Bari, approvato in giunta il protocollo per contrastare la vendita delle merci contraffatte

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La proposta è dell’assessora Palone

logo BariBARI – Su proposta dell’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone, la giunta comunale ha approvato ieri un protocollo d’intesa che il Comune siglerà con la Polizia Municipale, l’Agenzia delle Dogane di Monopoli, la Direzione Interregionale per la Puglia, il Molise e la Basilicata, finalizzato a esercitare una serie di “controlli di legalità nel commercio di prodotti originali”.
L’obiettivo è contrastare l’immissione sul mercato e la contestuale vendita di prodotti contraffatti o addirittura pericolosi, accertando e sanzionando le attività illecite. Con l’applicazione di questo protocollo si intende soprattutto bloccare a monte la vendita e l’acquisto di merce contraffatta, dagli abiti ai cosmetici, dagli accessori alle scarpe, anche al fine di prevenire i possibili effetti nocivi sulla salute del consumatore finale.
Non sono trascurabili infatti le conseguenze e l’impatto negativo che la vendita di oggetti falsi determina sul tessuto economico e produttivo sano e sulla legittima concorrenza tra imprese, oltre a provocare un ingente danno sul fronte dell’evasione fiscale.
Il protocollo avrà la durata di un anno e potrà essere rinnovato previa intesa tra le parti.
Con questo atto intendiamo avviare un coordinamento tra tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di far rispettare le regole nel settore del commercio e, nello specifico, nell’ambito della lotta alla circolazione della merce contraffatta che, nella maggior parte dei casi, purtroppo arriva sui banchi dei mercati cittadini – spiega Carla Palone -. Incentivare e sostenere le imprese locali per noi significa anche impedire la vendita di merce falsa e alterata che, oltre a rappresentare un danno per gli operatori economici che ogni giorno rispettano le regole e pagano regolarmente le tasse, sono un vero e proprio pericolo per i consumatori. Questo protocollo è una prima risposta alla richiesta di maggiori tutele degli operatori locali che lavorano soprattutto nei mercati”.
Questa convenzione ci dà la possibilità di intervenire in tutte quelle zone e, soprattutto, all’interno dei siti dove la contraffazione si produce – conclude il comandante della Polizia municipale Nicola Marzulli -. Negli anni scorsi potevamo solo sequestrare il bene al momento della vendita ma per noi era particolarmente difficile provare, in sede di giudizio, la reale contraffazione perché sprovvisti di perizia. Oggi, grazie a questo accordo con l’agenzia delle Dogane e attraverso degli strumenti più incisivi per individuare subito i prodotti contraffatti, la Polizia municipale potrà procedere nel corso dei sequestri con la contestazione e la prova del reato”.