I dettagli
BARI – Su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, la giunta ha approvato nella seduta odierna lo studio scientifico per la verifica della fattibilità di interventi mirati al miglioramento della fruizione della spiaggia di Torre Quetta redatto dall’ing. Giuseppe Roberto Tomasicchio, ordinario di costruzioni idrauliche e marittime.
L’analisi è propedeutica all’attuazione, da parte dell’amministrazione comunale, di due differenti tipologie di interventi: le opere a terra e le opere a mare. I lavori ricompresi nelle “opere a terra” mirano alla riqualificazione delle superfici, ma soprattutto alla necessaria ricucitura di collegamento tra Pane e Pomodoro e Torre Quetta da realizzare tramite un ponte di attraversamento pedonale/ciclabile che superi la foce del canale Valenzano. riguardano la sistemazione del tratto compreso tra la fine del park&ride di Pane e Pomodoro, il torrente Valenzano e l’inizio della spiaggia di Torre Quetta. Vi sorgeranno una struttura balneare, delle piccole piazze per il ristoro dei cittadini e servizi di vario genere. Sono previsti anche spazi verdi attrezzati per creare continuità tra le due spiagge.
I lavori “a mare”, invece, si concretizzeranno in un grande ripascimento con materiale di piccola pezzatura (dimensioni da 12 a 50 millimetri) che consentirà di ampliare la spiaggia di Torre Quetta di una fascia di circa 25 metri rispetto alla linea di litorale attuale. Le attività previste consistono nello spianamento del materiale esistente e nel successivo massiccio apporto di ghiaia sottile per oltre un chilometro e 500 metri di lunghezza. L’obiettivo è quello di risolvere un problema cronico del lido cittadino che presenta difficoltà oggettive per l’entrata in acqua dei fruitori che non vogliano utilizzare i pontili dotati di scalette.
I due interventi risultano totalmente indipendenti, ragion per cui l’amministrazione comunale potrà decidere di procedere alla realizzazione dei lavori come due lotti funzionali indipendenti, quindi anche in fasi temporalmente distinte.
“Questo studio rappresenta un’altra tassello fondamentale nella ricucitura del rapporto della città con il mare – spiega Galasso -. Questo non è un intervento meramente fisico o ambientale, bensì mira ad una riqualificazione sociale della prima parte di costa sud con lo sviluppo di una vera e propria socialità del mare come accade in tutte le altre città italiane ed europee che si sviluppano su di una fascia costiera importante come la nostra. Bari sarebbe così la prima città della puglia da avere una spiaggia pubblica attrezzata lunga circa tre chilometri praticamente a due passi dall’abitato”.
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