A Bari il Meeting Internazionale “Pace e sviluppo nel Corno d’Africa. Il ruolo dell’Italia, opportunità d’impresa”

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laforgia

L’incontro si è tenuto lo scorso 14 settembre

BARI – Grande interesse e partecipazione ieri a Bari per il meeting internazionale “Pace e sviluppo nel Corno d’Africa. Il ruolo dell’Italia, opportunità d’impresa”, organizzato e promosso da Polis Avvocati, insieme a Regione Puglia e Fondazione Farefuturo, con ilpatrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e di Puglia Promozione,nell’ambito della 82ª Fiera del Levante.

La giornata, articolata in due sessioni, la prima di carattere geopolitico, incentrata su “L’Italia per la pace e lo sviluppo”, e l’altra pomeridiana, con la tavola rotonda dedicata a “Cooperazione, tutela dei diritti e internazionalizzazione”, ha visto il contributo dei più autorevoli esperti delle tematiche trattate.

A cominciare dal Professor Romano Prodi, già Presidente del Consiglio e della Commissione Europea, che ieri mattina ha concluso la prima sessione di lavori (e la sera precedente ha fatto visita allo Studio Polis, per conoscere la realtà professionale della prima cooperativa di avvocati costituitasi in Italia).
La pace nel Corno d’Africa è un miracolo, impensabile fino a pochissimo tempo fa – ha detto Prodi -. È la prima volta che in Italia si dibatte in modo organico e completo con la partecipazione soprattutto dei rappresentanti dei Paesi interessati di un problema che per noi dovrebbe essere di importanza primaria. Mi auguro che da oggi inizi davvero un dibattito proficuo in Italia sul tema, perché l’Italia deve fare delle scelte strategiche. Per l’Africa e in particolare per il Corno d’Africa occorre un grande piano dell’Europa in accordo con la Cina”.

I temi della giornata, dopo i saluti istituzionali, sono stati introdotti dall’avvocato Francesco Paolo Bello, managing partner di Polis. “Per il quarto anno consecutivo lo studio Polis, in occasione della Fiera del Levante, organizza un Meeting su temi internazionali – ha spiegato – . Questa edizione concentra l’attenzione sui Paesi del Corno d’Africa, aprendo un dibattito a livello europeo di grande attualità, considerando la svolta epocale che riguarda la pace tra Eritrea e Etiopia. Analizzeremo il contesto seguendo la rotta delle possibili relazioni che questi Paesi intrecciano con l’Italia, sempre approfondendo le tematiche giuridiche sottostanti, e partendo dalla nostra professionalità in ambiti specifici quali l’Internazionalizzazione, che ci vede impegnati da anni nel supporto alle imprese che investono all’estero”.

Il Presidente della Regione, Michele Emiliano, che ha sostenuto sin da subito l’dea di organizzare a Bari il convegno, collaborando con lo studio Polis per l’ottima riuscita dello stesso, ha sottolineato “Noi siamo consapevoli dell’importanza di questa giornata. Il nostro Paese ha una sua responsabilità storica rispetto al Corno d’Africa, con molte contraddizioni e tante situazioni del passato non semplici da metabolizzare. Abbiamo accettato molto volentieri di accogliere la proposta di un soggetto privato come Polis Avvocati, dotato però di responsabilità sociale, che si è incaricato di organizzare insieme alla Regione Puglia questo evento. Ciò dà il senso di come persino la politica estera possa avere un approccio dal basso, senza minimamente avere intenzione di interferire su funzioni di esclusiva pertinenza dello Stato nazionale. Siamo altresì convinti che anche la politica estera abbia bisogno di quell’afflato di profonda umanità e sentimento senza il quale qualunque atto politico è nella sostanza irrealizzabile. Lo scopo di questa giornata è avere proprio quegli elementi di conoscenza.L’Africa è una gigantesca opportunità per l’Europa, ma qualcuno continua ancora ad avere paura di questo continente, alimentando la falsa psicosi dell’invasione. Questa rappresentazione è un delitto contro l’umanità. Non si tratta di aiutare qualcuno, bensì si tratta di far godere a ciascuno dei diritti essenziali dell’umanità, primo fra tutti il diritto a muoversi nel mondo in libertà e contemporaneamente provare a costruire un mondo migliore.La Puglia oggi ribadisce la sua visione: per noi il rapporto con l’Africa, e in particolare col Corno d’Africa, è una grande opportunità che, peraltro, potrebbe consentirci di rimediare agli errori del passato”.

