Premio Rota, domani e domenica a Bari

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A Torre a Mare, nell’ambito della Festa del Mare 2024, la sesta edizione del Premio Rota

BARI – Nell’ambito della Festa del Mare, il cartellone unico dell’estate barese, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, a Torre a Mare, torna l’appuntamento con il Premio Rota, organizzato dalla cooperativa Aherostrato e giunto quest’anno alla sua sesta edizione, come sempre a ingresso gratuito.

“Il Premio – spiega il direttore artistico Gianluigi Trevisi – indaga approcci innovativi al mondo delle colonne sonore con una particolare attenzione a quanto sta avvenendo in Italia nella produzione cinematografica e delle serie televisive, con un occhio particolare a una nuova generazione di compositori in molti casi provenienti da generi musicali raramente apparsi nella produzione cinematografica.

Supporti che sempre più si allontanano dall’idea di tappeto sonoro a esclusivo servizio della sceneggiatura verso opere capaci di rivelare una propria identità. Musicisti che provengono da molteplici generi musicali con contenuti musicali che al gruppo di esperti che opera per il Premio sono risuonati decisamente come nuovi”.

“Il Premio Rota rappresenta l’omaggio dovuto della città di Bari a un musicista e compositore immenso che ha fatto, letteralmente, la storia del grande cinema del Novecento – commenta l’assessora alle Culture Paola Romano – e che a Torre a Mare ha trascorso lunghi periodi creativi, avendola eletta a buen ritiro. Il prossimo weekend si annuncia perciò imperdibile per chi ami la musica d’autore composta per il cinema, grazie al coinvolgimento di autori emergenti che portano con sé sensibilità ed esperienze originali capaci di affascinare pubblici del tutto diversi per età e gusti musicali”.

Programma

Si comincia sabato sera, alle ore 20.30, in piazza della Torre. Il primo riconoscimento andrà a Michele Braga (1977), tra gli autori più corteggiati del cinema italiano. Con influenze che vanno dall’hard rock ai preludi di Chopin, passando per tanta musica pop, il pluripremiato Braga ha già all’attivo oltre 70 colonne sonore con titoli importanti del cinema italiano degli ultimi anni, tra cui “Lo chiamavano Jeeg Robot” e “Freaks Out” di Gabriele Mainetti; “Smetto quando voglio”, “L’incredibile storia dell’isola delle rose” e “Mixed by Erry” di Sydney Sibilia . E ancora “Dogman” di Matteo Garrone (Premiato al 71° Festival di Cannes); “Benedetta Follia” e “Si vive una volta sola” di Carlo Verdone. Senza dimenticare il suo lavoro per alcune coraggiose opere prima come “Dente di Squalo” di Davide Gentile.

A seguire, spazio al jazz border-line al confine con la modern classical di Roberto Cherillo e Kekko Fornarelli, due raffinati pianisti approdati al cinema con opere molto particolari cui il Premio Rota consegna il proprio riconoscimento. Cherillo, compositore fuori dalle righe, ha incrociato con grande trasporto emotivo il film “Sono innamorato di Pippa Bacca” di Simone Manetti, ispirato alla vicenda dell’artista italiana uccisa in Turchia durante la performance itinerante “Spose in viaggio”, con cui si proponeva di attraversare in autostop undici Paesi, teatro di conflitti armati, vestendo un abito da sposa per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo . Fornarelli dal canto suo, con le musiche de “Gli agnelli possono pascolare in pace”, il film di Beppe Cino con Mariagrazia Cucinotta e Massimo Venturiello, il primo per cui Fornarelli ha scritto l’intera colonna sonora, è ormai proiettato con decisione verso il cinema grazie a importanti progetti che gli sono stati proposti.

Domenica 1 settembre, a partire dalle ore 21.30, nella stessa location, il pubblico potrà assistere dal vivo a due sonorizzazioni molto particolari. Dopo la premiazione Roberto Salahaddin Re David, accompagnato per l’occasione da Giuseppe Amatulli e Diego Pugliese ai violini e Piero Dattoli al violoncello, sarà alle prese con il film d’animazione di Michele Fasano “Metamorphosis”, per cui ha composto un’ispiratissima colonna sonora. Una fiaba che narra di uno stormo di uccelli che viaggia al seguito di Upupa verso la Montagna di Kafh, dimora di Re Simourgh, che promette di dare risposta a tutte le loro domande. Un delicato racconto dove le musiche di Re David rendono perfettamente l’atmosfera sognante e i profumi d’oriente del film.

La seconda sonorizzazione riguarda la pellicola cult del 1922 “Nosferatu” di Friedrich Wilhelm Murnau grazie al lavoro singolare realizzato da tre importanti esponenti di altrettanti gruppi della scena indie italiana, cui andranno gli ultimi riconoscimenti della manifestazione: Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò, Xabier Iriondo degli Afterhours e Karim Qqru dei Zen Circus. Una singolarità che risiede sicuramente nel disegno sonoro cucito su questo capolavoro ma anche nel fatto che i tre musicisti sono compositori di musica per immagini (cinema, docufilm, documentario).

A presentare le serate della sesta edizione del Premio Rota sarà anche quest’anno il giornalista Enzo Gentile.

Festa del Mare è promossa dalla Regione Puglia – Assessorato al Turismo con Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura a valere su fondi POC Puglia 2014/20 Asse VI – Azione 6.8 in collaborazione con il Comune di Bari – Assessorato alle Culture e Turismo. Anche per questa settima edizione la manifestazione riunisce Locus Festival, Bari in Jazz, Bari Piano Festival e Premio Nino Rota.