Dalle ceramiche agli attrezzi da lavoro: nel nuovo percorso espositivo un viaggio nel passato.Oltre alle aperture settimanali e nei week end, il 2 novembre è in programma la visita guidata “Ethnos – Le radici di un popolo”
TARANTO – Arti, giochi, riti e tradizioni della Taranto del passato. Un patrimonio tutto da scoprire in un nuovissimo e suggestivo allestimento museale. Il Museo Etnografico “Majorano” di Taranto torna a nuova vita, spalancando le sue porte ai visitatori che saranno guidati in un viaggio appassionante alla scoperta di un popolo, quello tarantino, e della sua storia. Dopo la recente inaugurazione, è partita ufficialmente la programmazione con apertura al pubblico dal martedì alla domenica. Di grande impatto anche la collocazione del Museo, all’interno dell’antico Palazzo Pantaleo, nel cuore della città vecchia. Un edificio di grande fascino e dalle straordinarie architetture settecentesche.
La gestione, grazie ad un accordo di partenariato con il Comune di Taranto, è stata affidata alle cooperative Polisviluppo e Museion, direttore dell’area museale è Pierluca Turnone.
«Si tratta di un importante attrattore culturale – spiega Turnone – che racchiude un inestimabile patrimonio demologico, antropologico ed etnografico collezionato dall’insigne studioso tarantino Alfredo Majorano a cui è dedicato. Una figura straordinaria che è stata promotrice del recupero e della valorizzazione della tradizione etnografica tarantina».
Commediografo ed etnologo, nacque a Taranto nel 1902 e trascorse la sua fanciullezza in città vecchia. È così che, durante i molti anni di appassionata ricerca, ha raccolto oggetti della memoria, della lingua e delle tradizioni cittadine che oggi fanno bella mostra di sé nella nuova esposizione.
Il Museo, collocato al secondo piano nobile, si caratterizza per la sua varietà con sale che ospitano ceramiche, presepi, attrezzi agricoli e legati al mare, giocattoli, e molto altro. Majorano, infatti, fortemente legato alle tradizioni della sua terra, nel corso della sua vita raccolse oggetti legati alle tradizioni cittadine che fece conoscere successivamente attraverso convegni, mostre e pubblicazioni. Non a caso, al suo interno è possibile anche scoprire la grande devozione dei tarantini, complice la sala delle cerimonie processionali, dei pani e dei dolci rituali, o il fenomeno del tarantismo con un considerevole patrimonio culturale assemblato dallo stesso Majorano durante la sua indagine antropologica. Completano l’esposizione la cucina del XVIII secolo (al piano ammezzato) e le scuderie al piano terra.
Le opere sono esposte secondo un progetto scientifico originariamente elaborato dal prof. Alberto Mario Cirese. In seguito al trasferimento della collezione Majorano presso Palazzo Pantaleo, l’allestimento è stato curato dal prof. Antonio Basile, autore del progetto e della relativa relazione consegnata alla Soprintendenza.
Il Museo è aperto dal martedì al venerdì dalle ore 11 alle 16, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, la domenica dalle 10 alle 13. Chiuso il lunedì. Biglietto intero: € 4, ridotto 3. Il percorso si snoda tra allestimento museale, cucina del XVIII secolo, antiche scuderie e stanze del piano nobile. Ogni sabato alle ore 16:30 e la domenica alle 11 sono invece in programma le visite guidate (ticket € 6). Info: 379.2935991 e museomajorano@servizicomunetaranto.it.
Tra i prossimi appuntamenti da segnare in agenda, sabato 2 novembre alle ore 18, la visita guidata al Museo Majorano “Ethnos – Le radici di un popolo”, tra costumi e tradizioni, organizzata dalle cooperative Polisviluppo e Museion nell’ambito di IT.A.CÀ Festival del Turismo Responsabile. Ticket € 6 (gratuito per bambini di età inferiore a 6 anni. Prenotazione obbligatoria: 3887848371