A Racale “Il pranzo a colori in piazza, perché noi il pane lo condividiamo”

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pranzo a colori

21 ottobre dalle ore 11.30 piazza San Sebastiano a Racale. La straordinaria mobilitazione da parte di cittadini, associazioni, artisti di strada e musicisti per rendere piazza San Sebastiano il luogo della condivisione con le famiglie provenienti da Paesi diversi e presenti sul territorio. Questo in risposta alla mensa separata di Lodi

LECCE – “Alla mensa separata di Lodi rispondiamo che i mille colori dei nostri bambini sono solo bellezza da preservare. Qui a Racale si mangia tutti insieme!”.

Con queste paroleDonato Metallo, sindaco di Racale, Città della Follia, lancia e sostienel’iniziativa partita direttamente dal basso. Sono stati infatti proprio i cittadini ad organizzare “Il pranzo a colori, perché noi il pane lo condividiamo”. Un’idea che ha acceso l’entusiasmo generale e coinvolto un popolo intero.

L’appuntamento è in piazza San Sebastiano a Racale, il 21 ottobre dalle ore 11.30 (il pranzo è previsto per le ore 13.30).

Questo in risposta a quanto successo a Lodi, dove oltre 200 figli di stranieri sono rimasti fuori dal servizio mensa e scuolabus per un regolamento del sindaco Sara Casanova.

Così accade che a Racale ogni cittadino porterà il necessario per un vero pranzo domenicale condiviso con uomini, donne e bambini provenienti da Paesi diversi e presenti sul territorio.In questi giorni c’è una straordinaria mobilitazione da parte di cittadini e associazioni, ma anche di tantissimi artisti di strada e musicisti che renderanno piazza San Sebastiano il luogo della gioia.

Addobbi ovunque e un lungo tavolo percorrerà tutto il perimetro della piazza e delle strade adiacenti. Al centro lo spazio interamente dedicato ai bambini dove verrà intonato l’Inno d’Italia dal “Coro Mani Bianche” dell’Istituto comprensivo di Racale. Un’occasione insomma per sentirsi comunità, al di là della provenienza e del colore della pelle. Perché a Racale si vive così e lo si fa condividendo il cibo tutti insieme.

Le nostre tavole sono colorate ed odorano di umanità, di comunità. – continua Donato Metallo – Rispondiamo sedendo tutti insieme, intorno alla stessa tavola, senza distinzioni, spezzando il pane e versando anche del buon vino. C’è un altro modo di vivere e di stare al mondo”.