BARI – Si è tenuta questa mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, la presentazione della nuova Stagione teatrale e di danza di Bari (Comune di Bari – Teatro Pubblico Pugliese).
All’incontro con la stampa sono intervenuti il sindaco Antonio Decaro, l’assessora alle Culture Ines Pierucci, la responsabile attività teatrali del Teatro Pubblico Pugliese Giulia Delli Santi e la consigliera di amministrazione del Teatro Pubblico Pugliese Maddalena Tulanti.
“Siamo molto emozionati di presentarvi, oggi, la stagione teatrale di Bari 2021\2022 che riprende le fila di un discorso interrotto a dicembre del 2019, quando abbiamo riaperto il teatro Piccinni con una serie di mise en espace dedicate ad Eduardo De Filippo – ha esordito Ines Pierucci –. Riprendiamo, perciò, anche simbolicamente, da dove ci siamo lasciati, con lo spettacolo “Ditegli sempre di sì” di Eduardo De Filippo per la regia di Francesco Rosi, con la partecipazione di Gianfelice Imparato.
Nei mesi passati abbiamo riflettuto molto su due temi, in primo luogo sulle nuove modalità di fruizione dei contenuti culturali legate all’esperienza pandemica, e poi sul valore della memoria e sulla costruzione della nostra comune identità.
In questa stagione, non a caso, entra a gamba tesa la storia, con uno spettacolo dedicato alla Shoah tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi, a gennaio, mese della memoria, un altro dedicato al giovane Michele Fazio, la cui scomparsa per mano criminale ha segnato la storia degli ultimi 30 anni della nostra città, in scena a marzo nella giornata delle vittime innocenti di mafia, e ancora con uno spettacolo in cui Fabrizio Gifuni porta in scena la prigionia e il memoriale di Aldo Moro.
Abbiamo anche voluto fortemente portare a teatro i libri, non solo con spettacoli di teatro di narrazione, ma con tre incontri tra parole e musica nel corso dei quali faremo un viaggio con Gianfranco Dioguardi e Francesco Maggiore nella Puglia raccontata dagli scatti dell’immenso Lorenzo Capellini con le incursioni musicali di Paola Turci, proseguiremo con un omaggio a David Foster Wallace a cura di Alessandra Minervini, Giovanni Za e Carlo Chicco per riflettere su un tempo che ha segnato la generazione dei quarantenni di tutto il mondo, con la partecipazione straordinaria di Cristiano Godano, e concluderemo con Maurizio De Giovanni che, accompagnato da uno dei musicisti storici della band di Pino Daniele, Marco Zurzolo, ci accompagnerà nel viaggio dei Bastardi di Pizzofalcone fortunata saga, prima letteraria e poi televisiva.
Vogliamo che a teatro si consumino contaminazioni nuove, intersezionali, capaci di parlare a tutti i tipi di pubblico, perché il teatro torni ad essere qual luogo di comunità nel quale riflettere e crescere insieme“.
“Ci eravamo lasciati nel 2019 con l’avvio della stagione di prosa che coincideva con l’inaugurazione del teatro comunale al termine del restauro, e dopo qualche giorno è arrivata la pandemia a segnare un periodo durissimo per tutti, specie per i lavoratori del teatro e dello spettacolo dal vivo.– ha proseguito il sindaco Antonio Decaro –. Abbiamo cercato comunque di non interrompere il rapporto della città con le compagnie teatrali, né il supporto che come amministrazione offriamo loro, sperimentando, ad esempio, con “Palcoscenico”, l’operazione di portare il teatro in tv. Adesso ripartiamo con questa nuova stagione, particolarmente densa, che proporrà appuntamenti con la prosa, la musica, la danza. Colgo l’occasione per ringraziare Giulia Delli Santi, che a breve ci illustrerà nel dettaglio il cartellone, e tutto il Tpp per il lavoro che svolge al fianco dell’amministrazione comunale sia nella costruzione della stagione sia nel lavoro rivolto ai cittadini che prepariamo a diventare spettatori di teatro. Anche quest’anno, infatti, cureremo il legame con la città con il progetto Palestra culturale, grazie al quale una serie di impianti sportivi della città ospiteranno dei momenti dedicati a una riflessione collettiva sui temi della stagione.
Oggi è un po’ come fossimo tornati al 6 dicembre del 2019, da oggi riparte la nostra stagione, che finalmente torna nella sua casa, il Teatro comunale Piccinni”.
