BARI – L’assessora alle politiche educative e giovanili Paola Romano rende noto che è stata pubblicata oggi la graduatoria regionale dei progetti degli enti locali per la realizzazione di nuove scuole innovative, nella quale il Comune di Bari si è classificato primo su trenta candidature presentate per la Puglia. Il bando è stato promosso dal MIUR nell’ambito della riforma La buona scuola.
Nello specifico la proposta elaborata congiuntamente dalle ripartizioni comunali Lavori pubblici, Urbanistica e Pubblica istruzione riguarda la realizzazione di un istituto comprensivo a differenziazione Montessoriana nel quartiere Sant’Anna per un importo complessivo richiesto di 9.500.000 euro.
Il progetto consiste nella realizzazione ex-novo, su di un’area comunale a Sant’Anna, quartiere ad oggi sprovvisto di istituti scolastici, di un grande polo educativo, didattico e formativo ad alta efficienza energetica, ispirato alla metodologia didattica Montessori che concentra un sistema di offerta integrata dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado (3-18 anni).
“Al bando, rivolto a tutti i Comuni, noi abbiamo scelto consapevolmente di candidare un progetto unitario con la Città Metropolitana – dichiara l’assessora Romano – per fornire una triplice risposta a tutta il territorio e ai cittadini: dotare di nuovi spazi e aule didattiche gli Istituti superiori ormai saturi e/o inadeguati strutturalmente, innovare l’offerta formativa territoriale con nuove metodologie e approcci educativi e dotare il quartiere Sant’Anna di standard e servizi permeabili al contesto sociale insediato, colmando così i vuoti urbanistici e sociali che i residenti del quartiere percepiscono come una priorità. Ci auguriamo che nella seconda fase di valutazione della proposta da parte del Ministero siano confermate sia la qualità del progetto sia l’importo del finanziamento richiesto. L’idea è quella di dar vita ad una realtà unica nel suo genere nell’ambito metropolitano di Bari, che diventi anche un esempio su scala nazionale, considerando l’esistenza in Italia di poco più di 150 scuole a differenziazione Montessoriana (quasi tutte dell’infanzia e primarie e concentrate soprattutto al Nord). Tutto questo in continuità con l’attivazione, già dallo scorso anno, di percorsi Montessoriani rivolti agli educatori degli asilo nido comunali”.
“Questo è il risultato del lavoro sinergico dei due enti – dichiara il consigliere metropolitano Vito Lacoppola , delegato alla programmazione scolastica -. Un impegno che ci permetterà di avere una nuovissima sede per l’IISS (Istituto Tecnico Economico e Liceo Linguistico) “Domenico Romanazzi” di Bari, che al momento presenta una popolazione scolastica di circa 700 studenti. Lo stesso istituto sta attivando l’indirizzo “Turismo” per favorire l’inserimento lavorativo dei nostri studenti in un settore in questo momento trainante nell’economia pugliese, mantenendo il profilo di coerenza culturale dello storico istituto barese. Con lo spostamento delle classi del Romanazzi sarà inoltre possibile utilizzare l’attuale immobile, di proprietà della città metropolitana, per allocarvi un altro istituto e abbattere così gli attuali canoni di locazione”.
Il nuovo polo scolastico proporrà un’offerta mix che integrerà nel secondo ciclo, due tipologie di scuola secondaria superiore (il Liceo e l’Istituto tecnico), 2 settori dell’Istituto tecnico (Economico e Tecnologico) e 4 indirizzi.
Il progetto, fortemente orientato alla tecnologia, prevede la realizzazione di laboratori e spazi all’avanguardia per l’apprendimento (aule attrezzate per la didattica digitale, sale traduzioni per interpreti, cucine professionali, aule informatiche multimediali, laboratori di testing perle telecomunicazioni, biblioteche ed emeroteche di nuova generazione ecc.) oltre a spazi integrativi come sale mensa, auditorium, palestra, piscina coperta e impianti sportivi esterni sul modello dei college europei.
Una sorta di “comunità scolastica” dotata di spazi interni ed esterni polifunzionali, a forte impronta ecologica, scientifica e tecnologica, nonché fortemente radicata e aperta al mondo e al territorio che la ospita.
Un metodo che rappresenta una straordinaria opportunità di ricerca ed innovazione educativa ed applicato in oltre 22.000 scuole nel mondo, di cui 5 mila negli Stati Uniti e 1.200 in Germania.
In linea con questi modelli, l’Istituto proporrà una didattica immersiva, interattiva e ad alto contenuto tecnologico di tipo 2.0 attraverso l’uso di Lim, registri elettronici, tablet, wi fi, piattaforme da cui scaricare appunti e approfondimenti alle lezioni, multimedialità in classe, skype lessons e un’organizzazione in Dipartimenti sul modello dei campus universitari.