CURSI (LE) – Proseguono le attività di Viva – Tante belle cose, un progetto pensato per gli over 50 (in particolare vedovi e vedove) che mira al benessere, alla crescita culturale, alla condivisione di conoscenze e talenti. Venerdì 14 e 21 gennaio (dalle 15 alle 18) nelle sale di Palazzo De Donno in Piazza Pio XII a Cursi continua “Medicina narrativa nei percorsi di cura”, coordinato dalla giornalista, project manager e consulente in comunicazione istituzionale Raffaella Arnesano. Cinque appuntamenti per conoscere gli strumenti della narrazione che cura, dalla parola all’immagine. “La Medicina Narrativa (NBM) si integra con l’Evidence-Based Medicine (EBM) e, tenendo conto della pluralità delle prospettive, rende le decisioni clinico-assistenziali più complete, personalizzate, efficaci e appropriate”, sottolinea la giornalista. “La narrazione del paziente e di chi se ne prende cura è un elemento imprescindibile della medicina contemporanea, fondata sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nelle scelte. Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura”. Domenica 23 gennaio (dalle 10:30) Palazzo De Gualtieriis a Castrignano de’ Greci ospiterà “Francate di cielu – Slam Poetry”. Il programma di Viva proseguirà poi il 25 gennaio con l’avvio (per ora online) del primo modulo del Corso biennale di Teatro a cura di Alessandra De Luca. Venerdì 4 e sabato 5 febbraio al Castello Volante di Corigliano d’Otranto da non perdere “Viva Sanremo” per vedere insieme le ultime due serate dell’edizione 2022 del Festival della Canzone Italiana.
Sostenuto dal Bando Volontariato 2019 di Fondazione Con il Sud, promosso da Ecomuseo della Pietra Leccese (capofila), Coolclub, 34° Fuso, Gruppo Fratres di Cursi, Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Lecce, il progetto nei prossimi due anni ospiterà nei tre comuni coinvolti (Cursi, Castrignano de’ Greci e Corigliano d’Otranto), l’apertura di un’Officina dei saperi, l’attivazione di una Banca del tempo e la realizzazione di un fitto calendario di eventi di socialità e di formazione. La costruzione di Viva è stata ispirata dal rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 2019 nel quale viene evidenziato come il coinvolgimento della popolazione in attività culturali abbia un importante impatto positivo e benefici migliorativi. “Se pensiamo all’immenso patrimonio culturale a nostra disposizione, ci viene immediato immaginare di poter integrare la tutela della cultura e delle arti, alla prevenzione della salute e al miglioramento del benessere”, sottolineano i promotori. “L’obiettivo generale di Viva è quello del benessere dei cittadini adulti e il coinvolgimento dei vedovi nella comunità, attraverso la partecipazione nella valorizzazione del patrimonio culturale locale. Inoltre attraverso una fitta rete di partner, gli operatori dei tre territori coinvolti e un cospicuo numero di professionisti, verranno costruiti percorsi di co-progettazione e co-creazione di nuovi strumenti di fruizione al servizio dei beni culturali individuati”.