Si è tenuto all’Università degli Studi di Bari il quinto seminario del ciclo #FormazioneGratuita e #CulturaPerTutti a cura del Rotaract Club Bari Agorà
BARI – Si è appena concluso il quinto convegno del ciclo #FormazioneGratuita e #CulturaPerTutti a cura del Rotaract Club Bari Agorà che ha ospitato il Prof. Luigi Viola nell’ambito della presentazione della seconda edizione del suo libro:“Interpretazione della legge con modelli matematici”.
L’evento formativo ha avuto luogo nell’aula magna intitolata al “Prof. Vincenzo Starace” dell’Università degli Studi di Bari.
Dopo i saluti iniziali del Prof. Antonio Felice Uricchio (Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari), dell’Avv. Giovanni Stefanì (Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari), dell’Avv. Romina Centrone (Presidente dell’Associazione Giovani Avvocati “Giuseppe Napoli”) e dell’Avv. Giuseppe Basciani (Il Commentario Del Merito) sono iniziati i lavori al convegno con le relazioni introduttive del Prof. Roberto Varricchio (docente di sociologia del fenomeno burocratico presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro) e dell’Avv. Paolo Iannone (Presidente del Rotaract Club Bari Agorà, componente del comitato scientifico de Il Commentario Del Merito e dell’Associazione Giovani Avvocati “Giuseppe Napoli”).
Nel corso della tavola rotonda si è potuto apprezzare sia le riflessioni sociologiche sull’indiscreto fascino della giustizia predittiva, sia le considerazioni sulla validità del metodo proposto nel dialogo tra le Corti interne e sovranazionali a cura dell’Avv. Paolo Iannone che ha già avuto modo di confrontarsi lo scorso 30 marzo – sul tema – con il Prof. Luigi Viola. Ed, infatti, l’insigne giurista, autore della seconda edizione del libro, cita l’Avv. Paolo Iannone a pagina 52 del suo volume nel paragrafo intitolato “Critiche alla centralità dell’Art. 12 preleggi”. Secondo l’Avv. Iannone:«Il diritto comunitario si alimenta dall’esperienza dei Paesi membri e, pertanto, le variabili sono molteplici. Al riguardo l’algoritmo presenta dei limiti». Di contro, però, il Prof. Luigi Viola rappresenta nella sua opera che l’algoritmo riguarda il procedimento e, pertanto, vi è copertura e validità del metodo proposto, laddove le variabili possono essere cambiate di volta in volta. Insomma un tema interessante e di sicuro rilievo preannunciando un dibattito di primissimo livello da parte di studiosi dell’avanguardia giuridica ponendo al centro la seguente questione:“Un algoritmo può dare certezza al diritto?”.
D’altronde, la certezza del diritto è un’aspirazione basilare nelle comunità umane organizzate e l’insigne giurista Luigi Viola risponderà ai tanti dubbi in tema di giustizia predittiva.
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