Sulla scalinata settecentesca della Chiesa di San Marco, per il Festival Du Pastiche Musical, l’EurOrchestra da Camera di Bari presenta “La Serva Padrona in Pastiche”
BARI – Nuovo appuntamento dell’EurOrchestra da Camera di Bari al Festival Du Pastiche Musical (Barisien- Napolitain…Européen), la rassegna che si inserisce nel cartellone de “Le Due Bari 2024 ”. Domenica 21 luglio, l’EurOrchestra porterà a Japigia una nuova versione di un classico della tradizione buffa: “La Serva Padrona in Pastiche”. Si tratta di una nuova partitura creata ai giorni nostri, da Angela Montemurro, assemblando brani strumentali e vocali di due opere: L’odio vinto dalla costanza (1733), di Giovanni Battista Pergolesi, e Una Burletta in Musica (1786) di Giovanni Paisiello, entrambe scritte sullo stesso testo di Gennaro Antonio Federico, uno tra i più celebri librettisti della Scuola musicale napoletana del Settecento.
L’appuntamento è alle ore 20.30 sulla scalinata settecentesca della Chiesa di San Marco.
A dar vita al “pastiche” saranno la soprano Marzia Saba Rizzi, il baritono Antonio Stragapede, il mimo Michele Cuonzo e la recitante e regista dello spettacolo Paola Martelli.
La compositrice Angela Montemurro, come si usava a quei tempi, ha aggiunto sempre in nuove orchestrazioni, le Ouvertures de “Lo frate ‘namorato” e de “Il geloso schernito”, di Pergolesi, che il compositore utilizzava a volte per aprire le rappresentazioni de “La Serva Padrona”, oltre alla Ouverture della stessa opera di Paisiello, e al Finale tratto dall’Opera di Pergolesi “Il Flaminio”, già usato nel ‘700.
Brevemente la trama
Un ricco e attempato signore di nome Uberto ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie; Serpina gli chiede di sposarla, ma lui, anche se è molto interessato, rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta, che in realtà è l’altro servo di Uberto (Vespone il muto) travestito da soldato. Serpina chiede a Uberto una dote di 4000 scudi; Uberto, pur di non pagare, sposerà Serpina, la quale da serva diventa finalmente padrona. Il baritono Antonio Stragapede interpreta la parte del vecchio Uberto, il soprano Marzia Saba Rizzi è Serpina, mentre il ruolo del servo muto è affidato all’attore Michele Cuonzo. Maestro al cembalo Angela Montemurro. Dirige l’EurOrchestra il Maestro Francesco Lentini.
Legame musicale Napoli-Bari
In conclusione il Festival del Pastiche vuole mettere in luce il legame musicale che unisce, sin dal 700, le città di Bari e Napoli, dove sono nati tanti musicisti della scuola napoletana, che hanno poi operato anche fuori dei confini nazionali, in vari paesi europei. Otto i concerti programmati in otto aree bersaglio della Città Metropolitana di Bari, con prime esecuzioni assolute di pastiches e parodie musicali. Queste sono nate dalla fusione di intermezzi dallo stesso titolo, o da opere frutto di collaborazioni, o di sovrapposizioni, o di giustapposizioni, realizzate dai Maestri sette-ottocenteschi di scuola pugliese-napoletana, o dai loro contemporanei, o da loro epigoni, anche europei. Sono state riarrangiate o riassemblate in chiave moderna dalla compositrice barese Angela Montemurro, cui si deve l’opera di ricerca e riscoperta di antichi manoscritti, o di antiche edizioni, o di edizioni a stampa più moderne, che sono serviti da base per la nuova vita di queste musiche.
Ingresso libero.
Per informazioni www.leduebari.it www.eurorchestra.it
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tel 3284475514, 3406474749