Venerdì prossimo al Forma di Bari, per la rassegna Nel Gioco del Jazz, l’omaggio di Greta Panettieri a The Voice. In scaletta i grandi successi della star americana con alcune perle meno note
BARI – Nessuna interprete donna aveva mai dedicato un intero programma a Frank Sinatra. Succede con Greta Panettieri, attesa venerdì 16 febbraio (ore 20.45) al Teatro Forma di Bari per la stagione «Starting Again» dell’associazione Nel Gioco del Jazz. Accompagnata da Andrea Sammartino (piano e tastiere), Giuseppe Bassi (contrabasso) e Mimmo Campanale (batteria), la cantante presenterà il progetto «Fly me to Sinatra» con il quale passerà in rassegna alcuni dei più grandi successi di The Voice accanto a perle poco conosciute. Oltre alla reinterpretazione di «My Way», che il 31 gennaio è stata licenziata come primo singolo dell’album di prossima uscita «Fly me to Sinatra», l’artista passerà in rassegna «Young-at-Heart», «It Was a Very Good Year», «Night and Day», «The Lady Is a Tramp», «Strangers in the Night», «One for My Baby», «I’ve Got You Under My Skin» e, ancora, un pezzo estrapolato dalla collaborazione in studio con il padre della bossa nova, Antonio Carlos Jobim, «Song of the Sabià», e, naturalmente, «Fly Me to the Moon» da cui prende ispirazione il titolo dell’intero set.
«Ho avuto modo di studiare Sinatra a fondo durante la scrittura del mio saggio “La voce nel Pop e nel Jazz – Guida discografica a 100 canzoni imperdibili”», racconta Greta Panettieri, che solo grazie al suo virtuosismo, alla sua estensione vocale e alla sua innata capacità interpretativa poteva cimentarsi in questa straordinaria impresa. «Ascoltare attentamente le interpretazioni di questo gigante – aggiunge – mi ha fatto non solo appassionare ulteriormente al Sinatra artista, ma anche avvicinare ad alcune sue tecniche vocali interpretative, trovando ispirazione nel suo approccio più che nel suo stile inimitabile».
Senza subire influenze di mode o generi musicali, Sinatra è stato un grande innovatore, il più soul della sua epoca. E si è fatto guidare dal proprio istinto non solo nella musica, ma anche nel cinema. Un istinto che qui diventa ispirazione per un progetto a sua volta unico, omaggio non solo a un modello musicale, ma anche a un’icona di stile, a un maestro nelle relazioni, negli affari e nelle sfide artistiche.
Il tributo di una cantante che ha iniziato la propria carriera artistica giovanissima con lo studio del violino e del pianoforte al Conservatorio di Perugia. Poi, la vita a New York, dove le doti vocali della cantante italiana vengono notate dalla Universal/Decca, che pubblica il primo disco dell’artista, «The Edge of Everything». Seguono il tour europeo come opening di Joe Jackson, le collaborazioni con grandi della musica mondiale, da Larry Williams a Diane Warren, Curtis King, Terri Lynn Carrington, da Mitch Forman a Robert Irvin III e Toninho Horta. Quindi, il ritorno in Italia con uno strepitoso omaggio alle canzoni rese grandi da Mina, gli incontri professionali con Sergio Cammariere e Gegè Telesforo, i tanti sold out in Russia e nei festival italiani, le partecipazioni da tutto esaurito a varie edizioni di Umbria Jazz, fino alle lezioni all’Università Iulm di Milano dedicate proprio alla vocalità.
Info e prenotazioni 338.9031130 – 351.2101227 – nelgiocodeljazz@outlook.it. Prevendite online su Liveticket e vendita al botteghino del Teatro Forma a partire dalle ore 16 del giorno dell’evento.