Le indagini sono coordinate dal procuratore facente funzione Roberto Rossi con la pm Angela Maria Morea. Le testimonianze raccolte descrivono un “bambino tranquillo e sereno” e gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, anche quella che si sia trattato di un tragico incidente. Stando ai primi accertamenti effettuati dalla Polizia, a trovare il bambino è stata la madre, medico, che ha prestato i primi soccorsi in attesa del 118.
Subito la Procura, sospettando che potesse trattarsi di un gioco online come avvenuto qualche giorno fa a Palermo, ha disposto il sequestro della playstation e di due telefoni, della madre e della sorella adolescente del bambino. L’incarico al consulente per le verifiche tecniche sui dispositivi elettronici è stato affidato già ieri sera e si è ancora in attesa dell’esito, anche se informalmente è emerso che non vi siano collegamenti con chat o social network. L’autopsia dovrà accertare, con le cause della morte, se vi siano segni – oltre a quello già evidente sul collo – che aiutino a ricostruire la dinamica dell’accaduto.
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