Taranto, Dammacco e Balivo in “La morte ovvero il pranzo della domenica”

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Sabato 11 gennaio, per la stagione «Periferie» del Crest al TaTÀ, lo spettacolo che apre uno squarcio di luce sul senso degli affetti al termine della vita

TARANTO – Uno spettacolo lieve e toccante intorno al più grande tabù della nostra cultura. L’attrice Serena Balivo e il regista, drammaturgo e pedagogo teatrale Mariano Dammacco, noti per il modo in cui si muovono con grande perizia e passo leggero tra poesia e narrazione, aprono uno squarcio di luce sulla fine della vita con «La morte ovvero il pranzo della domenica», una produzione della compagnia Diaghilev in scena sabato 11 gennaio (ore 21) nell’auditorium TaTÀ di Taranto per la stagione «Periferie» del Crest sostenuta dalla Regione Puglia.

Vincitore del premio Ubu 2021 nella categoria «Nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica» per «Spezzato è il cuore della bellezza» e candidato nella stessa sezione all’ultima edizione proprio con «La morte ovvero il pranzo della domenica», Dammacco terrà inoltre un laboratorio di scrittura dal titolo «Telepatia e Matematica», in riferimento a due aspetti fondamentali del lavoro di chi scrive per la scena, perché coinvolgere emotivamente in uno spettacolo rimanda a capacità telepatiche, così come la conoscenza di regole e tecniche della drammaturgia alla matematica.

Anche Serena Balivo ha conquistato il premio Ubu, nel 2017, come migliore attrice under 35, e nello spettacolo «La morte ovvero il pranzo della domenica» dà corpo e voce a una donna non più giovane che ogni domenica va a pranzo dai suoi genitori ultranovantenni, forse i veri protagonisti del delicato e umoristico testo di Dammacco. Sebbene in buona salute fisica e mentale, i due genitori sono ben consapevoli che presto dovranno affrontare la morte, il nulla forse, o magari un’altra vita. E così non parlano d’altro, arrivando pian piano a incarnare tutte le madri, tutti i padri e tutti noi dinanzi all’ignoto. Lo spettacolo conduce dentro un rito che appartiene a molti, il pranzo della domenica, nella sua forma ultima, con una coppia di anziani e la loro figlia in attesa di separarsi, di doversi salutare.

Realizzato sulle musiche originali di Marcello Gori e con la consulenza per lo spazio scenico e le luci di Vincent Longuemare, «La morte ovvero il pranzo della domenica» è l’invito a partecipare a un congedo appassionato e divertito, che prova a restituire la bellezza della vita stessa all’interno dell’esperienza dell’ultima separazione dalle persone amate, e all’interno della potenza nascosta e piena di pudori dell’amore in famiglia: l’amore tra vecchi sposi, genitori e figli.

Destinatari di numerosi e prestigiosi riconoscimenti per i loro spettacoli e il lavoro artistico svolto in ambito drammaturgico e interpretativo e il lavoro sull’attore, Dammacco e Balivo continuano a portare avanti un’idea di teatro d’arte e d’autore e, al tempo stesso popolare, accessibile a tutti per contenuti e linguaggi, e al termine della rappresentazione incontreranno il pubblico intervistati dalla giornalista Marina Luzzi.

Info e prenotazioni 333.2694897. Biglietti acquistabili anche online su Vivaticket attraverso il sito www.teatrocrest.it.