I dettagli
LECCE – Si è svolta venerdì 25 u.s. l’annuale Assemblea Ordinaria Generale dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Lecce nell’accogliente Sala “Marinetti” presso la sede della LAICA di Lecce (Libera Associazione Delle Imprese e delle Professioni nel Salento).
Nel rinnovare la fiducia al Consiglio Direttivo insediatosi lo scorso anno e composto dal PRESIDENTE Per. Ind. Daniele Monteduro, SEGRETARIO Per. Ind. Alessandra Accogli, TESORIERE Per. Ind. Piero Tramacere, VICE PRESIDENTE Per. Ind. Antonio Laurenti, CONSIGLIERE Per. Ind. Francesco Imbò, CONSIGLIERE Per. Ind. Fabio Bursomanno, CONSIGLIERE Per. Ind. Alessandro Trevisi, in un clima di sereno e proficuo confronto, è stato approvato per intero, in tempi rapidi ed all’unanimità, l’ordine del giorno per lasciare spazio, quindi, al confronto più atteso: quello relativo ad un rilancio della Professione di Perito Industriale alla luce di tutte le più recenti norme e leggi che regolano la materia.
Norme e leggi che intersecano non solo il mondo delle Professioni e delle specifiche competenze tecniche, ma anche il ciclo di studi, il mondo della Scuola e dell’Università. Materia quest’ultima, in continua evoluzione e che merita un’attenta analisi e scelte ponderate nell’esclusivo e generale interesse, non solo quindi in quello della categoria.
Ed è proprio per questo motivo che l’Ordine ha specifico interesse a far conoscere a tutti coloro in possesso del Diploma di Perito Industriale Capotecnico o ad indirizzo Tecnologico che, a partire dal 29 maggio 2021, come previsto dalla legge n. 89/2016, questo non costituirà più titolo sufficiente per l’accesso all’esame di Stato per la Libera Professione di Perito Industriale, ma sarà necessaria una Laurea Triennale ad indirizzo ingegneristico o una Laurea Triennale Professionalizzante. Da qui l’invito a chi non l’ha ancora fatto, a formalizzare al più presto la propria iscrizione nel Registro Praticanti dell’Ordine.
Dal confronto è tuttavia emerso anche come il nuovo e pur necessario ciclo di studi, nel complesso, non comprenda più tutte quelle ore di pratica e di laboratorio che un tempo costituivano la vera marcia in più del Perito Industriale. NON SOLO SAPERE, ma anche SAPER FARE E SAPER ESSERE.
Ecco quindi la necessità di istituire presso l’Ordine, un tavolo permanente di confronto col mondo delle professioni e quello accademico, ma anche e soprattutto, con gli interlocutori politici, al fine di scongiurare il depauperamento di questo imprescindibile know-how.
Il Consiglio Direttivo ha perciò assunto in proprio, con convinzione, l’impegno a portare avanti questo tavolo di confronto investendo anche l’intera categoria a livello nazionale.