“Basta proroghe dei Comuni a gestori degli impianti”
LECCE – “Il commissario ad acta dell’agenzia regionale Grandaliano, ci ha dato ragione in merito ad una gestione opaca dei rifiuti in provincia di Lecce”. Lo dichiarano i consiglieri del M5S Cristian Casili e Antonio Trevisi al termine delle audizioni che si sono tenute in V Commissione Ambiente.
“Più volte abbiamo sostenuto la necessità di un ciclo dei rifiuti virtuoso, privo di un ricorso massiccio alle proroghe ai gestori degli impianti da parte dei comuni – dichiara Casili vicepresidente della Commissione Ambiente – che favoriscono le mire della criminalità organizzata. Oggi il commissario ha sposato la nostra causa spiegando che l’Agenzia ha chiesto all’assessorato di poter commissariare alcuni ARO del leccese tra cui l’ARO 9 di cui questi giorni abbiamo sentito parlare per essere stato oggetto d’interesse dei clan. Siamo in una fase delicata causata anche da Regione e comuni – continua il pentastellato – che poco hanno fatto per sorvegliare servizi. I gestori privati delle discariche molto spesso hanno giocato un ruolo importante perché sono stati pressati dalla politica per poter dare posti di lavoro, ma questa situazione non può più andare avanti. Bisogna ripensare l’intero ciclo rifiuti potenziando il compostaggio di prossimità e mettendo un freno ai progetti dei comuni che prevedono solo impianti di compostaggio anaerobico. Il fabbisogno di umido in provincia di Lecce è di 130 mila tonnellate annue. Rifiuti che dobbiamo trasformare in risorsa da strappare agli inceneritori.“
“Il Movimento 5 Stelle – incalza Antonio Trevisi – ha da tempo depositato la Proposta di Legge regionale “Verso un’economia circolare a rifiuti zero”, ferma da mesi in Consiglio Regionale, nonostante sia il frutto di un impegno condiviso con gli organi scientifici e rappresenti una soluzione all’emergenza nella gestione del ciclo dei rifiuti che da anni interessa la Puglia. Chiediamo che la discussione della proposta di legge inizi il prima possibile e siamo aperti anche a eventuali contributi migliorativi da parte delle altre forze politiche. Non vorremmo invece che la maggioranza decida di discutere prima la sua proposta, nonostante sia arrivata molto dopo la nostra”.