Si tratta di operazioni di recupero definite dalla delibera di giunta regionale 822/2022 – “Linee guida sulla gestione delle biomasse vegetali spiaggiate”, che prevede la possibilità di rimuovere le biomasse e conferirle in impianto di compostaggio.
Per quanto riguarda il programma degli interventi, si comincerà dal molo San Nicola, nelle notti tra il 24 e il 25 e tra il 27 e il 28 febbraio prossimi; a Torre a Mare, dove è iniziata l’attività di abbancamento per consentire l’asciugatura delle biomasse, la rimozione è prevista l’1 marzo; nell’area del Canalone, invece, a breve prenderà il via l’abbancamento, con rimozione tra il 2 e il 4 marzo; a San Giorgio, dopo l’abbancamento, l’attività di rimozione è prevista il 6 marzo.
“La rimozione delle grandi quantità di posidonia spiaggiate sul litorale cittadino a causa delle mareggiate – sottolinea l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli – segue una procedura articolata e collaudata, con una prima fase di accumulo utile all’asciugatura, propedeutica alla rimozione vera e propria. Questa operazione è possibile in alcune aree come i porticcioli e i tratti terminali delle lame e genera un risparmio. La perdita d’acqua dai cumuli, infatti, determina un alleggerimento del peso della posidonia raccolta e una conseguente riduzione dei costi di conferimento presso gli impianti di recupero. È questa la ragione per cui questa tipologia di interventi richiede una serie di passaggi che ci consentono di rispettare la normativa vigente e, al contempo, di risparmiare sui costi di smaltimento.
In più la presenza della posidonia è il primo e importante segnale dell’ottima qualità del nostro mare, tesi avvalorata dai continui controlli effettuati dall’ARPA su tutta la costa cittadina che ci confermano che la qualità della nostra acqua è eccellente ai fini della balneazione, da Santo Spirito a Torre a Mare”.
“La posidonia viene erroneamente considerata come un elemento negativo per le nostre coste, principalmente a causa dell’odore caratteristico – spiega il presidente di Amiu Puglia spa, Paolo Pate -. In mare svolge una funzione chiave nell’ecosistema, ma anche le foglie spiaggiate hanno un’importante funzione ecologica nell’ambiente litoraneo perché offrono a numerosi organismi marini protezione e riparo dai predatori, rappresentano fonte di alimentazione, sono in grado di produrre enormi quantità di ossigeno e di biomassa vegetale e costituiscono una barriera vegetale in grado di contrastare il fenomeno di erosione delle coste. Inoltre, la presenza di praterie di posidonia in buono stato di salute è indice di qualità delle acque litorali in quanto la posidonia è particolarmente sensibile a tutti i fattori che inducono inquinamento, comprese le attività dell’uomo. Amiu Puglia interverrà rispettando in primo luogo l’ecosistema costiero, riducendo i potenziali rischi e favorendo il recupero del materiale raccolto”.
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