“Sono felice di questa stagione che parte e ringrazio tutti per la collaborazione – ha sottolineato Giulia Delli Santi –. Ci saranno tre esclusive regionali con Valter Malosti in “Se questo è un uomo”, Glauco Mauri e Roberto Sturno in “Re Lear”, e Pippo del Bono con “La Gioia”. Avremo anche due prime nazionali di danza con Elisa Barrucchieri ed Equilibrio Dinamico Dance Company, e questo inizio fuori abbonamento con Ozpetek che durante questo periodo di pandemia ha messo su uno spettacolo che parlasse di sé che aprirà il teatro fuori abbonamento, insieme a Licia Lanera-. Quello su cui puntiamo è la formazione del pubblico su cui abbiamo iniziato a lavorare tantissimo tempo fa. L’intenzione è quella di portare a teatro il pubblico che non ha la possibilità di andare a teatro, andando nelle periferie e avvicinando tutti alla comprensione degli spettacoli. E quest’anno lo faremo con il progetto La Palestra, ideato da Francesco Asselta, con quattro appuntamenti aperti a tutti quelli che vorranno, dai più piccoli ai più grandi per “allenarsi” e avvicinarsi al teatro“.
“Permettetemi innanzi tutto di ringraziare la grande squadra del Teatro Pubblico Pugliese di cui mi onoro di far parte per l’impegno e la dedizione con cui lavorano giorno e notte senza sosta – ha detto Maddalena Tulanti –. Una osservazione sui due anni trascorsi: non vi appaiano inutili, non siamo stati in un freezer, siamo cambiati moltissimo e mi sembra che siamo cambiati in meglio. Siamo diventati dei lettori, abbiamo scalato le montagne della non lettura e ringrazio Ines Pierucci per la ciliegina della letteratura in questa stagione. La grande domanda è “andremo a teatro”? Questo è un grande momento, questo fantastico programma può aiutarci moltissimo perché è talmente vario nella sua offerta che ci aiuterà nella prova del nove della presenza a teatro“.
“Come da prassi, anche quest’anno c’è la possibilità di prelazione per gli abbonati della stagione 2019/2020 che avranno due scelte: chiedere il rimborso o confermare l’abbonamento e usare l’equivalente valore degli spettacoli non visti nella stagione 2019/2020 come acconto della stagione 2021/2022 – ha spiegato Sante Levante, direttore del Teatro Pubblico Pugliese –. Si parte il 15 novembre con la prelazione che sarà aperta fino al 4 dicembre, così come con la richiesta di rimborso. Per agevolare l’operazione dal 10 novembre i vecchi abbonati potranno prenotare telefonicamente il loro appuntamento al botteghino. Dal 10 novembre saranno aperte le vendite, online e al botteghino, del Teatro dei Sogni, la parte letteraria che di fatto apre la stagione 2021/2022 del Comune di Bari. I nuovi abbonamenti saranno acquistabili dal 6 dicembre.
I prezzi sono rimasti in linea con quelli della stagione passata e che erano già rivisti al ribasso per andare incontro alle esigenze del più ampio pubblico possibile. Tutti i dettagli sono comunque disponibili sul sito del Teatro Pubblico Pugliese“.
LA STAGIONE 2021/2022
Tre esclusive regionali, due appuntamenti di danza in prima nazionale, recuperi di spettacoli sospesi delle passate stagioni e il progetto speciale “Teatro dei sogni” che mescola libri, musica e teatro e un nucleo di iniziative che hanno l’arduo compito di coinvolgere e riavvicinare tutta la città e il suo vecchio e nuovo pubblico al teatro, luogo di incontro, crescita e confronto.
Una stagione potente, intensa, affascinante, articolata, completa, con un cartellone costruito con sapiente maestria dal Comune di Bari e dal Teatro Pubblico Pugliese per avvolgere gli spettatori e farli sentire a casa. Dalla prosa classica al teatro contemporaneo, dalla letteratura alla danza, la stagione di Bari è piena di emozioni e ricca di una pluralità di linguaggi in grado di raggiugere una fascia di pubblico il più ampia e varia possibile: dai più acerbi ai più esperti e appassionati. La stagione 2021/2022 prevede, per la ripartenza, un ampio programma di attività di formazione del pubblico che volge lo sguardo alla città con l’intento di riappropriarsi dei luoghi, della cultura e degli uomini. Un progetto che mira a coinvolgere tutta la cittadinanza con percorsi differenti che andranno a confluire in alcuni eventi comuni come gli incontri con gli artisti e NOVITÀ il progetto Palestra Culturale.
