BARI – Dopo cinque anni di chiusura a causa dell’emergenza pandemica, la ASL di Bari ha ripristinato i servizi del consultorio familiare a San Pio che da oggi torna a disposizione dei seimila residenti nel quartiere a nord di Bari.
Questa mattina il taglio del nastro della struttura di proprietà del Comune di Bari, in piazzetta Eleonora, nel corso di un incontro aperto cui hanno partecipato il sindaco di Bari, Vito Leccese, l’assessore alla Sanità della Regione, Raffaele Piemontese, il direttore generale facente funzioni della ASL di Bari, Luigi Fruscio, il direttore sanitario Luigi Rossi e Rosella Squicciarini, direttrice del distretto unico di Bari insieme agli operatori socio sanitari coinvolti. All’inaugurazione sono intervenute anche la vicesindaca Giovanna Iacovone, l’assessora comunale alla Giustizia e Benessere sociale Elisabetta Vaccarella e la presidente del Municipio V Maristella Morisco.
La struttura – rimessa a nuovo – è tornata ad accogliere le famiglie con la benedizione di don Gianni De Robertis, parroco della Natività di San Pio.
“Oggi è un giorno significativo per la nostra comunità – ha dichiarato Vito Leccese -: dopo 5 anni riapre un presidio socio-sanitario per le donne e le famiglie di questa comunità. Una riapertura, sollecitata da tempo, che rappresenta il risultato di una rinnovata collaborazione tra Comune di Bari, Asl, Assessorato alla sanità della Regione Puglia e Sanità service. Oggi è una bella giornata perché rispondiamo concretamente alle esigenze dei cittadini di San Pio, perché ogni quartiere si senta parte integrante della città. Il nostro impegno è quello di lavorare sulla ricucitura, urbana e sociale, perché tutti i cittadini, senza alcuna distinzione, abbiano un accesso diretto, semplice ed equo alle cure e ai servizi di cui hanno bisogno”.
“Il quartiere San Pio di Bari torna a disporre di un presidio sanitario territoriale fondamentale e questa è una buona notizia per tutte le famiglie e la comunità cittadina – ha detto Raffaele Piemontese -. I consultori interpretano il principio di prossimità del nostro Servizio sanitario, per questo come Regione stiamo lavorando a un piano di potenziamento dei servizi della rete territoriale. Nell’ambito del Programma Nazionale Equità nella Salute e attraverso i Fondi dell’accordo di coesione, nei prossimi anni potremo estendere le attività dal sostegno alla genitorialità fino alla tutela dei minori e alla consulenza sulle fragilità, rafforzando il rapporto tra servizi sanitari e comunità locali”.
Incardinato nel distretto unico di Bari, il consultorio di San Pio è uno dei nove presidi attivi nell’area metropolitana (Picone /Poggiofranco-Murat/San Nicola-Carbonara/Ceglie/Loseto – Carrassi/San Pasquale-Libertà-Bari Palese/Santo SpiritO -Bari Japigia/Torre a mare – Bari San Paolo) e rientra nella rete aziendale dei 38 consultori presenti sul territorio della ASL.
“È bello essere qui oggi – ha proseguito Luigi Fruscio -. Quella del consultorio di San Pio è stata una riapertura, tanto attesa dopo il Covid, che ci permette di tornare finalmente a dialogare con il quartiere, di ascoltare i bisogni delle persone e offrire servizi essenziali per le famiglie. Siamo al lavoro per sviluppare ulteriormente la capacità di tutti i consultori della ASL di essere anche punti di riferimento, soprattutto per i giovani che sempre più spesso hanno bisogno di essere ascoltati, seguiti e orientati”.
Il consultorio di San Pio, già attivo, sarà aperto al pubblico, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 12.30. Come confermato dalla direttrice del distretto di Bari, Rosella Squicciarini, “le attività saranno coordinate da un team multidisciplinare formato da ginecologa, ostetrica, psicologa e assistente sociale che si occuperanno di accoglienza, ascolto e orientamento alle donne, coppie e famiglie, per bisogni ostetrico-ginecologici e sostegno all’allattamento e al puerperio”.
“L’inaugurazione del consultorio familiare a San Pio risponde a un impegno preso con i residenti del quartiere durante la campagna elettorale – ha concluso Maristella Morisco -. Questo presidio, fondamentale per il territorio, ha una doppia valenza, di tipo sanitario e sociale, e garantirà alle donne di tutte le età prevenzione, cura ma anche ascolto. Da presidente del Municipio e da medico, sono particolarmente soddisfatta per questa iniziativa, un tassello prezioso della rete di medicina territoriale che qui intendiamo costruire”.
Nel consultorio saranno eseguiti: colloqui sociali, psicologici e psicoterapie per le problematiche relative alla vita di coppia e familiare; visite ostetriche e monitoraggio della gravidanza fisiologica, incontri di accompagnamento alla nascita e promozione dell’allattamento al seno, consulenze per la contraccezione e prescrizione di contraccettivi, consulenza e presa in carico nei casi di interruzione volontaria della gravidanza; attività di prevenzione per il benessere degli adolescenti.
In integrazione con gli ambiti sociali territoriali di zona e i Comuni, il consultorio presta, inoltre, collaborazione per: interventi di tutela minorile su mandato dell’Autorità giudiziaria minorile e Civile, prevenzione e presa in carico nei casi di violenza, maltrattamento e abuso, adozione nazionale e internazionale e affidamento familiare.
Le prestazioni fornite dal consultorio familiare sono gratuite e direttamente accessibili (non è richiesta ricetta medica). Possono rivolgersi al consultorio familiare donne e uomini, italiani e stranieri, residenti o temporaneamente presenti sul territorio.
La riattivazione del consultorio – che affianca il servizio di continuità assistenziale presente nello stesso immobile – è stata preceduta da un duplice intervento di ripristino estetico e funzionale dello stato dei luoghi, a cura dell’Area gestione tecnica aziendale e di Sanitaservice. Sono stati potenziati i sistemi di climatizzazione ed eseguiti lavori per applicare apposita segnaletica e fornire una migliore illuminazione agli ambienti, oltre alla sostituzione di arredi e attrezzature in disuso.
Gli spazi sono organizzati in un’ampia sala di attesa, un ambulatorio medico dotato di lettino ed ecografo e di altre due stanze per consulenze psicologiche e assistenza sociale.