Le dichiarazioni dell’esponente di Articolo 1
LECCE – “Le parole pronunciate dal Presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, nel corso dell’ultima relazione annuale dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ci ricordano che la vergogna della strada statale 275 non deve finire nel dimenticatoio“.
Così in una nota Ernesto Abaterusso, presidente Gruppo consiliare Articolo 1 – MDP in Regione Puglia, che aggiunge: “Chi, come Governo e Anas, in questi anni ha sbagliato e non ha avuto il coraggio di intervenire tempestivamente per porre rimedio (quando ancora si era in tempo) al disastro che si stava compiendo in fase di progettazione e di appalto di una infrastruttura strategica per il Capo di Leuca; chi ha commesso un errore dietro l’altro, arrecando un danno incredibile al territorio salentino e al suo sviluppo, deve pagare!
È inammissibile che di fronte a un progetto condiviso dalle istituzioni e dalle comunità locali e di fronte a milioni di euro pubblici già stanziati per la realizzazione di un’arteria vitale per il sud Salento e per la Puglia, si continuino a tollerare ritardi e nefandezze da parte di chi dovrebbe vigilare ed eseguire.
È sotto gli occhi di tutti che in questi anni a regnare siano state falle e anomalie. Mi chiedo solo perché quando nell’integerrimo nord – penso a Milano e a Venezia – si sono riscontrate irregolarità ben peggiori rispetto a quelle avvenute in Puglia si è scelto di “punire i colpevoli, ma andare avanti con le opere”. Perché la stessa regola non può essere applicata nel Salento? La misura è colma! Regione, istituzioni e cittadini non restino in silenzio di fronte a questo ennesimo schiaffo imposto da Anas e Governo al territorio salentino, ma facciano sentire la propria voce e quella di un’intera comunità che da anni chiedono la messa in sicurezza di una strada sulla quale si è costretti a contare ogni giorno morti e feriti.
È giunto il momento di invertire la rotta e ripristinare il principio dei tempi certi per imporre l’appalto dei lavori, l’apertura dei cantieri e dare così al Salento una infrastruttura sicura e compatibile con l’ambiente e ai cittadini del Capo di Leuca il sacrosanto diritto alla mobilità“.