Bari

Bari, al via il nuovo servizio di ristorazione nelle scuole d’infanzia e primarie

100% prodotti bio, basso impatto ambientale, educazione alimentare e rilevazione di customer satisfaction

BARI – È stato presentato questa mattina alla stampa il nuovo progetto di ristorazione scolastica in partenza nelle scuole d’infanzia e primarie del Comune di Bari, predisposto dalla Ladisa ristorazione, vincitrice del relativo bando pubblico di durata triennale. Ad illustrare le novità del servizio, che si caratterizza per una grande attenzione al biologico e per il ridotto impatto ambientale, l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano, il co-amministratore di Ladisa srl Vito Ladisa, il presidente della cooperativa Pugliachevai Roberto Iamotti e l’amministratore della Troisi Ricerche Andrea Trosi. All’incontro con la stampa è intervenuto anche il sindaco.

“Il nuovo progetto di ristorazione scolastica – ha commentato Antonio Decaro – diventa un vero e proprio percorso educativo che insegnerà ai bambini a mangiare sano. Al termine del ciclo scolastico gli consegneremo non solo un patrimonio di conoscenze ma anche delle abitudini salutari che li accompagneranno per tutta la vita. Imparare a mangiare bene è una cosa sacrosanta perché si evitano malattie come l’obesità o il diabete e perché si impara a star bene con se stessi. Lo dico spesso che ho impiegato 40 anni per capire che esistono differenze tra i vari alimenti e che, se vogliamo star bene, dobbiamo assumerli in ore diverse della giornata in quantità più o meno misurate. Per questo è importante imparare ad alimentarsi in modo sano già durante l’infanzia. Grazie all’attività della Ladisa il servizio non consisterà solo nell’organizzazione della refezione, ma sarà un vero percorso legato alla buona alimentazione, alle buone abitudini da un punto di vista ambientale e un’occasione di crescita attraverso la partecipazione dei bambini alla coltivazione degli stessi prodotti che poi troveranno sulla loro tavola. I bambini, infatti, potranno partecipare a delle attività di gruppo nell’orto per piantare i semi degli ortaggi che mangeranno e capire quanta cura e impegno c’è dietro alla filiera alimentare. La vera ricchezza di questo servizio, infatti, è il nostro territorio, dove saranno prodotti tutti gli alimenti offerti ai bambini nelle scuole, e che ci consente di conoscere tutto ciò che produciamo e alleviamo e poi mangiamo.

Un territorio il nostro che, però, trae la sua forza anche dalla presenza di aziende, come la Ladisa, che tengono insieme solidità economica e organizzativa con una qualità elevata del servizio. Ieri mi sono permesso di dire che questa città rappresenta ormai un altro Sud, parlando della capacità dimostrata di spendere i fondi che l’Unione europea ha trasferito direttamente alle amministrazioni locali con il programma Pon Metro. Non è stato facile perché abbiamo dovuto razionalizzare e impegnare la macchina organizzativa, programmare e progettare per raggiungere gli standard di spesa previsti dalla Ue. In parallelo, qui abbiamo aziende guidate da giovani imprenditori che hanno avuto la capacità di riorganizzare le loro strutture e oggi, come nel caso di Ladisa, non offrono solo un servizio di mensa ma, grazie a investimenti mirati, sono riusciti a raggiungere un livello organizzativo e una solidità economica che ne fanno una delle aziende leader del settore nel nostro Paese. Un motivo di orgoglio per la nostra comunità, con un ottimo riscontro anche in termini occupazionali, con migliaia di baresi addetti. Nel ringraziarvi ancora per l’attenzione al sociale che accompagna la vostra attività, con una collaborazione costante con le mense sociali cittadine, vorrei lanciare una sfida per arrivare, nei prossimi anni, ad impiegare nelle mense scolastiche piatti di ceramica, bicchieri di vetro e posate di acciaio, così che i bambini possano sentirsi veramente come nella cucina di casa. Sono sicuro che lavorando fianco a fianco potremo raggiungere anche questo ulteriore obiettivo”.

