Tra i partecipanti anche Rosa Pileri e Giuseppe Fanizzi di Bari e Francesco La Porta di Barletta con Apulian Food, un brand di prodotti pugliesi destinati alla Russia
BARI – Dopo la tappa romana e bolognese, arriva a Bari l’AgriAcademy di Ismea, il progetto di alta formazione realizzato in collaborazione con il Mipaaft con l’obiettivo di avvicinare gli agricoltori under 40 alle tematiche dell’Agricoltura 4.0, della digital transformation, dell’export management e del marketing, lavorando alla costruzione di veri progetti.
Circa 50 i giovani imprenditori presenti che, nel primo giorno della maratona, hanno presentato 16 concept di agricoltura innovativa, diventati 4 dopo una selezione non competitiva effettuata dagli stessi imprenditori. Al termine della 3 giorni, i concept si trasformeranno in veri progetti di impresa, con il dettaglio di tutti gli aspetti del modello di business, dalla proposta di valore alla strategia di posizionamento di mercato. Il tutto grazie al contributo del gruppo e ai preziosi consigli dei mentori e degli esperti di service design di #RuralHack.
Tra i progetti selezionati anche Apulian Food, firmato a più mani da 4 giovani agricoltori delle province di Bari, BAT e Taranto, che hanno lavorato in team. Sono Rosa Pileri di Bari, Vincenzo Crescente di Grottaglie (TA), Francesco La Porta di Barletta e Giuseppe Fanizzi di Conversano (BA). Ma vediamo di cosa si tratta.
Apulian Food è un progetto di marchio collettivo che mette in rete più agricoltori e li valorizza sotto il mantello di un unico brand finalizzato a promuovere prodotti pugliesi di qualità, certificati da una vera e propria carta d’identità. Per tutelare il consumatore finale, ma soprattutto per promuovere le produzioni locali con un progetto di rete di maggior forza e impatto, in grado di guardare con più forza a mercati nazionali e internazionali, come la Russia.
“Il nostro progetto è nato dalla necessità comune e condivisa di fare rete – spiegano gli ideatori – mettendo insieme le singole forze per guardare ai mercati nazionali ed internazionali con più forza. Pensiamo in particolare al mercato russo perché esiste un rapporto già consolidato tra la Russia e la Puglia, fatto di intensi scambi culturali, religiosi e commerciali già molto forti. Un mercato difficile da raggiungere come singoli ma che insieme possiamo affrontare, forti della notorietà del Made in Italy. Creando una nuova opportunità per tutti”.
Della loro esperienza ad AgriAcademy dicono: “Per tutti noi AgriAcademy ha rappresentato un’opportunità di crescita personale e aziendale. Abbiamo scoperto cose che non conoscevamo e che ci saranno utili in futuro perché ci hanno aperto a una visione più globale dell’agricoltura”.
COS’E’ #AgriAcademy
È il programma di alta formazione su innovazione, internazionalizzazione e marketing promosso in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole alimentari forestali e del turismo e rivolto, in totale, a 200 giovani imprenditori agricoli vincitori del bando “Promuovere lo spirito e la cultura d’impresa”. Si è svolto in due sessioni, una estiva e una autunnale, in tre sedi: Roma, Bologna e Bari. La sessione autunnale è partita il 18 ottobre a Roma ed è terminata con la tappa di Bari del 16/18 novembre. La prima fase si è svolta tra giugno e luglio.
L’AgriAcademy di Ismea si avvale della collaborazione con l’Università di Brescia, il Politecnico di Milano, la Sapienza di Roma, l’Università del Sannio, l’Osservatorio Smart Agrifood, il team del programma di ricerca/azione RuralHAck e con gli innovatori sociali di Vazz’ap. Vede tra i docenti: professori universitari, ricercatori, esperti di settore, economisti e direttori di aziende molto note.
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