Appuntamento per mercoledì 29 gennaio al teatro Comunale
CRISPIANO (TA) – Mercoledì 29 gennaio al teatro Comunale di Crispiano (Ta) si esibirà il musicomico Antonello Vannucci, con lo spettacolo “Past the Saint past the party”, per il primo appuntamento del cartellone “Crispiano Cabaret” del “Risollevante Cabaret teatro 2020”, organizzato e diretto dall’associazione culturale Sirio, con il patrocinio del Comune jonico.
“È uno spettacolo nuovo che ha al centro Bari – ha spiegato Vannucci – vista e ‘tritata’ dal mio punto di vista. Sul palco descriverò in modo ironico quello che accade nella mia città, attraverso aneddoti che in generale rispecchiano le abitudini del Sud”.
Nato e residente nel capoluogo pugliese, bancario nella quotidianità, Antonello Vannucci accompagnato dalla sua chitarra, rivisita in barese le hit musicali, in particolare le più famose canzoni straniere, riducendole a vere e proprie bombe comiche fino a ottenere un risultato totalmente inatteso. Sul finire degli anni ’70 insieme a Ottavio Fabris e Ugo Liberatore ha fondato il gruppo OttAntUgo, formazione che ancora oggi è in attività. Con questo progetto ha avviato l’esperienza di comicità musicale, esibendosi nella chiesa Redentore di Bari. Nel suo percorso artistico ha collaborato con il celebre duo Toti e Tata e con il loro autore Gennaro Nunziante. Con quest’ultimo ha scritto il brano “Sambaulo – la samba del Cep”. Ma la sua affermazione nell’ambito della canzone comica che arrivato grazie a due personaggi di origine tarantina, ovvero il presentatore Mauro Pulpito e l’autore, regista e assessore alla cultura del capoluogo jonico Fabiano Marti. In poco tempo è riuscito a solcare palcoscenici importanti, tra i quali il “Festival del Cabaret” di Martina Franca.
Come sempre accade negli show di Vannucci, in cui non mancano mai alcune canzoni che rappresentano i cavalli di battaglia del suo repertorio, saranno presenti rocamboleschi personaggi e la vita vissuta, quella di ogni giorno, di una città che ama trasformare qualunque termine a modo proprio, anche quelli del linguaggio bancario.
“Durante questo spettacolo parlerò anche del mio lavoro in banca. Cerco di cogliere il lato comico delle situazioni e a dettarlo è proprio il brano originale, cioè trovo l’assonanza e poi creo attorno una storia. In questo sono molto aiutato dalla lingua barese che ben si accosta a quella inglese, poichè sono entrambe tronche”.