Sabato 19 ottobre, presso Kora, il Centro del Contemporaneo, appuntamento di Ogni Altro Suono, la rassegna di arte e musica organizzata da Ramdom aps. Doppia performance live con Alessia Tondo e Nino Gvilia
CASTRIGNANO DE’ GRECI – Confermato anche per il mese di ottobre l’appuntamento di Ogni Altro Suono, la rassegna di arte e musica organizzata da Ramdom aps, che vede la direzione artistica di Donato Epiro. A partire dalle 21 di sabato 19 ottobre, al termine dell’inaugurazione dell’opera “Offendicula” di Gaia Di Lorenzo, prodotta da RAMDOM con il sostegno di MiC e SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, il centro del contemporaneo KORA ospita la doppia performance live con Alessia Tondo e Nino Gvilia.
Alessia Tondo
Dall’infanzia nel gruppo Mera Menhir alla popolarità internazionale con il Canzoniere Grecanico Salentino, Alessia Tondo è una delle voci più belle e significative del panorama pugliese.Lanciata dai Sud Sound System, a soli tredici anni è diventata voce solista dell’Orchestra della Notte della Taranta duettando con tutti gli ospiti e con i maestri come Mauro Pagani, Goran Bregovic, Giovanni Sollima, Phil Manzanera, Carmen Consoli, Raphael Gualazzi. Ha collaborato con l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, i Radiodervish, Michele Lobaccaro, Ludovico Einaudi (per il quale ha scritto il testo della fortunata Nuvole bianche), Admir Shkurtaj e molti altri.
Sita è il suo primo lavoro da solista con il quale decide di uscire finalmente allo scoperto per dire la sua e dare la propria “visione” della musica popolare con dei brani originali, scritti di suo pugno, in cui affida la sua voce a originali intrecci vocali e a delle ballate, tutte in dialetto salentino per raccontare con più verità la propria radice e identità. Un gioco di voci, controcanti e sussurri che qua e là strizzano l’occhio al Brasile, al cantautorato intimo di Drake e alla malinconia di certe ballads di Tom Waits ma che non perdono mai di vista la radice da cui provengono.
Un lavoro prezioso, intimo ma al tempo stesso universale, magico e profondo; uno dei rari esempi in cui la cultura popolare, nello specifico quella del Salento da cui Alessia Tondo proviene, è personalizzata e trasfigurata in chiave visionaria. Il disco ha vinto il Premio Loano Giovani 2021 ed è stato segnalato da “Il Giornale della Musica” tra i 10 migliori album del 2021.
Sita in dialetto significa melograno, frutto prezioso ed elegante che in tutta l’area del Mediterraneo è simbolo di buon augurio, incontro e condivisione. E così Sita svela un volto misterico e terapeutico della musica popolare come una forma di esorcismo contro i cattivi pensieri, un rito di guarigione catartico che si compie ogni volta attraverso le parole e la sua musica.
Un lavoro che, anche nel concerto che la accompagna, si basa sulla semplicità – solo apparente – e sulla verità della sua voce meravigliosa accompagnata dalla chitarra, dai tamburi a cornice e dalla collaborazione di una loop machine che ne arricchisce l’espressività. Brani originali, parole e musica, che riprendono i modi della tradizione e li trasfigurano in una sorta di camerismo che ha l’eleganza della musica colta e l’emozione di quella popolare. Passato e futuro, tradizione e avanguardia, quotidiano ed eterno in un esperimento audace, enigmatico, rivelatorio.
Nino Gvilia
Ancora, per Ogni Altro Suono anche Nino Gvilia, un personaggio immaginario, come quello di un libro, né più e né meno. Stando a cenni biografici trovati in rete, è nata a Poti, vicino al lago di Paliastomi, in Georgia, ma ha da sempre condotto una vita errante, raccontata nello pseudo film “Songwriting in times of a global crisis”. Nino Gvilia canta di foreste, corpi che si amano in modi inconsueti e allucinazioni e si domanda anacronisticamente se delle folk songs possano ancora veicolare contenuti sentimentali e politici agendo sul nostro desiderio.
Essendo una finzione, Nino Gvilia è una disidentificazione esplicita che il corpo che la impersona (giulia deval) compie nei confronti di un “io” scenico e digitale; un modo per sostituire la costruzione di un sé artistico coerente e senza sbavature, imposta dal mercato culturale, con una costruzione letteraria. La musica di Nino Gvilia è influenzata da folk e minimalismo, fa uso di nastri magnetici, field recordings, voci di filosofe, una serie di strumenti bizzarri dalla texture vintage e canoni corali.
Sul palco l’ensemble che ha realizzato con lei il disco “Nicole / Overwhelmed by the Unexplained” uscito per l’8 Marzo per Hive Mind Records (UK): i polistrumentisti Zevi Bordovach (tastierista già per Andrea Laszlo De Simone e Francesco Bianconi, arrangiatore) e Pietro Caramelli (chitarrista, compositore e sound designer di stanza olandese), Giulia Pecora (violino e voce) e Clarissa Marino (violoncello e voce). 5 corpi e 5 voci per un incanto collettivo, una foresta di suoni e una marea palpitante di parole.
Ogni altro suono
Fino al 21 dicembre, il borgo griko diventa così il centro delle attività della quarta edizione di Ogni Altro Suono che attraverso residenze, concerti, dj-set e laboratori, crea l’incontro tra suoni, luoghi, discipline e identità diverse, cercando nuovi significati sulla marginalità e la periferia. “Ogni altro suono” è una rassegna di performance live, che si svolge dal 2021, con la direzione artistica di Donato Epiro che ha sviluppato e ha visto la partecipazione di vari artisti locali e nazionali in dialogo tra di loro, con lo scopo di creare un ponte fra la tradizione musicale popolare e le diverse incarnazioni della sperimentazione in ambito sonoro.
I musicisti vengono invitati a interagire con gli spazi di Kora valorizzandone l’assoluta unicità, tramite interventi sound specific realizzati all’interno delle diverse stanze ed ambienti. Nei prossimi appuntamenti: Anna Cinzia Villani, Loup Uberto, Francesco Toninelli, Antonio Raia, Dario Muci, Enza Pagliara e Antongiulio Galeandro. Ogni Altro Suono è un progetto prodotto da Ramdom aps con la direzione artistica di Donato Epiro e il sostegno del Ministero della Cultura, FUS – Fondo Unico dello Spettacolo.
Info: 366 319 9532