Bari

A Bari oltre 3 tonnellate di capsule in alluminio riciclate

 

Grazie al programma “Da Chicco a Chicco” di Nespresso sviluppato con CIAL, Utilitalia e CIC, e in collaborazione con Amiu Puglia, rinascono alluminio e riso dalle capsule di caffè in alluminio esauste. Dati in crescita nel 2021

MILANO – Crescono a Bari l’impegno e i risultati di Nespresso nell’ambito del progetto di economia circolare per il recupero e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio sul territorio italiano. Ancora una volta, infatti, risultati in crescita per il programma “Da Chicco a Chicco”, che, nel primo semestre del 2021, ha permesso di recuperare, grazie alla collaborazione con Amiu Puglia, oltre 3 tonnellate di capsule in alluminio, segnando una crescita del +11% – equivalente a oltre 3 quintali di capsule esauste – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un successo che si somma ai positivi risultati raggiunti in tutta Italia e che hanno permesso di raggiungere, nel primo semestre 2021, 800 tonnellate di capsule in alluminio recuperate da Nespresso, il 29% in più – equivalente a oltre 177 tonnellate di capsule esauste – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e in aumento rispetto al primo semestre 2019, quando le tonnellate di capsule raccolte sono state 715. Un successo che si somma ai dati raggiunti nel 2020, quando sono state oltre 1.200 le tonnellate di capsule esauste Nespresso raccolte, in linea con il 2019 nonostante l’anno della pandemia e l’impegno a restare il più possibile a casa.

Quali sono state le città più “virtuose” nella raccolta delle capsule esauste di Nespresso? Al primo posto Milano, dove nei primi sei mesi dell’anno sono state recuperate quasi 118 tonnellate di capsule esauste, +30% rispetto al primo semestre 2020, raggiungendo quindi il punteggio più alto. A seguire Roma con oltre 108 tonnellate – +21% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno – e Torino: quasi 62 tonnellate, per un +29% rispetto al primo semestre 2020. Ecco la classifica completa delle province più attive con i dati crescita rispetto ai primi sei mesi del 2020:

Milano – 117.900 kg (+30%)
Roma – 108.240 kg (+21%)
Torino – 61.940 kg (+29%)
Como – Brescia – Bergamo – 57.340 kg (+44%)
Genova – 35.520 kg (+16%)
Firenze – 31.060 kg (+2%)
Padova – Trieste – 27.660 kg (+56%)
Venezia – 26.440 kg (+24%)
Varese – 23.080 kg (+24%)
Monza – 16.580 kg (+37%)
Parma – 14.899 kg (+7%)
Bolzano – 14.080 kg (+31%)
Trento – 13.080 kg (+39%)
Verona – 10.680 kg (+7%)
Reggio Emilia – 8.311 kg (+192%)
Piacenza – 7.890 kg (+7%)
Bari – 3.200 kg (+11%)

Un progetto, “Da Chicco a Chicco”, grazie al quale Nespresso ha dato vita al primo sistema in Italia per il recupero e il riciclo delle capsule esauste in alluminio, dando allo stesso tempo ai consumatori l’opportunità di prendere parte a un virtuoso processo di economia circolare.

Nato nel 2011 grazie a una convenzione – rinnovata a gennaio 2018 – con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” rappresenta uno degli impegni di Nespresso in Italia per la creazione di una tazzina di caffè ad impatto positivo. Il programma, su cui Nespresso ha investito a partire dal 2011 oltre 6 milioni di euro, consente infatti ai consumatori di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o in alcune isole ecologiche distribuite sul territorio nazionale, per un totale di 128 punti di raccolta in 73 città italiane. Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, poi, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione ed il recupero presso un impianto in provincia di Brescia, dove l’alluminio viene separato dal caffè.

A seguito della separazione dei due materiali, l’alluminio viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, mentre il caffè viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, che viene successivamente ceduto a una risaia in provincia di Novara. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e infine donato a Banco Alimentare della Lombardia, a cui finora sono state donate oltre 3 milioni e mezzo di porzioni di riso, a cui si aggiungono le oltre 220.000 offerte a Banco Alimentare del Lazio. Una dimostrazione che riciclare una capsula Nespresso significa non solo fare del bene all’ambiente, ma anche trasformare un chicco di caffè in un chicco di riso per chi ne ha più bisogno.

Quest’anno, inoltre, Nespresso ha aggiunto un altro tassello al suo impegno per il recupero e il riciclo delle capsule esauste, fondando in partnership con illycaffè la prima “Alleanza per il riciclo delle capsule in alluminio”, per far fronte comune e rendere ancora più semplice e accessibile, da parte dei consumatori, la raccolta delle capsule di caffè usate in alluminio sul territorio italiano. La nuova Alleanza consente infatti di riportare le capsule di caffè in alluminio esauste di Nespresso e illy indifferentemente nei punti vendita commerciali di entrambi i brand – in totale, oltre 140 punti di raccolta in Italia – con l’obiettivo di raggiungere le oltre 1.500 tonnellate di capsule esauste in alluminio recuperate entro la fine del 2021 per oltre 100 tonnellate di alluminio da rimettere in circolo e un ulteriore incremento del +5% nel 2022.

A Bari, è possibile riconsegnare le capsule esauste presso la Boutique Nespresso di via Sparano da Bari 154 e presso la Boutique all’interno del negozio Coin del centro commerciale Auchan di Casamassima. Per conoscere tutti i punti di raccolta in Italia visitare il sito: https://www.nespresso.com/it/it/storeLocator

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