Palestra Culturale
La Palestra Culturale di Bari nasce dall’esigenza di tornare a condividere un momento corale: scegliere di uscire di casa e andare a teatro, per trascorrere una serata insieme a sconosciuti, affacciandosi ad un racconto di uomini. Aperti a tutta la cittadinanza, si terranno quattro grandi incontri in palestre comunali e scolastiche in altrettanti quartieri della città di Bari che, attraversando gli spettacoli della stagione teatrale, analizzeranno macro-tematiche legate all’identità: dalla violenza alla democrazia, dalla felicità alla paura, dalla famiglia al conflitto. Il progetto sarà curato dal regista Francesco Asselta.
Incontri con gli artisti
Si organizzeranno momenti di incontro tra pubblico e protagonisti della scena teatrale in luoghi diversificati: università, librerie, spazi urbani. Il teatro vuole uscire, muoversi ed andare incontro alla gente.
Percorsi formativi per giovani
Vengono proposti percorsi formativi per i giovani studenti della scuola secondaria di II grado e per gli studenti universitari. Si vuole riprendere il dialogo con i giovani, confermando e articolando un nuovo progetto di formazione che prevede preparazione agli spettacoli e agevolazioni sul costo del biglietto.
Si riparte, dunque, chiedendo a tutti gli spettatori di arrivare a teatro con largo anticipo per permettere agli organizzatori di rispettare i protocolli di sicurezza. Quattro serate dal giovedì alla domenica, tutte al Teatro Piccinni di Bari per la prosa e la danza, a cui si aggiungono gli appuntamenti speciali o fuori cartellone come quello dedicato ad Aldo Moro a firma di Fabrizio Gifuni, o quello del 21 marzo con Sara Bevilacqua in programma in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie durante la quale ci saranno una serie di appuntamenti di approfondimento sul tema, e quelli del progetto Teatro dei sogni che unisce letteratura e musica. Ed è da qui che si comincia.
La Letturatura
A fine novembre si apre la stagione 2021/2022 con il progetto speciale “Teatro dei sogni”, un preludio molto caro all’assessorato di Ines Pierucci, dedicato alla letteratura con scrittori e giovani icone musicali che danno voce a sensibilità trasversali, parlando a generazioni diverse, affinando la capacità di leggere la realtà. Qui si inseriscono sabato 27 novembre il primo appuntamento con l’accademico Gianfranco Dioguardi, l’architetto Francesco Maggiore e il fotografo Lorenzo Capellini che con la partecipazione speciale della cantautrice romana Paola Turci presenteranno “La mia Puglia”, per la collana “I luoghi dei sentimenti” (Minerva Edizioni): una raccolta di gemme letterarie di grandi firme della letteratura italiana che raccontano il patrimonio storico-artistico del Belpaese. Modera Enrica Simonetti. Martedì 30 novembre, invece, è in programma Omaggio a David Foster Wallace a cura degli scrittori baresi Alessandra Minervini e Giovanni Za con la partecipazione speciale di Cristiano Godano, cantautore e chitarrista italiano, frontman del gruppo rock Marlene Kuntz. Modera Carlo Chicco. Si aggiungono a questi altri due appuntamenti (data da definirsi): il primo con lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni insieme a Marco Zurzolo con Angeli per i bastardi di Pizzo Falcone (Einaudi 2021), a dicembre; e il secondo di e con Nichi Vendola con musiche di Populous Quanto resta della notte. Parole, versi e suoni in cerca di un giorno nuovo, con la collaborazione di Valter Malosti per la regia.
I fatti della Storia
Il 21 marzo, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, Sara Bevilacqua poterà in scena Stoc ddo’ – Io sto qua. (fuori abbonamento). Un monologo di teatro civile ispirato a Lella, mamma di Michele Fazio ucciso, non ancora sedicenne, dalla mafia a Bari vecchia il 12 luglio 2001. Una morte, quella di Michele, che fa scoprire a Lella una forza e un coraggio mai sospettati e inizia a combattere imponendo le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando e puntando gli occhi negli occhi di chi vorrebbe imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”.
