuova sposa Kate. Sarà proprio quest’ultima, interpretata da Giuliana De Sio, a narrare una storia d’ingiustizia tratta dal racconto di John Luther Long che, aveva ispirato il dramma di Belasco su cui Illica e Giacosa basarono il libretto dell’opera pucciniana, andata in scena per la prima volta alla Scala nel nel 1904. “Madame Butterfly” è un’opera cardine per cogliere l’interpretazione pucciniana dei sentimenti della società piccolo-borghese, consegnati alla fragilità di Cio cio-san, con lo sfondo di un’oriente idealizzato molto in voga al tempo. Spetterà all’Orchestra Sinfonica del Levante e alla bacchetta di Ferdinando Redavid trasportare il pubblico in una storia tragica, enfatizzata dalle voci dei cori Opera Festival città di Bitonto e Vox, rispettivamente diretti da Giuseppe Maiorano e Giuseppe Cacciapaglia.
Il Festival del Belcanto prosegue dall’1 al 3 agosto con una masterclass di canto lirico tenuta dal soprano Amelia Felle, mentre nelle sale di palazzo Cozzolongo saranno esposte, dal 2 al 4 agosto, alcune opere pittoriche di Corrado Veneziano dedicate a Puccini. Non è un caso che la mostra s’intitoli “Visse d’arte”, evocando la celebre aria del secondo atto di “Tosca”.
Il 4 agosto, alle 20:30, si torna in piazza Gonnelli per la consegna del tradizionale Premio Belcanto ad Amelia Felle, cantante pugliese di rilievo internazionale.
Si chiude così un festival che, da quattordici anni, rende Turi un punto di riferimento per la lirica in Puglia, donando al pubblico emozioni sincere che parlano al cuore.