Il Senatore Adolfo Urso, Presidente Fondazione Farefuturo (coorganizzatore dell’iniziativa) , Presidente Associazione di Amicizia Parlamentare Italia Corno d’Africa, e Vicepresidente Copasir. “Quello di oggi può sembrare tema molto lontano dai nostri interessi, come italiani, in realtà è molto vicino. Mi chiedo come mai, a fronte di un processo di pace che ha coinvolto innanzi tutto l’Unione Europea, le aree di prioritario interesse strategico per l’Italia, come lo sono i Balcani, la Libia e il Corno d’Africa, sono stati sconvolti dalle guerre negli ultimi 20 anni. Mi chiedo se la responsabilità sia anche italiana. È un problema che come Governo e come Parlamento dobbiamo porci, e domandarci se l’assenza dell’Italia ha influito. L’Italia è un po’ disattenta. Mi rivolgo anche al Ministro Salvini per ciiò che riguarda lo stanziamento di fondi in Africa, di concentrarli appunto nel Corno d’Africa. Basterebbero una decina di milioni di euro”.

A tirare le fila dell’intera giornata di lavori è stato l’avvocato Michele Laforgia che ha evidenziato la necessità da parte dell’Italia e dell’Europa, di inserirsi nel percorso avviato nei territori del Corno d’Africa. “Si tratta di aiutare noi stessi, a casa loro. O meglio, nella casa di tutti, che è il nostro pianeta – ha detto -. I problemi del nostro Paese sono ormai globalizzati: e non c’è confine che tenga. Vale per il sud, vale per l’Italia. Vale anche per l’Europa. Non solo le politiche italiane, ma quelle europee, non possono limitarsi al controllo dei confini. Non basta impedire gli sbarchi. Non è sufficiente il contrasto alla tratta degli esseri umani. Non basta limitare i flussi dei rifugiati, governare i procedimenti di asilo politico, se non si interviene sui conflitti all’origine dei fenomeni migratrori. Lo ha detto Romano Prodi: la percentuale del prodotto lordo africano rispetto al prodotto lordo mondiale è la stessa del 1980. E quindi l’Italia, l’Europa, l’Occidente non possono non intervenire. Nei Paesi del Corno d’Africa abbiamo anche responsabilità dirette, storiche, enormi. Abbiamo da farci perdonare la tragedia del colonialismo, l’avventura imperiale del fascismo. Oggi, abbiamo una straordinaria occasione per farlo, con la cooperazione internazionale”.

Per la prima volta, dopo la pace tra Etiopia e Eritrea, ieri a Bari si sono incontrati i diplomatici degli Stati coinvolti: l’Ambasciatore dello Stato di Eritrea in Italia, PetrosFessehazion, l’ambasciatore dello Stato di Somalia in Italia, AbdirahmanSheikh Issa Mohamed,il delegato dell’Ambasciata dello Stato d’Etiopia in Italia, Amsalu Alena Adela, e l’Ambasciatore di Somalia in Benelux e Eu, Ali Said Faqi.

Numerosi gli intervenuti, tra i quali ricordiamo: Vito Rosario Petrocelli Presidente Commissione Affari Esteri Senato, che ha ribadito la necessità di un impegno, Giuseppe Mistretta, Direttore Centrale per i Paesi dell’Africa Sub-sahariana, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI); Leonard Mizzi, Direttore Generale ff della Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo rurale, Sicurezza alimentare, Nutrizione della Commissione Europea; Luca Puddu, Responsabile “Programma Africa” presso l’Institute of Global Studies (Roma e Bruxelles), e Responsabile Ricerca Corno d’Africa e Africa Meridionale presso il Centro Militare Studi Strategici (CEMISS – Roma). Nel pomeriggio: Massimo Gaiani, Direttore Generale per la Mondializzazione e le Questioni Globali, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI),e Beniamino Quintieri, Presidente SACE.Durante la tavola rotonda, condotta da Massimo Zaurrini, direttore di Africa e Affari, è stato declinato il concetto di “cooperazione” in tutti i suoi molteplici aspetti nel confronto tra Giovanni Luigi Grandi, AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo; Pier Luigi D’Agata, Direttore Generale Confindustria Assafrica e Mediterraneo; Giuseppe Pastore, Dirigente Sezione Internazionalizzazione Regione Puglia; Mauro Garofalo, Responsabile Relazioni Internazionali Comunità Sant’Egidio; Valentina Fusari, Professore a. c. di “Popolazione, sviluppo e migrazioni” dell’Università di Pavia; Elena Paparella, Ricercatrice in Istituzioni di Diritto dell’Università “Sapienza” di Roma, Dario Belluccio, ASGI, Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione.

Un focus specifico è stato dedicato alle “Testimonianze d’impresa”, con il racconto delle best practices delle imprese operanti nel Corno d’Africa Piccini Group, Zambaiti-Dolce Vita, ITARE, Istituto Zooprofilattico Teramo, e del dottor Luigi Potitto che da anni

L’iniziativa è stata organizzata e promossa da Polis Avvocati, Regione Puglia, Fondazione Farefuturo, con il patrocinio di:Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Puglia Promozione, Città di Bari, Ordine degli Avvocati di Bari, Corpo Consolare di Puglia Basilicata e Molise, Confindustria Bari e Bat, Confcooperative Puglia, SaceSimest, Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Legacoop Puglia.
Si ringrazia: Piccini Group, Casillo Group, Divella, Giovanni Putignano & Figli, Ladisa, Ariete, Faver.
Media partner: Africa e Affari, Info Africa.