Quando abbiamo presentato l’offerta al Comune di Bari – ha sottolineato Vito Ladisa – lo abbiamo fatto nella consapevolezza di aver proposto un servizio di eccellenza: 100% di prodotti bio, basso impatto ambientale, attenzione per l’educazione alimentare e misurazione del gradimento con un istituto terzo indipendente. Ladisa è presente in tutta Italia, siamo primi per la refezione scolastica a Genova e Torino, dove ci siamo distinti per la qualità dei nostri servizi e dei nostri prodotti. La vera scommessa sono però gli investimenti nelle scuole da parte dell’ente pubblico: in tal senso abbiamo avviato con diverse amministrazioni percorsi virtuosi tesi a migliorare il servizio in termini di efficienza anche attraverso interventi mirati nei refettori”.

Siamo soddisfatti di presentarvi il nuovo servizio di ristorazione scolastica, al via già da lunedì prossimo nelle prime scuole della città, che a regime interesserà 5300 tra bambini e bambine – ha dichiarato Paola Romano – . Questo progetto rappresenta il punto di arrivo delle scelte compiute dall’amministrazione comunale, indicate nel capitolato del bando, e ha trovato nella Ladisa un interlocutore sensibile e attento, che non solo ha risposto alle nostre richieste ma ha saputo rilanciare in merito a tre elementi essenziali: la scelta di prodotti biologici e provenienti dal nostro territorio, a garanzia della qualità delle materie prime impiegate per i pasti dei nostri bambini; l’utilizzo di piatti, posate e bicchieri compostabili e biodegradabili coerentemente con le linee guida del Ministero dell’ambiente per la sostenibilità dei consumi delle pubbliche amministrazioni; l’idea che il tempo della mensa non si limiti al consumare un pasto ma possa rappresentare un’occasione di scambio, di socializzazione e di benessere e insieme un momento educativo utile per comprendere il valore degli alimenti e l’importanza di uno stile di vita sano.

Il servizio sarà monitorato in corso d’opera e avrà durata triennale, con la possibilità di un’estensione di ulteriori due anni: un tempo ragionevole per l’azienda per implementare ulteriormente il servizio e utile per l’amministrazione, che non sarà gravata da ulteriori procedure amministrative.

Quanto alle famiglie, abbiamo scelto di mantenere stabile il costo dei pasti, con tariffe calmierate e confermato la gratuità della refezione scolastica per i nuclei familiari con ISEEE inferiore ai seimila euro. Una scelta coraggiosa, che solo poche altre città d’Italia hanno voluto confermare”.

Il team di Puglia che Vai – ha proseguito Roberto Iamotti – è orgoglioso di partecipare al progetto di educazione alimentare GAIA, in collaborazione con un’importante struttura istituzionale e con un prestigioso gruppo imprenditoriale. Con grande e sentito impegno, metteremo in campo la professionalità e l’esperienza acquisite in una pluriennale attività in istituti scolastici e in altri centri di aggregazione sociale. I giovanissimi partecipanti e le loro famiglie hanno mostrato di apprezzare l’approccio pratico-educativo all’alimentazione, che il progetto GAIA permetterà di allargare su tutto il territorio barese”.

Siamo molto felici di affiancare Ladisa e il Comune di Bari in questo progetto – ha concluso Andrea Troisi -: come società specializzata nelle ricerche di mercato, e grazie alla solida esperienza che abbiamo acquisito a livello nazionale, abbiamo messo a punto degli strumenti di rilevazione della customer satisfaction innovativi, che siano divertenti per i bambini che li utilizzeranno ma che non compromettano il rigore scientifico che ci contraddistingue. Siamo sicuri che, così facendo, l’indagine di gradimento aiuterà a rafforzare il dialogo con i docenti e con le famiglie, che per la prima volta vengono attivamente coinvolte in una rilevazione del genere, e darà un’ulteriore garanzia sulla qualità di ciò che viene offerto a mensa ai nostri bambini”.

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