MURO LECCESE (LE) – Lunedì 16 e martedì 17 agosto in Piazza del Popolo a Muro Leccese gli Après La Classe, l’Istituto Italiano di Cumbia, progetto di Davide Toffolo leader dei Tre Allegri Ragazzi Morti, e Dubin, fondatore degli Insintesi, saranno i protagonisti della quarta edizione del Messapia Summer Festival. Ideato e organizzato da Dilinò in collaborazione con il comune di Muro Leccese, uno dei più importanti centri dell’antica Messapia, etimologicamente “la terra tra i due mari” nel cuore del Mediterraneo “il mare tra le terre”, il Festival – che rientra nella Programmazione Puglia Sounds Live 2020/2021 (Regione Puglia – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro) – racconta, attraverso gli artisti coinvolti, l’incontro musicale tra culture diverse. L’inizio dei concerti è fissato alle 21:30 ma già dalle 20:30 Piazza del Popolo ospiterà stand enogastronomici. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti con prenotazione consigliata nel rispetto delle attuali normative anticovid19. Media Partner Ciccio Riccio.
Lunedì 16, la prima serata ospiterà, per la prima tappa salentina del tour estivo, gli Après La Classe (non il Canzoniere Grecanico Salentino come annunciato in precedenza). Energica e coinvolgente, la band salentina sul palco è un vortice di emozioni, soprattutto grazie alla sua inconfondibile patchanka, un mix di suoni e ritmi latin, rock, reggae da sempre filo conduttore del proprio stile. La band nasce nel 1996 ad Aradeo e si afferma in pochi anni prima nei vari live club pugliesi e successivamente in quelli italiani ed europei, grazie a brani creati senza limiti stilistici ed alla potenza di uno spettacolo live energico e coinvolgente da sempre punta di diamante di questo combo. L’esordio discografico arriva nel 2002 con i fortunati singoli “Ricominciamo”, rilettura solare e positiva del celebre brano del conterraneo Adriano Pappalardo, e “Paris” e con l’omonimo album “Après La Classe” (Edel Music). Negli anni successivi escono “Un numero” (2004), “Luna Park” (2006) e “Mammalitaliani” (2010). Nel 2014 dopo quattro anni di tour tra Italia, Europa ed America, la band avverte la forte esigenza di chiudersi in studio per pubblicare “Riuscire a Volare”, il disco più “intimo” e “introspettivo” della propria storia. Nell’estate 2017, “Circo manicomio”, sancisce, invece, il ritorno alle sonorità e ai ritmi che da sempre hanno caratterizzato e reso chiara l’identità del progetto. Nell’estate 2020 il nuovo singolo “L’estate dei miracoli” vede la collaborazione con Tormento, frontman dei Sottotono. Un brano che racchiude tutta la volontà di dare un messaggio di speranza, dopo i mesi difficili del primo lockdown da Covid19.
Martedì 17, l’apertura sarà affidata alle selezioni musicali di Dj Dubin, fondatore degli Insintesi e organizzatore del Tropical Party Salento. Da oltre vent’anni promotore della musica a basse frequenze, ha appena pubblicato il nuovo singolo Alaska, realizzato in collaborazione con il producer Frank Filograna (Filomuzik) e Mr. T-Bone, trombonista di fama internazionale. A seguire sul palco approda l’Istituto Italiano di Cumbia, un progetto e vero e proprio movimento ispirato alla musica, alla danza e al canto colombiani creato da Davide Toffolo, cantante dei Tre Allegri Ragazzi Morti, ideatore e illustratore di fumetti e graphic novel, co-fondatore dell’etichetta discografica La Tempesta e quest’anno tra i big del Festival di Sanremo ospite degli Extraliscio. Il collettivo attinge alla tradizione della cumbia sudamericana e la declina nel linguaggio italiano, entusiasmando artisti del calibro di Jovanotti che ha voluto Davide Toffolo più volte accanto nei suoi progetti. Il loro è uno spettacolo travolgente che arriva, in esclusiva per il Messapia Summer Festival, per la prima volta in Salento. Nell’ensemble Davide Toffolo (voce) è affiancato da Nahuel Martinez (dj/percussioni), Stefano Iascone (dj/ tromba), Kit Ramos, Claudia Vernier, Eleonora Cinti, Giulia Passera (voce), Francisco Fernandez (bombo /percussioni), Filippo Quaglia (dj). Una serata internazionale che esprime al meglio lo spirito del festival capace di disegnare un Salento aperto al Mondo, una Puglia in dialogo con le altre culture e tradizioni.