Melissano, Il santo dei bottài: il 29 settembre il concerto-racconto

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Domenica prossima a Melissano,  nel Centro culturale «Scozzi» per ApuliAntiqua, i tarantolati di Strasburgo in un gioco di specchi col mito del ragno con Gabriele Natilla e Yousef Zayed

MELISSANO (LE) – Intorno al fenomeno del tarantismo c’è una reta rituale mediterranea che travalica le Alpi e che conduce nel cuore dell’Europa. Ed è la traccia esplorativa del concerto «Il santo dei bottài» sulla strana storia dei danzatori di Strasburgo così fortemente legata a quella dei turbati coreuti meridionali morsicati dal mitico ragno, relazione che il festival itinerante Apuliantiqua diretto da Giovanni Rota per l’associazione Sentieri Armonici indaga domenica 29 settembre (ore 19.30), nel Centro culturale «Scozzi» di Melissano, in provincia di Lecce. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con l’associazione Junior Band e l’amministrazione comunale.

Lo spettacolo

Di scena Gabriele Natilla, specialista di arciliuto e chitarra spagnola, strumenti che insegna al Conservatorio di Argenteuil, alle porte di Parigi, e il percussionista mediorientale Yousef Zayed, nativo di Gerusalemme e cresciuto in una famiglia di musicisti, cullato dalle canzoni del repertorio egiziano, siriano e palestinese trasmesse dalla madre. Un incontro, quello tra i due musicisti, avvenuto in Francia, da dove provengono entrambi, testimonianza della fragilità della frontiera ideologica fra musica colta, sacra e popolare, quando si parla di strumenti a percussione della tradizione mediterranea e dell’incontro tra danze del Rinascimento e del Barocco e strumenti a pizzico in uso all’epoca.

In questo concerto, che è anche un racconto adattato da un testo dell’attore e marionettista italiano Massimo Schuster, musiche di compositori del XVI e XVII secolo d’Italia, Francia e Spagna, da Alessandro Piccinini a Girolamo Kapsberger a Santiago de Murcia, vengono unite ad altre ancora della tradizione popolare in arrangiamenti originali, con un focus particolare sullo strano fenomeno riportato dagli storici fin dal Cinquecento. Una malattia inspiegabile che affligge centinaia di persone a Strasburgo e dintorni, dove gli infermi, al fine di calmare l’ira di San Vito, martire del Quarto secolo, ballano sino alla sfinimento, proprio come accade in Puglia in seguito agli effetti morbosi del morso della tarantola.

Per l’acquisto dei biglietti www.apuliantiqua.events. Info 335.1477513 – apuliantiqua@gmail.com