Lo spettacolo firmato dalla Lerro racconta la storia di quattro solitudini che si incontrano e, entrando in relazione, sciolgono pian piano i propri nodi esistenziali, diventando infine una vera e propria famiglia. Una famiglia in cui ci si “adotta” a vicenda, scegliendosi e accogliendo l’altro come un inatteso dono di Natale. L’incontro tra i quattro è fortuito, in apparenza. Vittorio, avvocato in pensione, Teresa, scrittrice tra i quaranta e i cinquant’anni, single, Claudia una giovane madre che viene dalla periferia e sua figlia Michela. Ogni personaggio contagerà l’altro delle sue imperfezioni e dei suoi punti di forza, completando le reciproche parti mancanti e costruendo una strana, nuova, vibrante relazione: una famiglia, appunto.
Una riflessione sulla vita, anche, sulle scelte, su bivi, sull’intreccio tra destino e libero arbitrio, tra percorsi tracciati e dirottamenti.
Da non perdere, poi, il 27 marzo sempre al Teatro Abeliano alle 19 andrà in scena “Storia di un uomo e della sua ombra”, già Premio Eolo 2010 come Migliore spettacolo teatro ragazzi e Finalista premio Scenario Infanzia 2009, lo spettacolo che ha superato le 300 repliche in tutta Italia è diretto da Giuseppe Semeraro, con Dario Cadei, Leone Marco Bartolo e Giuseppe Semeraro e le musiche originali eseguite dal vivo da Leone Marco Bartolo. Un cartone animato in bianco e nero, un film muto con due attori in carne e ossa. La parabola e la dinamica tra i due personaggi ci descrive in maniera semplice e diretta i conflitti tra gli esseri umani; tra il bianco e il nero, tra il buono e il cattivo, tra un uomo e la sua ombra. Con pochissimi artifici scenici e l’originale uso della musica dal vivo si racconta una storia vecchia come il mondo che si dipana tra conflitti, equivoci e gag divertenti e poetiche allo stesso tempo. Il linguaggio usato è quello del teatro fisico, delle clownerie e dei film muti. Uno spettacolo che fa ridere, riflettere e commuovere.
La compagnia teatrale Teatrificio22, con sede a Corato e operante con successo sul territorio da circa 10 anni tra il Lazio e la Puglia, è nata con la volontà di produrre teatro e cultura, e con questo progetto ha vinto il bando “Programma straordinario in materia di cultura e spettacolo per l’anno 2020” della Regione Puglia. “Un teatro da favola” si basa sull’idea di costruire e preservare il patrimonio immateriale più importante della nostra comunità di appartenenza: la narrazione di se stessa attraverso le storie, le fiabe, le leggende del popolo. Lo spettacolo è finanziato da Regione Puglia e Fondazione Cannillo.
Per info e prenotazioni: 327 477 5354
info@teatridiversi.it / www.teatrificio22.it
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