Sempre a marzo (data in fase di definizione) Fabrizio Gifuni porterà sul palco del teatro Piccinni il suo Con il vostro irridente sorriso. Studio sulle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro, di cui è ideatore, drammaturgo e interprete (fuori abbonamento). Dopo aver lavorato sui testi pubblici e privati di Carlo Emilio Gadda e Pier Paolo Pasolini, in due spettacoli struggenti e feroci, riannodando una lacerante antibiografia della nazione, Fabrizio Gifuni attraverso un doloroso e ostinato lavoro di drammaturgia si confronta con lo scritto più scabro e nudo della storia d’Italia.
La Prosa
I primi due appuntamenti saranno fuori abbonamento.
Giovedì 6 e Venerdì 7 dicembre sul palco del teatro Piccinni Ferzaneide Sono Ia! uno spettacolo di e con Ferzan Ozpetek, un viaggio sentimentale attraverso il racconto dei suoi ricordi, delle suggestioni e delle figure umane che hanno ispirato molti dei suoi film.
Domenica 19 dicembre Licia Lanera con tre spettacoli in un giorno con La Trilogia. Guarda come nevica, che nell’affrontare grandi nomi della letteratura russa, mette in moto tutto ciò che è proprio della letteratura russa, con il suo continuo interrogarsi sul senso delle cose.
Il 2022 si apre da giovedì 6 a domenica 9 gennaio con Gianfelice Imparato e Carolina Rosi in Ditegli sempre di sì, per la regia di Roberto Andò, uno dei primi testi scritti da Eduardo De Filippo, un’opera vivace, colorata il cui protagonista è un pazzo metodico con la mania della perfezione.
Da giovedì 13 a domenica 16 gennaio in esclusiva regionale al Piccinni Se questo è un uomo di e con Valter Malosti, spettacolo sulla memoria ispirato all’opera di Primo Levi.
Da giovedì 27 a domenica 30 gennaio Glauco Mauri e Roberto Sturno porteranno a Bari in esclusiva regionale Re Lear, la più titanica delle tragedie di William Shakespeare, dramma dell’amore padri-figli e della follia, per la regia di Andrea Baracco.
Da giovedì 3 a domenica 6 febbraio ci saranno Umberto Orsini e Franco Branciaroli in Pour un oui ou pour un non di Nathalie Sarraute, una delle più importanti scrittrici francesi della seconda metà del Novecento e che ha occupato un posto importante nell’alchimia tra teatro dell’assurdo e teatro del quotidiano, con regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.
Da giovedì 17 a domenica 20 febbraio Il silenzio grande, una commedia di Maurizio De Giovanni per la regia di Alessandro Gassman con Massimiliano Gallo, Stefania Rocca e Antonella Morea.
Da giovedì 3 a domenica 6 marzo Sergio Rubini in Ristrutturazione, ovvero disavventure casalinghe raccontate da Sergio Rubini in forma confidenziale e legate alla ristrutturazione di un appartamento, un viavai di architetti e ingegneri, allarmisti e idraulici, operai e condòmini che si avvicendano nella vita di uno sfortunato padrone di casa stravolgendolo senza pietà.
Da giovedì 10 a domenica 13 marzo toccherà al barese Emilio Solfrizzi che si cimenterà in Il malato immaginario di Molière restituendo al testo del commediografo francese del XVII secolo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato.
Da giovedì 7 a domenica 10 aprile in esclusiva regionale La gioia per la regia di Pippo Delbono in scena con il suo straordinario gruppo di attori/performer. Fare uno spettacolo sulla gioia vuol dire attraversare i sentimenti più estremi, angoscia, felicità, dolore, entusiasmo, per provare a scovare, infine, in un istante, l’esplodere di questa gioia. Ecco allora il circo, coi suoi clown e i suoi balli. Ecco pure il ricordo di uno sciamano che con la follia libera le anime (recupero della stagione 2019/2020).
La Danza
Domenica 23 gennaio è prevista in anteprima nazionale la doppia recita di Anastasia e la maledizione dei Romanov di Equilibrio Dinamico Dance Company con la coreografia di Roberta Ferrara (recupero della stagione 2019/2020).
Sabato 12 e domenica 13 febbraio, l’ultima produzione di Elisa Barucchieri, in prima nazionale, seconda replica fuori abbonamento, I sogni di Leonardo. L’uomo che intuì il volo. Nel tentativo di descrivere l’immensa opera di Leonardo, un viaggio attraverso i suoi segni e le sue parole, il corpo e la luce ne possono evocare la meraviglia (recupero stagione 2019/2020).
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